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Donnarumma flagello di Francia. E il PSG pensa a Maignan…

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La cronistoria dell’esperienza parigina di Gianluigi Donnarumma è un libro nero corredato da (troppi) errori e una costante sensazione di inadeguatezza.

Ne ha combinata un’altra, Gianluigi Donnarumma. Ormai non fa nemmeno più notizia. Tanti, troppi gli errori che hanno contraddistinto il numero uno azzurro in questa sua prima esperienza lontana dal proprio paese nativo.

Donnarumma e i media francesi

I rapporti con i tifosi francesi, specialmente con quelli del PSG, non sono mai stati idilliaci. Sui social il portiere è bersaglio di critiche feroci ogni qualvolta commette un errore. Cioè quasi sempre. C’entra probabilmente anche la sua nazionalità, ma non solo. Anche la stampa francese, esacerbata dai continui strafalcioni dell’ex-Milan, non ci va mai leggera con Gigio.

❝La sua prestazione è da 3. L’errore contro il Monaco era ancora fresco nella sua memoria? Ha messo in difficoltà Hakimi e poi non ha respinto il tiro di Almirón sulla traiettoria di Isak, che ha segnato.❞ [L’Equipe]

❝Il 24enne portiere è capace di parate incredibili e spettacolari, ma dà anche l’impressione di poter sbagliare in qualsiasi momento. Con un’uscita aerea o un’impostazione approssimativa. Dal suo arrivo a parametro zero nell’estate del 2021, l’ex-Milan è già costato diversi gol al PSG. In Champions soprattutto. Il suo errore più notevole rimane la palla persa contro il Real Madrid nel Marzo 2022 al Bernabeu.❞ [RMC Sport]

Rapporto difficile con Luis Enrique

Che i rapporti fra Donnarumma e Luis Enrique non siano ottimi è cosa nota a Parigi. Lo spagnolo è un predicatore del calcio di qualità e la sua filosofia calcistica fatica ad attecchire su uno come Gigio, che non ha mai avuto nella costruzione del gioco la propria peculiarità di spicco.

Una situazione molto simile l’ha vissuta questa estate l’Arsenal di Arteta. Un altro allenatore con una visione del calcio affine a quella dell’ex-Roma e Barcellona. Il basco, che non era soddisfatto del rendimento di un portiere mediocre come Ramsdale, ha chiesto alla società di acquistare Raya dal Brentford. Un portiere che non solo garantisce più sicurezza al reparto quando è fra i pali, ma è anche uno dei migliori della Premier League nel gioco con i piedi. Dietro a Ederson del City e ad Alisson del Liverpool.

Donnarumma

Donnarumma e l’ombra di Maignan

L’avvicendamento fra Donnarumma e Maignan è stato un autentico capolavoro di Maldini e Massara. Adesso è chiaro a tutti, ma il sottoscritto lo diceva già al momento del trasferimento. E’ chiaro anche al PSG, che non a caso ha effettuato un sondaggio per il francese negli ultimi mesi.

Nelle scorse settimane la nostra redazione vi ha raccontato come le trattative fra il Milan e gli agenti di Maignan per il rinnovo del suo contratto fossero entrate in una fase di stallo. Qualora le due parti non dovessero raggiungere un accordo entro la primavera, allora i rossoneri valuterebbero la cessione del numero uno della nazionale francese già la prossima estate.

E difficilmente i parigini, squadra in cui Maignan è cresciuto calcisticamente, si farebbero sfuggire l’opportunità di riportarlo a casa. In Francia si parla già da due anni di una possibile sostituzione. Prima la querelle con Keylor Navas, con l’esclusione del portiere costaricano decisa a tavolino da un board dirigenziale spaventato dall’idea di dilapidare l’investimento profuso.

Poi con l’acquisto del giovane Arnau Tenas. 22enne scuola Barcellona che per caratteristiche si sposerebbe meglio di Donnarumma con i dettami di Luis Enrique. E’ probabile che dalle alte sfere qatariote sia già arrivato un veto su un possibile avvicendamento, ma da Giugno le cose potrebbero cambiare. E a quel punto per Donnarumma potrebbe profilarsi un ritorno in Italia. Forse alla Juventus? Sempre che Luis Enrique duri almeno un’altra stagione, ovviamente. Ipotesi tutt’altro che certa ora come ora.

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Inter, Lautaro: “Le sconfitte? A questo punto possono succedere, il gruppo sta bene. Ci siamo compattati, tutto l’ambiente ci crede. Thuram…”

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Inter

Lautaro Martìnez ha parlato in conferenza stampa alla vigilia di Barcellona-Inter. Il capitano nerazzurro ha parlato del momento negativo e dei gol mancanti.

