Le interviste
ESCLUSIVA – Il Milanologo Carra: “Ibrahimovic ha preso una decisione. Arnault-Elliott? Ecco la verità”
Il Milanologo Alessandro Carra, opinionista di Top Calcio 24 e Telelombardia, nel corso di un’intervista rilasciata ai microfoni di CalcioStyle.it ha affrontato vari temi; ma tutti relativi al mondo Milan.
Face to Face con il Milanologo Alessandro Carra
È soddisfatto della ripresa della Serie A?
Dal punto di vista sportivo, diciamo che il calendario così compresso, gli orari di gioco e le temperature estive, non sono l’ideale per la regolarità del torneo… dal punto di vista economico ovvero quello che ha portato a questa decisione non c’erano alternative.
Giusto chiudere il torneo di Coppa Italia in questo modo?
Se si chiude il campionato è ancor più giusto anche terminare la Coppa Italia visto che mancano solo 2 partite all’assegnazione del trofeo.
Che Milan vedremo in campo contro la Juventus?
Chi lo sa, potrebbe accadere tutto o il contrario di tutto, dopo tre mesi di stop è impossibile fare previsione. Spero non vinca il migliore in questo caso.
Lei ha presupposto che Ibrahimovic abbia mal di pancia. Ci può spiegare la sua affermazione?
Il 30 giugno scade il contratto di Ibrahimovic, nessuna norma vieta a Zlatan di rifiutarsi di scendere in campo oltre quella data. Anche oggi l’assoagenti ha dichiarato che i fuori contratto possono tranquillamente dire di no al prolungamento fino alla fine della stagione sportiva. Viste le frizioni con Gazidis, l’allontanamento di Boban che lo ha fortemente voluto in rossonero, non sarebbe uno scenario improbabile che l’infortunio fosse solo un mal di pancia per dirsi addio il 30 giugno.
Donnarumma secondo lei rinnoverà col Milan?
Prima ero molto pessimista sul rinnovo di Gigio, ora qualche spiraglio si sta aprendo, il giocatore ha fatto sapere che vuole rinnovare anche alle stesse cifre di adesso con la promessa di avere però un Milan competitivo nel giro di massimo due stagioni. La palla ora passa alla società.
Crede sia giusto sostituire Stefano Pioli? Se sì per quale motivo?
Credo sia giusto cambiare Pioli, perché quando si apre una nuova pagina di un libro partendo da zero, è giusto iniziare dal principio in tutto e per tutto allenatore compreso…..ricordiamoci sempre un allenatore che ci ha fatto navigare tra il dodicesimo e l’ottavo posto.
Gli ultimi rumors di mercato accostano con insistenza Tanguy Kouassi al Milan. Che tipo di giocatore è il francese? È un giocatore da Milan?
E’ un profilo che interessa molto al Milan, un buon prospetto centrale difensivo fisico, forte di testa ma non lento come molti giocatori delle sue caratteristiche. E’ un giocatore da questo Milan dei giovani, di sicuro sarebbe un acquisto targato Rangnick e questo mi tranquillizza molto.
Arnault-Elliott, cosa c’è di vero in questa trattativa?
C’è molto di vero, ma tutto è legato alla costruzione del nuovo stadio, senza quello nessuna trattativa ne con Arnault ne con altri acquirenti può andare in porto. No Stadio no party!!
Nei giorni scorsi spuntò fuori l’ipotesi Neymar. Fake news o c’è qualcosa di vero in questa voce di mercato?
Fake news.
Agli interisti e ai juventini che si vantano con i tifosi rossoneri, lei cosa risponde?
Lo juventino lo comprendo di più perché negli ultimi 8 anni comunque ha vinto 8 scudetti di fila, quindi qualcosa da dire almeno fino al confine italico ce l’ha… ma gli interisti che non alzano un trofeo dal 2010, ovvero prima di noi, faccio davvero fatica a comprendere la loro felicità.
Desidera lasciare un saluto ai tifosi di fede rossonera?
