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ECA: Agnelli, in attesa dell’UEFA, apre alla terza competizione europea
In attesa dell’ autorizzazione da parte della UEFA, l’ECA annuncia una nuova competiizone europea per club dal 2021.
Nuova competizione UEFA
L’ ECA (European Club Association), si è riunita a Spalato per un assemblea generale. Erano presenti alla riunione tutti i rappresentanti delle società che fanno parte dell’associazione dei club calcistici europei.
Il Presidente dell’ECA e della Juventus Andrea Agnelli annuncia:“In attesa dell’approvazione dell’ExCo, è stato dato il via libera per introdurre una terza competizione, portando il numero complessivo di club a 96 a partire dalla stagione 2021-22”.
“E’ necessaria una valutazione dettagliata del calendario delle partite internazionali prima di presentare un nuovo modello post-2024. Il modello attuale deve essere modernizzato”.
La UEFA è favorevole
La Uefa, sembra molto favorevole al ritorno della terza coppa, e quindi non dirà mai di no.
L’ufficialità avverrà nei prossimi mesi anche se già il 27 settembre nell’esecutivo UEFA di Nyon se ne otrebbe già parlare. L’asset della Champions invece rimarrà invariato.
Chiusura del mercato anticipato
Agnelli inoltre propone la chiusura anticipata del mercato allo stesso giorno, almeno per le 5 leghe principali europee: la Liga, la Ligue1, la Bundesliga, Premier League e Serie A dovranno trovare una data comune per avere una chiusura identica del mercato.
Per le altre leghe invece è impossibile, perchè quelle dell’Est, in estate stanno ancora facendo gli spareggi, per poter partecipare alle manifestazioni europee, e quindi il loro mercato è condizionato dalla qualificazione.
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Milan, Fonseca su Rafael Leao:” Lui sa perché non ha giocato e ha capito”
Milan, il dubbio che avevamo espresso questa mattina era del tutto legittimo, Fonseca infatti spiega nell’immediato post partita la situazione Leao.
Nel post partita di questa sera contro lo Slovan Bratislava è intervenuto ai microfoni di Sky Paulo Fonseca il quale ha legittimato tutti i nostri dubbi di questa mattina.
Rafael Leao non è stato lasciato in panchina per la botta rimediata contro la Juventus di sabato scorso, bensì per scelta tecnica.
Le sue parole:” Io parlo sempre con Rafa, lui sa perché non ha giocato e ha capito. Quando è entrato è stato decisivo e io sono soddisfatto di vedere questo atteggiamento anche quando sta in panchina”.
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Juventus, il sogno in difesa è classe 2003
Alla Juventus si sta intavolando una trattativa per colmare il vuoto lasciato in difesa da Gleison Bremer: ecco chi è il giocatore che potrebbe sostituirlo.
La trattativa è già avviata: questo pomeriggio a riportare la notizia sono svariate fonti, Tuttosport compreso. L’oggetto è l’avvio della trattativa per un giovane prospetto classe 2003, cresciuto professionalmente al Benfica, dalle giovanili alla Prima Squadra.
Alludiamo al giovane difensore centrale portoghese Antonio Silva, che sarebbe un ottimo sostituto per Gleison Bremer, colpito da un infortunio al crociato.
Il lusitano è valutato dal Benfica 40 milioni di euro.
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Amarcord Juventus: 28 anni fa la conquista di una Coppa illustre
Ventotto anni fa la Juventus vinceva il suo ultimo trofeo internazionale di primo piano: la Coppa Intercontinentale. Autore della vittoria un immenso Del Piero.
Il 26 novembre 1996 un gol di Alessandro Del Piero all’81’ regalò alla Juventus la Coppa Intercontinentale, l’ultimo trofeo internazionale conquistato dai bianconeri.
A Tokyo, nella gara secca contro il River Plate, fu proprio il numero 10 della Juventus a decidere una sfida che, secondo lui stesso, “avremmo dovuto vincere 5-0, non 1-0“. Quel gol, come ricordato da Del Piero nel suo libro Manualex, è uno dei momenti più belli della sua carriera: “Quando segnai il gol-vittoria non capii più niente”.
Juventus, la partita
La Juventus di Marcello Lippi scese in campo con un 4-3-1-2: Peruzzi; Torricelli, Ferrara, Montero, Porrini; Di Livio, Deschamps, Jugovic; Zidane; Del Piero, Boksic.
In panchina, tra gli altri, c’erano Tacchinardi, subentrato all’89′ per Zidane, Vieri e Padovano.
Dall’altra parte, il River Plate, guidato da Ramón Díaz, si affidava a una formazione piena di futuri campioni: Bonano; Hernán Díaz, Celso Ayala, Berizzo, Sorin; Monserrat, Astrada, Sergio Berti; Francescoli; Ortega, Cruz.
Particolarmente interessante era la sfida tra i due numeri 10: Del Piero per la Juventus e Ortega per il River.
“Due giorni prima mi avevano comunicato che la regia giapponese avrebbe dedicato telecamere speciali a noi due”, ha raccontato Del Piero, aggiungendo che la notizia lo aveva riempito di responsabilità.
A distanza di 28 anni, quella Coppa Intercontinentale rimane l’ultimo trionfo internazionale importante della Juventus. All’epoca, la Coppa si assegnava in una gara secca tra la vincitrice della Champions League e quella della Copa Libertadores, mentre oggi si disputa il Mondiale per Club, un torneo con un format completamente diverso.
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