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Fantacalcio, consigli per la 27a giornata di Serie A: ecco chi schierare
Finalmente torna in campo la Serie A e con essa anche il Fantacalcio. L’ultima gara pre lockdown risale al 9 marzo e in quella data scesero in campo Sassuolo e Brescia. Adesso i fantallenatori possono tirare un sospiro di sollievo, ma dovranno fare i conti con un calcio diverso e riprendere confidenza con le proprie formazioni. Detto ciò, la redazione di CalcioStyle torna a parlare di Fantacalcio con i suggerimenti di giornata.
Pronti, (ri)partenza… FantAcalcio
Lunedì 22 giugno si tornerà a solcare il prato verde e gli appassionati di fantacalcio, di certo non vorranno lasciarsi trovare impreparati in questa ripresa di campionato. Iniziamo dai portieri fino ad arrivare all’allenatore, questo interessa a chi è un fantallenatore di Kickest. Basta parlare, si (ri)comincia.
Portieri
Gianluigi Donnarumma – Il portierone rossonero è una garanzia fra i pali e, nella gara contro il Lecce, non dovrebbe deludere le aspettative. Lui la prima scelta.
Dragowski – La Fiorentina affronta il Brescia fra le mura amiche e il polacco, sicuramente, continuerà a portare a casa prestazioni di tutto rispetto. Puntare su di lui non sarebbe una scommessa.
Cragno – Il Cagliari, in piena corsa Europa, affronterà una Spal penultima in classifica. Questo può anche bastare, almeno credo, per rendervi l’idea del bottino che può portare a casa l’Uomo Cragno.
Difensori
Gosens – È vero che l’Atalanta affronterà una Lazio con sete di scudetto, ma è anche vero che Gosens è uno di quei giocatori da lasciare titolare sul prato verde virtuale dei fantallenatori. Gosens a vita.
Theo Hernandez – Il Top Player del Milan poteva mancare nella ripresa del fantacalcio? Credo proprio di no. Dopo l’infortunio, il francese ha voglia di tornare a regalarci punti importanti e noi lo accogliamo a braccia aperte a bordo della nostra fanta formazione.
Young – Chiudiamo in difesa con l’esterno dell’Inter che affronterà il Sassuolo. Bravo in difesa, dove può far valere esperienza e forza fisica. Davanti può contare su due discreti piedi, soprattutto il destro, con il quale può essere pericoloso con cross e tiri dalla distanza. Sarà titolare da quinto a sinistra e… da arruolare a tutti i costi.
Centrocampo
Luis Alberto – Il Mago biancoceleste contro l’Atalanta tornerà in campo motivato e pronto a servire assist vincenti ai suoi compagni. Una certezza da non lasciarsi sfuggire.
Eriksen – Nonostante la sua rete non sia bastata a far arrivare in finale l’Inter, il danese è stato il più in forma dei suoi. Anche per lui piena fiducia.
Castrovilli – La viola affronterà un Brescia che non ha nulla da chiedere in classifica e Gaetano potrebbe sfoggiare qualche prestazione superba.
Kulusevski – Il poker di centrocampo lo chiudiamo con il giocatore crociato. Questa stagione è esploso e nella ripresa potrebbe fare altrettanto.
Attaccanti
Ciro Immobile – Per lui nessuna presentazione: 27 gol in campionato e attuale capocannoniere della Serie A. Da schierare assolutamente.
Rebic – Il Milan è orfano, momentaneamente, di Zlatan Ibrahimovic e spetterà al croato prendere le redini dell’attacco rossonero. Il Lecce ha una difesa che concede molte occasioni e Rebic potrebbe trovare la via del gol.
Dzeko – Il bosniaco l’ultima volta è andato in rete contro il Lecce (gol e assist per lui). La Roma proverà sin da subito a vincere per centrare l’obiettivo Champions, ed Edin potrebbe essere protagonista in questa gara interna.
Allenatore
Come detto in apertura, per tutti coloro che giocano al fantacalcio statistico di Kickest, ecco l’allenatore che consigliamo in questa giornata di fantacalcio.
Beppe Iachini – La Fiorentina sicuramente avrà la meglio sul Brescia e, dato anche il costo esiguo, puntiamo tutto sul tecnico viola.
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La FIGC apre un’inchiesta sull’evasione degli arbitri: le ultime
La FIGC ha aperto un’inchiesta poiché diversi direttori di gara italiani sono stati sanzionati dall’Agenzia delle Entrate per mancati versamenti fiscali.