Saluto tutti i tifosi rossoneri, so che sono anni difficili, ma nelle difficoltà viene fuori il vero amore per i nostri colori e nella nostra squadra. Speriamo presto di tornare protagonisti in Italia in Europa e nel Mondo. FORZA MILAN.
Le interviste
Esclusiva CS, Bernardo Corradi: “Bisogna insegnare ai giovani a conoscere il proprio corpo. Su Vieri ed Euro2004…”
L’ex-attaccante italiano, Bernardo Corradi, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di CS nel corso del “Soccer Football Summit 2024”.
Il 19 e il 20 di Novembre è andato in scena, allo Stadio Olimpico di Roma, l’evento “The Future of Football is Here“, presso il “Soccer Football Summit 2024“. Fra gli ospiti l’ex-attaccante (fra le altre) di Lazio e Udinese Bernardo Corradi, che ha parlato ai nostri microfoni della sua esperienza da tecnico dell’U20 italiana.
Le parole di Corradi a Calcio Style
Corradi ha parlato anzitutto dei suoi ricordi legati agli Europei del 2024, dove venne chiamato inizialmente per sostituire l’infortunato Vieri. Alla fine il centravanti prese regolarmente parte alla competizione e i due finirono per contendersi una maglia. Corradi giocò da titolare l’ultima del girone: la vittoria (2-1) contro la Bulgaria.
“Quando arrivi in pre-raduno, dove hai 24 calciatori, sai che dovrai dire a 4 di loro che non parteciperanno alla fase finale della competizione. Siccome ci sono stato dall’altra parte, mi metto nei loro panni. Ai miei tempi vivevo le cose in maniera molto serena. Ero pronto a tornare a casa dopo la partita, poi Maurizio Manzini (storico team manager della Lazio) mi ha detto che Vieri aveva avuto un problema al ginocchio e che sarei rimasto in ritiro. Eravamo tre esordienti: io, Miccoli e Camoranesi. Ero già contento di far parte della spedizione, poi il mister mi prese da una parte e mi disse: ‘Giochi dall’inizio’. Adesso, con l’età, riesci a vedere da un’altra prospettiva tutto quello che ti è successo. Mi emoziono sempre a ricordare certi momenti.”
Corradi ha poi parlato del suo percorso da allenatore, che lo ha portato a essere selezionatore di tutte le nazionali giovanili italiane. Ha poi parlato anche del suo approccio con i giovani calciatori, della disciplina che intende dare loro e soprattutto delle regole vigenti all’interno degli spogliatoi da lui presidiati.
“Sono stato assistente dell’U19. Poi ho fatto il primo allenatore nell’U16 all’U19, passando anche per l’U17 e l’U18. Sono abbastanza ferrato su questo argomento. Ho notato che chi effettua tutto il percorso generazionale, vale a dire dall’U15 sino all’U20, certi tipi di regole non c’è nemmeno più bisogno di metterle perché le fanno in automatico. I nuovi, invece, seguono la buona strada di chi dà l’esempio. Il gruppo si autoregola, poi un minimo di regole alla base ci vogliono sempre ma gli va data la libertà di sbagliare. Vanno ripresi a volte perché è giusto, l’ultima volta l’ho fatto due giorni fa, perché bisogna alzare il livello d’attenzione. In U15 sono piccoli e quindi sei ‘obbligato’ a dare delle regole rigide, come la sveglia alle 8:30 e la colazione alle 9, perché alcuni sono indisciplinati. 5 minuti prima dell’appuntamento devono essere davanti alla sala della colazione e il capitano deve assicurarsi che siano tutti presenti. Se qualcuno manca allora devono iniziare ad aiutarsi perché poi lo faranno anche in campo, magari quando qualcuno sbaglia una diagonale. In U20 è diverso perché inizi ad avere contezza del tuo fisico. Se uno è abituato a svegliarsi alle 9:30 glielo lascio fare, mentre chi è abituato a svegliarsi presto si sveglia presto. Ora non sto mettendo la sveglia, perché l’impostazione si costruisce così.”
