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Falcao, feliz aniversário !

Paulo Roberto Falcao compie oggi 70 anni. Per tutti i lettori romanisti, il suo nome non può che evocare ricordi dolci e amari…

Falcao, l’ottavo Re di Roma

Falcao è stato a Roma relativamente poco: solo 5 stagioni, dal 1980-81 al 1984-85. Un amore breve, ma intenso.

5 anni nei quali la Roma di Liedholm riuscì ad imporsi in Italia, vincendo uno scudetto – strappato alla Juventus – che mancava da 40 anni;

e arrivando alle soglie della gloria europea, in quella maledetta finale contro il Liverpool, in cui si rifiutò di battere il suo rigore…

episodio mai dimenticato dai tifosi giallorossi, che non riuscirono mai a perdonargli del tutto quell’improvvisa assenza di coraggio.

Lasciò la capitale nella stagione seguente – con Liedholm e Di Bartolomei – segnando la fine di un periodo storico.

Il suo compleanno è un’occasione per fare un tuffo nel passato, e raccontare quello che era ‘il campionato più bello del mondo’.

C’erano una volta gli anni 80

Falcao è il colpo che la Roma piazza nell’estate del 1980, alla riapertura delle frontiere calcistiche. Era il 10 agosto.

L’incontro iniziale è da film: più di 6.000 tifosi lo accolgono a Fiumicino, senza conoscerlo, sulla fiducia. Rappresentava una speranza.

Tutta la Serie A, in effetti, si arma per gli anni a venire: basta pensare che Zico

venne acquistato dalla piccola Udinese!

Nell’arco di pochi anni, in Italia arrivarono i migliori giocatori in circolazione: da Maradona a Rummenigge, da Platini a Junior

Gli anni 80 – gli anni di Craxi e dell’inizio dell’era post-moderna – sono gli anni d’oro della Serie A.

Anni nei quali la Roma si scopre forte, e comincia, anche grazie al carisma di Falcao, a minare lo strapotere juventino.

Un brasiliano atipico

“Un grandissimo giocatore. Salva sulla porta e va a fare gol, o di testa o di piede. Questo è stato Falcao”.

Ha sicuramente ragione Liedholm. Falcao non era il brasiliano che i tifosi sognavano, tutto dribbling e magie.

Era sicuramente molto tecnico, e questo è innegabile, ma aveva la concretezza e l’intelligenza tattica più europea che sudamericana.

Più vicino a Beckenbauer, per quel suo giocare a testa alta, a dettare i tempi di gioco e le geometrie, Falcao era un centrocampista completo.

Un giocatore che arrivò in una squadra che navigava a metà classifica e che impose un cambio di mentalità importante.

In quei 5 anni a Roma successe di tutto: il famoso gol di ‘Ramon’ Turone, lo scudetto, la finale di Champions League

E quel rigore non calciato, episodio che sancì la fine di una amore, breve ma intenso. Come tutti gli amori migliori.

Aggiornato al 16/10/2023 10:49

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Pubblicato da
Massimiliano Celiboni
Tag: Roma

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