Come riportato da Calcio e Finanza la Procura federale della FIGC ha aperto da alcuni giorni un’indagine sull’evasione fiscale degli arbitri. Diversi direttori di gara italiani, tra cui anche Daniele Orsato e Gianluca Rocchi (entrambi ritirati, con il secondo che ora ricopre l’incarico di designatore), sono stati sanzionati dall’Agenzia delle Entrate per mancati versamenti fiscali sui compensi UEFA tra il 2018 e il 2022.
L’’impulso – come anticipato da La Repubblica – è arrivato da un esposto diretto al procuratore generale dello Sport, Ugo Taucer. La denuncia contestava appunto le violazioni del Codice di giustizia sportiva e del regolamento dell’Associazione italiani arbitri. Dopo aver analizzato l’esposto, Taucer ha invitato la procura FIGC ad aprire il procedimento, come da sua prerogativa in base allo Statuto del Coni.
FIGC, gli atti dell’inchiesta sull’evasione degli arbitri
La procura dovrà ora analizzare gli atti sui casi di evasione fiscale accertati dalla Guardia di finanza, che riguarderebbero una cinquantina di arbitri. Le contestazioni riguardavano soldi guadagnati all’estero su cui non sono state pagate le tasse. Gli avvisi di accertamento dell’Agenzia delle Entrate, emessi a metà 2024, hanno spinto quasi tutti i coinvolti a sanare la loro posizione tramite il ravvedimento operoso, beneficiando così di sanzioni ridotte.
Una volta chiuse le indagini, che appunto saranno brevi, la Procura FIGC deciderà se far partire i deferimenti. Potrebbero essere contestati l’articolo 4 del Codice di giustizia sportiva, che rimanda ai principi di «lealtà, correttezza e probità», così come l’articolo 42 del regolamento AIA, che agli arbitri richiede un comportamento improntato «ai principi di lealtà, trasparenza, rettitudine e della comune morale, a difesa della credibilità ed immagine dell’AIA». In base alle norme, gli arbitri coinvolti rischiano una sanzione che può andare dalla semplice ammenda fino alla squalifica o inibizione.
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FIGC, Gravina accusato di riciclaggio? Gli aggiornamenti
Rischio processo per il presidente della FIGC, Gabriele Gravina: l’accusa è quella del riciclaggio. Tra gli altri indagati risulta anche Pasquale Striano.
Rischio processo per il presidente della FIGC Gabriele Gravina. La procura di Roma, in base a quanto si apprende da Calcionews24, ha proceduto alla chiusura del procedimento che lo vede indagato per l’accusa di autoriciclaggio. Il procedimento venne avviato nel marzo del 2023 a piazzale Clodio dopo un atto di impulso della Procura nazionale Antimafia su presunti illeciti emersi dall’inchiesta di Perugia su attività di dossieraggio che coinvolge, tra gli altri, Pasquale Striano.
FIGC, Gravina: il tema del procedimento
L’oggetto del procedimento riguarda presunte irregolarità tra cui la compravendita di una collezione di libri antichi nella disponibilità del presidente della Federcalcio. Il 19 novembre il tribunale del Riesame aveva rigettato l’appello della Procura sul sequestro preventivo di 140 mila euro nei confronti del numero uno della FIGC.
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Cairo: “I contestatori si pentirebbero se lasciassi il Toro”
Il presidente del Torino Urbano Cairo ha parlato della contestazione dei tifosi granata durante il match contro il Napoli e su una possibile cessione del club.
A margine del sessantesimo anniversario del Catalogo dell’Arte Moderna, edito da Urbano Cairo, il presidente del Torino ha rilasciato alcune dichiarazioni riguardo il momento del club granata, e sulle contestazioni verso la sua presidenza.
Di seguito le sue parole
Cairo, le parole sul possibile addio al Torino e ai contestatori
“Sono il più longevo sia come editore di questo lavoro che come presidente del Torino, solo che qui siete contenti che ci sia, mentre al Torino qualche volta mi contestano. Fortunatamente mi tirate su il morale. Dico ma scusate, sono 19 anni e 3 mesi che sono al Toro, l’ho preso da un fallimento quando non c’erano nemmeno i palloni. Il primo anno mi danno la possibilità di fare la campagna acquisti in una settimana e quella stagione veniamo promossi in A. Negli ultimi anni siamo sempre stati tra le prime 10 tranne gli anni del Covid. Capisco che c’è il ricordo del “Grande Torino ma era il 1940, un mondo diverso. Da quando sono arrivati i diritti televisivi nel 93 è tutto cambiato, io devo competere fatturando 100 milioni contro chi ne fa 400-500, puntando esattamente alla stessa cosa. Non devo rimanere al Toro a vita, posso fare 20 anni ma anche di meno. Sono sicuro che in cuor loro i contestatori sanno che se dovessi lasciare se ne pentirebbero. Credo sia un rapporto padre figlio, dove ci si bastona e ci si vuole bene”.
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