Le interviste
ESCLUSIVA – Lino Banfi sulla Roma: “Nessuno avrebbe commesso errori simili. Ranieri…”
Esclusiva Calciostyle – Il noto attore comico e grande tifoso della Roma Lino Banfi ha rilasciato delle dichiarazioni in esclusiva ai nostri microfoni.
Di seguito la sua opinione sul momento della squadra giallorossa.
Banfi sulla Roma
“Siamo tutti arrabbiati, persino i tifosi delle altre squadre. Neanche un neonato avrebbe commesso errori del genere. Una serie di “americanate” senza senso. Il presidente della Roma dovrebbe essere romano. Comprendo e condivido la frustrazione del tifo giallorosso che spesso fa dei sacrifici senza venire ripagato.”
Su Ranieri: “E’ un validissimo allenatore. Un profilo completo, diciamo. Sono sicuro che anche in questa sua terza esperienza alla Roma farà benissimo. Poi di romanisti come lui ce ne sono pochi, era l’unico da cui si poteva ripartire. Ora sarà importante partire bene nelle prime sfide, anche per placare gli animi di piazza e stampa.
Non ho mai avuto la fortuna di approfondire la conoscenza con lui, ci siamo solamente incrociati durante qualche premiazione, ma sono certo che sia una bravissima persona.”
Le interviste
Miriana Trevisan: “Il mio Napoli può vincere lo scudetto. Su Insigne…”
“Napoli può vincere lo scudetto, magari con Lorenzo Insigne in campo…”. L’evergreen Miriana Trevisan a tutto gas. Durante l’evento di ieri sera ‘Star People Award’ al Teatro delle Muse di Roma, abbiamo avuto modo di scambiare quattro chiacchiere con la nota showgirl italiana e icona della tv Miriana Trevisan, napoletana doc e tifosa del Napoli. Miriana Trevisan, nel corso della sua carriera, ha partecipato a Pressing, Ruota della fortuna e altri storici programmi, sempre molto seguiti. Miriana è sicuramente una delle showgirl più conosciute del piccolo schermo. L’abbiamo intercettata a Teatro, dopo averla incontrata più volte alle Olimpiadi del Cuore di Forte dei Marmi. Ecco il suo breve commento sul Napoli di Antonio Conte che vede come principale candidato al titolo.
MIRIANA TREVISAN: “NAPOLI DA SCUDETTO”
Miriana Trevisan, al Teatro delle Muse di Roma, è apparsa molto fiduciosa sul nuovo Napoli di Antonio Conte. Non lo aveva nascosto nemmeno al Mattone del Cuore, evento benefico a cura di Paolo Brosio. “Napoli è il mio cuore, sono nata a Napoli e vivo con una famiglia completamente napoletana”, ci ha fatto sapere in queste ore la simpatica Miriana, ospite dello Star People Award 2024. ” Mi auguro con tutto il cuore che sarà scudetto! Se ho paura della Juventus di Thiago Motta? Assolutamente no, è un gradito sotto al Napoli”.
Quindi una battuta su Lorenzo Insigne: “Se rivedrei bene Insigne al Napoli? Certamente sì. A mio avviso Lorenzo Insigne sarebbe un bel portafortuna, oltre che ‘portabravura’ per così dire. Che altro aggiungere… D’altronde San Gennaro quest’anno si è espresso… Potrebbe essere a tal proposito un segno per la nostra bellissima, fantastica, affettuosa Napoli in chiave scudetto….”. Nelle foto Miriana in questi anni a Forte dei Marmi in occasione delle Olimpiadi del Cuore. Anche Amedeo Goria, ospite ieri sera al Teatro delle Muse, sulla stessa lunghezza d’onda: “Vedevo bene e vedo bene il Napoli per lo scudetto. Ma l’Inter resta secondo me la squadra qualitativamente più forte…”.
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