Notizie
Esclusiva CS, Giuseppe Falcao: “Mandare via oggi Mourinho é una totale follia, anche perché i responsabili sono altri. E su De Rossi…”

Giuseppe Falcao, figlio del noto calciatore brasiliano Roberto, ha rilasciato un’intervista esclusiva al nostro Direttore Francesco Tripodi.

Giuseppe Falcao
Giuseppe Falcao, figlio della leggenda della Nazionale brasiliana, ha rilasciato un’intervista in esclusiva alla nostra Redazione.
Il figlio d’arte si espone sulla situazione della Roma, sia dal punto di vista stagionale sia per quanto concerne l’esonero di José Mourinho (avvenuto nella mattinata odierna).
Falcao esordisce così: “Oggi una giornataccia per la Roma“.
Cosa ne pensi dell’esonero di Mourinho?
“E’ una scelta folle: in primis perché non si può cambiare un allenatore così a Gennaio, due perché i giallorossi si trovano davanti partite abbordabili per fare risultato.
Questo, accostato alle possibili vittorie, avrebbe consentito alla Roma di risalire la china. Avendo ancora l’impegno Europeo, senza Mou devi cambiare totalmente l’approccio.
Vediamo ora cosa accadrà, anche perché con Mourinho la Roma aveva certezze.
Mandare via oggi Mou é una totale follia, anche perché i responsabili sono altri.
Uno é il DS Pinto (dimissionario e ancora oggi a Trigoria) la quale si é preso tutte le responsabilità sull’operazione Renato Sanches.
La Roma ha fatto un mercato non all’altezza né per Mourinho né per il percorso in ambito Europeo.
Come sempre ne ha fatto le spese l’allenatore, sulla quale personalmente avrei fatto andare via a Giugno senza rinnovargli il contratto: evitando di dare alla Roma un traghettatore.
Per quanto mi riguarda, la scelta su Daniele De Rossi conferma la poca programmazione e la confusione che regna adesso a Trigoria”.
Secondo te quale sarebbe stato l’allenatore giusto?
“Non cambio la mia opinione: resto su Mourinho.
Con lo Special One potevi salvare il salvabile. Con lui hai creato una unione d’intenti che oggi, con il licenziamento, hai totalmente strappato.
Vediamo la Piazza come assorbirà questa situazione. La scelta di chiamare De Rossi é stata furba sperando che possa salvare il momento giallorosso e augurarsi che possa portare la Roma in Champions League.
Anche se, momentaneamente, la vedo veramente dura perché non mi sembra una squadra attrezzata per arrivare tra le prime quattro.
Ribadisco il concetto che avrei tenuto Mourinho, anche perché le responsabilità sono di altri.
Sicuramente, dopo Budapest qualcosa si era rotto, a partire dal fatto che la Società non ha mai difeso l’allenatore.
Forse la Roma di Mourinho é proprio finita quella sera lì“.
E’ più grave per un DS rimanere senza difensori per la Coppa d’Africa, oppure fare mercato dopo aver perso Matic?
“La campagna acquisti é stata molto deficitaria. Se penso alla Roma di Budapest con Ibanez, Smalling e Matic… hai perso 3 titolari che non hai sostituito!
Se poi pensi che la finale di Budapest abbia lasciato strascichi e alcuni giocatori (tra prestiti e scadenze di contratto) pensano già al futuro… si capisce che la stagione della Roma ha dei responsabili.
Alla fine Mourinho paga per tutti”.
Tra tutti i nomi, potrebbe essere Massara quello giusto?
“Assolutamente sì perché é uno che conosce molto bene Trigoria e la Piazza. Ma non sarebbe facile fare mercato sapendo che hai zero, a livello economico, in mano.
Dovresti andare a prendere almeno 10 giocatori facendo una rivoluzione totale. E farla con il portafoglio vuoto é difficile.
Non solo Massara, però: servirebbe anche qualcuno che facesse da collant nello spogliatoio. Insomma: manca una figura di riferimento che aiuti anche il tecnico: ad esempio Boniek, per la sua esperienza.
Una figura del calibro di Maldini sarebbe perfetta.
In tutto ciò Mourinho ha nascosto tanti problemi che oggi escono al chiaro di luce”.
Notizie
Roma, Baldanzi: “Sto migliorando in fase difensiva. Dybala? Possiamo coesistere”

Il centrocampista della Roma, Tommaso Baldanzi, ha parlato a margine della vittoria nell’andata degli ottavi di finale contro l’Athletic Bilbao.
L’espulsione nel finale di Yeray Alvarez dà una grossa mano alla Roma, che riesce a piegare l’Athletic Bilbao all’ultimo respiro del primo atto grazie ad una rete di Shomurodov: si deciderà tutto al ritorno.
Roma, le parole di Baldanzi
Tommaso Baldanzi ha parlato ai microfoni di Sky Sport nel post-partita. Di seguito le sue parole.
Partita
“Abbiamo festeggiato molto, era una partita molto complicata. Ci prendiamo questa vittoria, potevamo fare più gol io per primo però ci prendiamo questo vantaggio in previsione del ritorno”.
Cambi
“Come sempre, chi entra dalla panchina è stato decisivo, entrando benissimo in partita. Il gol nel finale ci serviva, abbiamo buttato via tante occasioni”.
Dybala
“Sono felicissimo per queste scelte. Cerco di migliorare in fase difensiva per poter condividere il campo con un grande campione come Dybala. Ho fatto quello che mi chiedeva il mister, mi dispiace per non aver sfruttato al meglio l’occasione ma la vittoria è fondamentale, anche per i nostri tifosi”.