Il Toro si sente pronto ad affrontare i bluagrana per la semifinale di andata di Champions League e ha parlato al fianco dell’allenatore Inzaghi poche ore prima del fischio d’inizio.

Inter, le parole di Lautaro

Avete giocato in passato con il Barcellona di Messi, ora c’è il Barça di Lamine Yamal. È paragonabile?
“Leo per me non ha paragoni, per me è e rimarrà il miglior giocatore di tutti i tempi. Questo paragone non lo faccio, posso solo dire che Lamine è un giocatore fortissimo: ha vinto tanto alla sua età, ha vinto con la nazionale. Dobbiamo rispettarlo, è un grandissimo giocatore con un grandissimo futuro”.

Il Barça sogna il triplete, voi inseguite obiettivi importanti…
“Noi siamo molto contenti, in tre anni abbiamo giocato due semifinali di Champions League che all’Inter non capitavano da tanti anni. Stiamo facendo tante cose in questa competizione prestigiosa, pensiamo a lavorare al massimo e a far sognare i nostri tifosi che sognano una nuova finale di Champions. Siamo concentrati per affrontare un grandissimo rivale”.

Inter lautaro

Il Barcellona è la squadra col miglior attacco, che ne pensi?
“Sappiamo il potenziale offensivo che ha questa squadra, dovremo fare un grandissimo lavoro difensivo a livello di squadra. In questa competizione abbiamo difeso molto bene contro squadre importanti. Domani dovremo lavorare di gruppo e cercare di non concedere occasioni da gol”.

L’Inter viene da un momento delicato. È una questione fisica o mentale?
“Sicuramente in questo momento della stagione possono succedere queste cose, abbiamo fatto un gran lavoro fino all’ultima settimana. Non perdevamo da tantissimo tempo, però il gruppo sta bene, è unito. La chiave per me è avere un gruppo solido, forte. Siamo pronti per domani”.

Hai detto dopo il Bayern che l’Inter ha attributi importanti. Che parole usi da capitano con i tuoi compagni per rovesciare questa inerzia?
“Compattezza. Credo che questa è la parola principale perché dobbiamo essere uniti, questa settimana è dura per tutti noi, per tutti i tifosi. Noi siamo i primi a soffrire quando perdiamo, non lo vogliamo e non lo accettiamo. Ci siamo parlati tra di noi, ci siamo detti cose che restano nello spogliatoio: i compagni lo sanno, domani affronteremo una grandissima squadra in semifinale di Champions League”.

Nel 2010 l’Inter in dieci affrontò il Barcellona, andando oltre gli ostacoli. Avrete lo stesso atteggiamento?
“Sicuramente. Questa è una cosa che in una squadra non deve mancare mai: il cuore e la grinta devono esserci sempre. Le partite cambiano, c’è un avversario di fronte e non tutte le partite vanno alla stessa maniera. L’importante è che noi capiamo e sappiamo che queste caratteristiche devono esserci sempre. Siamo pronti, siamo pronti per questa partita: abbiamo lavorato benissimo e recuperato energie, adesso dobbiamo preparare le ultime ore e poi fare la nostra partita”.

Inter

L’ESULTANZA DI LAUTARO MARTINEZ ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

Le ultime due volte a Barcellona hai segnato. Che Lautaro torna qui?
“Un Lautaro più vecchio… Poi un Lautaro che ha voglia di continuare a vincere, di giocare finali, di affrontare questo Barcellona nella maniera giusta, con i miei compagni. Abbiamo lavorato benissimo, abbiamo recuperato le energie e siamo molto entusiasti di poter giocare questa gara in una competizione come la Champions. Ho molta voglia per domani”.

Da leader e capitano, qual è la cosa che ti dà più fiducia per domani?
“Ho visto come i miei compagni hanno lavorato, come sta il gruppo. A prescindere dal fatto che non siamo abituati a perdere, che siamo abituati a vincere, perdere tre partite consecutive è stato difficile sicuramente. Siamo noi i primi a soffrire e sono fiducioso: vedo i miei compagni con tanta voglia di scendere in campo, di ribaltare una situazione non bella. Siamo un gruppo solido, poi abbiamo uno staff che ci aiuta e lavora insieme a noi”.

Quanto è importante ritrovare Thuram?
“Marcus è sicuramente un giocatore importantissimo per noi, sono contento perché l’abbiamo recuperato ed è a disposizione. Ancora non sappiamo la formazione, però è importante che sia dentro il gruppo: ci può dare una grandissima mano in questo finale di stagione”.

In Champions si è sempre parlato di una diversa attenzione, domani sarebbe la prova?
“Non sono d’accordo, ogni competizione che giochiamo la giochiamo per vincere, è la mentalità che stiamo portando avanti nel nostro spogliatoio. Indossiamo una maglia molto prestigiosa. In alcune partite di campionato è mancata un po’ di attenzione”.

