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Del Piero compie 48 anni: i tifosi “Come te nessuno mai”
![del piero](http://www.calciostyle.it/wp-content/uploads/2022/09/Screenshot_2022-09-01-15-46-44-32_1c337646f29875672b5a61192b9010f9-e1662040613102.jpg)
Oggi un’intera generazione di tifosi, appassionati e sportivi festeggia Alessandro Del Piero. Celebra il compleanno di una bandiera, una leggenda, un mito.
Alessandro Del Piero – “Come te nessuno mai”, per citare uno stendardo sventolato sugli spalti a Torino, nel corso della sua irripetibile e insuperabile carriera, lunga 19 anni.
Postando post toccanti, confezionando storie esaltanti, fabbricando video struggenti a mo’ di auguri.
Immergendosi in una fusione collettiva, con rimpianto e riconoscenza, nostalgia e devozione espressi nei confronti dell’ex calciatore: capitano esemplare e campione infinito.
Sfileranno dunque frasi evocative, grafiche suggestive e reti sontuose su pagine e profili social a suggellare il sodalizio speciale stretto fra Del Piero e i suoi supporter.
Del Piero vera bandiera bianconera
Un rapporto ancora vivo, vibrante e vero, a oltre dieci anni di distanza da quell’uscita di scena perfetta del numero 10, unica nel suo genere e scolpita nella memoria di tutti, in Juventus-Atalanta, 13 maggio 2012 allo Juventus Stadium: un commiato che ha sprigionato il delicato splendore della sincerità, sgocciolato istanti di meraviglia, sublimato il senso autentico dello sport.
Da qualche settimana, infatti, si rincorrono voci, serpeggiano indiscrezioni, trapelano retroscena.
Bastano pochi indizi ad accendere la speranza di una nuova vita, un’altra avventura da scrivere in bianconero.
La confessione ventilata da qualche addetto ai lavori.
L’abbraccio furtivo scambiato a favore di telecamera tra il presidente Andrea Agnelli e Alex, quest’ultimo nelle vesti di apprezzato ed equilibrato opinionista televisivo, in forza alla squadra di Sky.
Sulle orme di Pinturicchio
Una marcatura di un talentuoso centrocampista della Signora,
Nicolò Fagioli, che ricalca, in maniera sorprendente, i primi capolavori affrescati da Pinturicchio nei suoi appariscenti esordi in Champions League (correva l’anno, 1995).
Quei colpi scoccati ai bordi dell’area di rigore, talvolta carezze vellutate, talaltra fendenti fulminanti, tramontati invariabilmente all’incrocio dei pali, con il portiere spacciato in partenza.
Quello che è stato, è noto.
Un numero 10 moderno capace di abbinare alla classe sopraffina la caparbietà agonistica.
Al talento adamantino il temperamento del conquistatore.
Al genio del fantasista la grinta del gregario che lotta e suda su ogni pallone.
Un finalizzatore poetico e pragmatico che appagava l’occhio e saziava l’efficacia: disarmante e determinante.
Dimostrando di possedere doti temperamentali altrettanto fondamentali: serenità e lucidità di giudizio, carisma e leadership.
Un bagaglio di valori umani che gli ha permesso di risalire la china, superando i frangenti più cupi, i periodi peggiori, della carriera.
Stroncature della stampa, gravi infortuni, declassamenti in panchina.
Di scendere negli inferi della Serie B con le insegne da campione del mondo e riportare in auge la Juventus.
Tramutato le reti in record e i traguardi in primati.
Quello che sarà, rimane invece ignoto.
Quello che è oggi, possiamo appunto descriverlo, azzardando un’ipotesi, con ragionevole certezza.
Alessandro Del Piero spegnerà 48 candeline.
Idealmente, con lui, lo farà ogni supporter juventino sparso per il Pianeta, o quasi.
Entrambi – i supporter e Ale – chiuderanno gli occhi, ascolteranno la voce salire del proprio cuore, quindi esprimeranno fiduciosi un desiderio.
Un fievole sussurro da custodire gelosamente, simile a un sogno da coltivare, giorno dopo giorno, per trasformarlo in realtà.
Forse la generazione Del Piero e Alex saranno destinati a ricongiungersi.
Forse due presenti si (ri)uniranno in un unico futuro.
Chissà.
Alberto Galimberti – autore del libro Alessandro Del Piero. L’ultimo atto di un campione infinito (Diarkos editore)
https://diarkos.it/index.php?r=catalog%2Fview&id=209
@AlbertoGalimb (Twitter).