L’ESULTANZA DI TOMMASO BALDANZI CHE PUNTA IL DITO IN ALTO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Notizie
Real Madrid, Ancelotti: “La sconfitta non deve essere un trauma. Ho avuto problemi con tanti giocatori…”

Real Madrid, Carlo Ancelotti è stato ospite al PoretCast di Giacomo Poretti, dove ha analizzato tanti temi legati all’attualità del mondo del calcio e del suo futuro.
A seguire un estratto della puntata
Real Madrid, le parole di Ancelotti
Che pensi della Sconfitta, in generale?
“La sconfitta non deve essere un trauma ma una opportunità di capire cosa non ha funzionato, è un allarme da tenere in considerazione. La gestione più importante della sconfitta parte dall’autocritica, mentre la tendenza nel mondo del calcio è la ricerca del colpevole. Che poi è facile da trovare… è l’allenatore (ride, ndr)”.
Hai mai avuto delle scenate da parte di qualche giocatore?
“Tanti giocatori… ho avuto problemi con tanti, però alla fine si sono sempre risolti. Non voglio fare i nomi, ma c’era un giocatore che quando io parlavo si metteva l’asciugamano davanti per non ascoltare quello che dicevo, era l’inizio della carriera. Ci sono giocatori che quando li metti in panchina fanno fatica a salutarti la mattina. E lì si confonde la persona e il giocatore: tu sei una persona che gioca a calcio, io sono una persona che allena e l’ho spiegato a tanti calciatori nella mia carriera. Rapporto con la religione? Sono superstizioso e non è buono esserlo. Però non esserlo porta sfiga”
Che aria si respira qui al Real Madrid?
“Il Real Madrid è un club unico come struttura: i proprietari sono i soci, qui il presidente si prende carico delle eventuali perdite, ma il club è gestito a livello sportivo e i proprietari sono i soci. Questo fa sì che la storia, la tradizione e la cultura si tramanda da padre in figlio. E questo Florentino Perez ce l’ha molto chiaro, i valori sono chiari e non esiste un giocatore che potrà essere ‘più’ del club”.
Quando finirai di allenare il Real Madrid, il successore sarà tuo figlio?
“Io non decido, è una cosa chiara. Prima o poi succederà. Davide diventerà un allenatore bravo. Quando andrò in pensione continuerò a seguire il calcio, ma mi piacerebbe andare in giro a visitare il mondo con mia moglie”.
Notizie
Negredo appende gli scarpini al chiodo: “Calcio, grazie di tutto”

L’ex campione d’Europa Alvaro Negredo ha annunciato, attraverso un video sui social, il suo ritiro dal calcio giocato. “Grazie di tutto”.
Alvaro Negredo appende gli scarpini al chiodo. L’ex attaccante ha annunciato il suo ritiro dal calcio giocato. Il video, postato sui social, lo ritrae mentre entra in uno spogliatoio e si toglie gli scarpini dai piedi, il tutto accompagnato da una semplice ma toccante frase: “Grazie di tutto, calcio”.
L’attaccante classe ’85 ha vestito tantissime maglie, soprattutto in Spagna passando dall’Almeria, al Siviglia per poi andare al Valencia e finire la sua carriera lo scorso anno con la maglia del Valladolid. Nel mezzo anche un’esperienza in Premier League con la maglia del Manchester City, club dove ha raccolto la maggior parte dei trofei conquistati in carriera.
Infatti, Negredo con la maglia dei Citizens ha conquistato nel 2014 la Premier League e una Coppa di Lega. Con il Siviglia, nel lontano 2010, ha vinto una Copa del Rey, mentre con l’Al Nasr (non quello di CR7). Ovviamente il trofeo più ambito portato a casa è sicuramente l’Europeo con la maglia delle Furie Rosse nel 2012.
A livello personale può anche contare due trofei come miglior marcatore della Liga nel 2011 e nel 2013.
Adesso l’ex attaccante sta frequentando il corso da allenatore al Siviglia C, il che lo farà rimanere nel mondo del calcio ancora per un pò.
-
Notizie4 giorni fa
Milan, crolla il castello: fallito l’intero progetto | Cardinale pronto a vendere
-
Serie A7 giorni fa
Bologna-Milan, spunta la foto di Calabria dopo la partita
-
Calciomercato6 giorni fa
Mediaset – Milan, Conceicao a rischia esonero: spunta il sostituto fino a giugno
-
Serie B6 giorni fa
Serie B, cambio d’agente per Bardi e Vieira
-
Notizie2 giorni fa
Milan, il gioco del toto allenatore: con Tare potrebbe arrivare lui
-
editoriale6 giorni fa
Milan, retroscena Sarri. Scanzi: “Saltò tutto per colpa mia”
-
Calciomercato5 giorni fa
Milan-Psg e Inter: che intreccio con Chevalier e Donnarumma
-
Serie A8 ore fa
Milan, Conceicao fa fuori tutti: rivoluzione contro il Lecce