Importante anche per il Pallone d’Oro?
“I premi individuali arrivano sempre per un lavoro di gruppo, io penso sempre al gruppo, per vincere partite e rendere felici famiglie e tifosi. È tutto qua. I premi individuali arrivano per quelli collettivi. A me interessa il gruppo, se il premio arriva o sono lì sarà per il lavoro fatto, ma è merito della squadra e del gruppo”.

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Juventus, Douglas Luiz non ci sta: “Avevo appena avuto una delle migliori stagioni della carriera!”

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juventus

Interpellato sulla sua prima stagione in bianconero, Douglas Luiz ha risposto con un lungo messaggio a un commento su Instagram, esprimendo le sue inquietudini e riflessioni sulla sua esperienza alla Juventus.

Durante la sua prima stagione alla Juventus, Douglas Luiz ha dovuto affrontare critiche e interrogativi riguardo al suo rendimento. Al centro delle attenzioni, il centrocampista classe 1998 è stato il bersaglio di commenti su Instagram, con un utente che gli ha chiesto se fosse venuto in Italia per giocare a calcio o per postare foto.

In risposta, il calciatore ha rilasciato un lungo messaggio di riflessione, dicendo: Non sono venuto qui solo per pubblicare foto, nessun altro l’ha fatto, e voglio che le cose siano diverse. Sono venuto qui con uno scopo. Ho ascoltato il mio cuore quando sono arrivato e ho deciso di firmare. Ora voglio che mi rispondiate: perché un acquisto come il mio non ha giocato due partite consecutive con questa maglia? Potete dire quello che volete alla stampa più tardi: “Oh, Douglas non è in forma”. Non sono forse in forma io? Ho fatto tutta la preseason e ho giocato ogni partita. Avevo appena avuto una delle migliori stagioni della mia carriera, uno dei migliori centrocampisti della Premier League.

Douglas Luiz

Douglas Luiz parla della prima annata alla Juventus

Il calciatore ha poi toccato il delicato tema degli infortuni che hanno ostacolato la sua stagione, sottolineando come non fossero normali e come avrebbero potuto essere causati da molteplici fattori. Nonostante tutto, ha dichiarato il suo impegno a continuare a dare il massimo per il club, anche se a volte è difficile.

Douglas Luiz, che compirà 27 anni il prossimo 9 maggio, è passato dall’Aston Villa alla Juventus nell’estate del 2024. La sua prima stagione in Italia non è stata brillante, come dimostrano i numeri. A fine aprile, il brasiliano ha collezionato un totale di 23 presenze con la maglia bianconera, con 16 in Serie A, 6 in Champions League e 1 in Supercoppa Italiana, per un totale di quasi 800 minuti in campo. Il suo nome non è mai apparso sul tabellino dei marcatori, con 0 gol e 0 assist e 2 ammonizioni rimediate in campionato contro il Torino e la Lazio.

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Fonte: Gianluca Di Marzio.

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Juventus, Douglas Luiz si sfoga su Insta: “Non sono venuto qui solo per pubblicare foto! Ditemi voi perché non ho giocato due partite di fila…”

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Arrivato come colpo da 50 milioni, Douglas Luiz è rimasto un corpo estraneo nella stagione bianconera. Intanto risponde piccato a un tifoso su Instagram.

La prima stagione italiana di Douglas Luiz rischia di essere ricordata tra i più grandi flop del calciomercato recente, ma anche come uno dei suoi più inspiegabili misteri. Il centrocampista brasiliano, prelevato dall’Aston Villa per 50 milioni di euro (più le cessioni di Barrenechea e Iling Jr.), non è mai riuscito a imporsi nella Juventus. A oggi ha collezionato appena 483 minuti in Serie A, un minutaggio sorprendentemente basso se confrontato con le sue prestazioni solide e brillanti in Premier League.

La reazione di Douglas Luiz

Rientrato con un misero scampolo di 4 minuti contro il Parma e poi lasciato in panchina per tutta la gara contro il Monza, Luiz ha reagito alle critiche con uno sfogo via social. A un tifoso che lo accusava di essere più attivo su Instagram che in campo, ha risposto direttamente, lasciando trasparire tutta la sua frustrazione.

A seguire, il messaggio intero di Douglas:

Douglas Luiz

Con queste parole, si lascia intendere che la sua conferma in bianconero appare sempre più in bilico, e la Juventus valuta già un ritorno in Premier League per contenere le perdite. Tra le ipotesi, un possibile scambio con il Newcastle per arrivare a Sandro Tonali. Luiz, legato al club fino al 2029 con un ingaggio da 5 milioni netti, potrebbe così chiudere anzitempo la sua avventura italiana, mai davvero cominciata.

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