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Cassano: “Sento dire grande Juventus, ma la verità…”
![Cassano su Juventus-Inter](http://www.calciostyle.it/wp-content/uploads/2025/02/Motta-e-Inzaghi-2.jpg)
Antonio Cassano ha parlato dal canale Twitch di Vivaelfutbolreal, affrontando il tema del derby d’Italia tra Juventus ed Inter.
Antonio Cassano, ex attaccante di Inter e Milan, ha parlato degli attaccanti di Serie A sul canale Twitch di Vivaelfutbolreal. Uno dei temi principali è stato il derby d’Italia tra Juventus ed Inter, che ha visto la truppa di Thiago Motta aggiudicarsi la posta in palio, ma che non ha convinto sulla prestazione.
Di seguito le sue parole.
Cassano sentenzia su Juventus-Inter
“Leggo di una grande Juventus ma realmente se il primo tempo finisce 4/5-0 occasioni clamorose l’Inter porta a casa la partita facilmente. Non ho capito cos’è successo tra primo e secondo tempo, sembrava la Sammartinese e la Juve il Barcellona dei vecchi tempi”.
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Trevisani: “Juventus-Inter? Se il primo tempo finiva 0-2…”
![Trevisani su Juventus-Inter](http://www.calciostyle.it/wp-content/uploads/2024/11/trevisani.jpg)
Riccardo Trevisani ha parlato del derby d’Italia tra Juventus-Inter, sulle frequenze di Cronache di Spogliatoio, commentando quanto accaduto nei novanta minuti.
Nel corso del consueto appuntamento con la sua rubrica ‘La sentenza’ per il podcast di Cronache di Spogliatoio ‘Fontana di Trevi’, il giornalista di Mediaset Riccardo Trevisani ha parlato del derby d’Italia tra Juventus ed Inter.
Di seguito le sue parole.
![Trevisani su Juventus-Inter](http://www.calciostyle.it/wp-content/uploads/2025/02/Motta-e-Inzaghi-2.jpg)
LA GRINTA DI SIMONE INZAGHI E THIAGO MOTTA ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Trevisani, il commento su Juventus-Inter
“Juve-Inter se finisce 0-2 siamo qui a fare altri discorsi. Però: Lautaro credo abbia la miglior conversione di quel cross della Serie A, gli riconosco poche cose da ‘top 1’ e quella è una. Può finire tranquillamente 0-2 all’intervallo, ma la partita va avanti e la Juve la vince mentre in chat stavamo dicendo a che minuto avrebbe segnato, perché avendo visto tante partite lo sai come va a finire”.
Nel secondo tempo entrano in campo pensando di fare altre sette palle gol e invece la Juve migliora, va più alta a pressare, esce Savona”.
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Rosella Sensi, “Mio padre non ha mai pensato di vendere Totti”
![Moratti](http://www.calciostyle.it/wp-content/uploads/2023/02/moratti-e1730539128720.jpg)
Dopo le parole di Moratti sulla volontà di cedere di Totti, ecco la risposta da parte della figlia di Franco Sensi, ex presidente della Roma. Ecco le sue parole.
Il Corriere della Sera a trent’anni dall’acquisizione dell’Inter da parte di Massimo Moratti ha intervistato l’ex presidente: che si è lasciato andare ai ricordi concedendo anche qualche curioso retroscena. La nota più importante raccontata dall’ex patron nerazzurro è sicuramente quella che vedeva la possibilità di portare a Milano Francesco Totti, data la situazione economica della Roma che aveva apparentemente costretto l’ex storico presidente Franco Sensi ad offrire all’Inter proprio il pezzo più pregiato. “Totti? L’allora proprietà della Roma era piena di debiti, strapiena di debiti… Il presidente era così disperato che arrivò a offrirmi Totti. Piangendo… Poi forse Totti avrebbe comunque scelto di restare a Roma, ma anche in quel caso lasciammo stare noi dell’Inter. Cose di calcio, cose di sentimenti”.
Non si è fatta attendere molto la risposta da parte della famiglia Sensi, che arriva a distanza di poche ora tramite un post affidato ad Instagram da parte della figlia di Franco, Rossella Sensi. “Sono rimasta sorpresa e delusa stamattina. Mi dispiace leggere le parole di Massimo Moratti al Corriere della Sera in cui parla di una Roma disperata che aveva offerto Totti all’Inter. Mio padre non ha mai pensato nemmeno lontanamente di vendere Francesco a nessun club. Basterebbe chiedere al presidente e amico Florentino Perez che ha capito da subito come non ci fosse la minima possibilità di aprire una trattativa per portarlo a Madrid”.
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