Arriva la rivoluzione A22, che si ripromette di cambiare il calcio europeo dalle fondamenta. Soppiantando lo storico monopolio Uefa. Ecco tutte le novità.
“Abbiamo ottenuto il Diritto di Competere. Il monopolio UEFA è finito. Il calcio è LIBERO. I club sono ora liberi dalla minaccia di sanzioni e liberi di determinare il proprio futuro”.
Le parole del CEO di A22, Bernd Reichart, a commento della decisione della Corte di Giustizia Europea sulla legittimità della Superlega, sanciscono l’inizio di una nuova era.
La Superlega di Reichart rivoluziona il calcio europeo dalle fondamenta. La nuova competizione maschile è strutturata su una piramide paneuropea che comprende tre livelli: StarLeague e Gold League, entrambe con 16 club, e Blue League con 32 club.
Il criterio di partecipazione è il merito sportivo, e non ci sono membri permanenti. I club giocano partite in casa e fuori casa in gruppi di 8, e vengono promossi sulla base dei risultati nei campionati nazionali.
La nuova competizione femminile seguirà lo stesso modello, con promozione e retrocessione annuale.
Reichart ha assicurato che non ci sarà un aumento dei giorni di calendario delle partite e che le partite infrasettimanali non interferiranno con i campionati nazionali.
La selezione dei club per il primo anno sarà condotta sulla base di criteri trasparenti e prestazioni. Sono, ovviamente, previste regole di sostenibilità finanziaria e trasparenza
.Per garantire la stabilità iniziale, i ricavi nei primi 3 anni supereranno quelli delle competizioni attuali. L’8% dei ricavi della Lega sarà destinato ai pagamenti di solidarietà, con un importo minimo di 400 milioni di euro: più del doppio rispetto alla competizione attuale.
A22 propone anche la piattaforma streaming Unify, che distribuirà gratuitamente le partite della Superlega maschile e femminile.
Reichart ha sottolineato l’importanza di consentire un accesso democratico al calcio e dell’interazione tra i tifosi e i club.
La piattaforma genererà entrate da pubblicità, abbonamenti premium, partnership di distribuzione, servizi interattivi e sponsor.
Questa la dichiarazione di intenti del CEO di A22: “Vogliamo continuare a dialogare con gli stakeholder del calcio, i club potranno dare il loro contributo e decidere cosa ha più senso per loro.
Non vogliamo dividere ma unire e ognuno potrà approfittare di questa opportunità per condurre il calcio verso una nuova era. Siamo pronti ad accogliere chiunque voglia discuterei problemi del calcio e le possibili soluzioni, e questo vale anche per la UEFA“.
Aggiornato al 22/12/2023 9:59
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