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Fattore età: puntare sui giovani o sui veterani?
L’età è un fattore rilevante quando si parla di calcio ai massimi livelli, e cioè in Serie A: ma quanto conta, in termini di performance di squadra?
L’età è uno dei fattori decisivi nella vita di un giocatore: nella maggior parte dei casi, superata una certa età – che solitamente si aggira intorno ai 35 anni – un giocatore inizia a pensare al ritiro.
Sono molte, però, le eccezioni a questa regola non scritta: sia nel presente che nel passato.
Per questa ragione capita sempre più spesso di imbattersi in squadre nelle quali giocatori giovanissimi condividono il campo con colleghi veterani di grande esperienza.
Comunque, ci sono squadre che puntano di più su giovani e scattanti talenti, altri su giocatori ben strutturati, sia come età che come esperienza.
La domanda è: qual è la strategia più efficace? Analizziamo insieme i dati a nostra disposizione.
Età, le squadre più anziane della Serie A
Il primo dato, in tal senso, sarebbe incoraggiante: infatti, la prima squadra per età media dei giocatori – 28,3 anni – è proprio l’Inter, seconda in classifica a quota 28 punti e grande favorita per lo scudetto di quest’anno.
La seconda per età media, invece, è il neopromossa Cagliari, con una media di 26,9 anni; a chiudere la Top 3 è la Lazio, con 26,8 anni di media.
A seguire troviamo Salernitana, Roma, Atalanta, Monza, Genoa, Juventus, Milan, Sassuolo, Napoli e tutte le altre.
La più giovane? Con 24,7 anni di età media è il Frosinone, che attualmente occupa il 12esimo posto della classifica di Serie A.
Ma analizziamo nel dettaglio le età dei giocatori delle prime tre in classifica: Juventus, Inter e Milan.
Puntare sui giovani: il caso Juventus
Una squadra che, evidentemente, sta puntando molto sui giocatori molto giovani è la Juventus, che attualmente svetta al primo posto.
Quest’anno è stata l’unica della Serie A a far debuttare due classe 2005: nella fattispecie, Huijsen e Yıldız.
I giovani, in effetti, sono la passione di Allegri, che anche quando allenava altre squadre amava lanciarli presto in Prima Squadra.
Alcuni esempi: al Cagliari Nainggolan, al Milan Cristante ed El Shaarawy. Tutti giocatori che poi hanno avuto carriere importanti ai massimi livelli.
Insomma, la strategia della Juventus di oggi è svecchiare la rosa. E sembra che, tutto sommato, stia funzionando piuttosto bene.
Tuttavia è da notare che, se l’attuale capocannoniere bianconero – con 4 gol – è il classe 2001 Dusan Vlahovic, gli altri giocatori più prolifici in termini di gol hanno tutti almeno 25 anni, da Chiesa (26) a Locatelli (25).
In questo caso, i giocatori più grandi di età sono anche i più “altruisti”: primatista di assist, infatti, è Kostic, 31 anni di età, seguito da Rabiot (28).
Quando l’età è over: la situazione dell’Inter
Guardando la rosa dell’Inter di quest’anno, un fatto balza subito agli occhi: l’età minima dei giocatori è 21 anni.
Un’età decisamente più alta rispetto ai “ragazzini” della Juventus, ma anche rispetto ai “bambini” che José Mourinho ama lanciare nella Prima Squadra della Roma.
Il più giovane in assoluto è il mediano Lucien Agoumé, nato il 9 febbraio del 2002.
A centrocampo troviamo due dei giocatori più anziani della squadra: il prestito bianconero Juan Cuadrado, 35 anni, e soprattutto Henrikh Mkhitaryan (34).
Il capocannoniere nerazzurro è il 26enne Lautaro Martinez, che domina la classifica generale dei marcatori della Serie A. Suo coetaneo è anche Marcus Thuram, secondo della classifica del club per numero di gol.
Sono over 25 anche gli altri marcatori, da Hakan Çalhanoğlu (29) a Denzel Dumfries (27). Oltre, ovviamente, allo stesso Mkhitaryan.
Anche in termini di assist, a dominare sono gli over 25, da Thuram a Martinez. Insomma: La rosa dell’Inter e le prestazioni dimostrano che la grande forza della squadra nerazzurra sono i giocatori più grandi d’età.
E la formula pare funzionare a meraviglia.
Il Milan, giovani ma… con Giroud
Il Milan è mediamente più giovane della Juventus ma in rosa ha ben 6 giocatori over 30, tra cui un irrinunciabile: l’attaccante francese Olivier Giroud.
Quest’ultimo è anche il capocannoniere della compagine rossonera nonché il secondo giocatore per numero di gol in Serie A: i suoi anni 37, i suoi gol sono 7.
Quattro in più rispetto al collega classe ’99 Rafael Leao, che però lo supera in assist, risultando il primo in classifica. Il secondo per gol è Pulisic, 25 anni, che è terzo per numero di assist.
La strategia del Milan, insomma, è quella di sfruttare molti giovani in campo, ma con il costante apporto di un giocatore molto esperto come punta centrale: se oggi è Giroud, un tempo era Zlatan Ibrahimovic.
Fattore età: è decisivo?
A osservare le rose delle tre squadre che attualmente dominano la classifica di Serie A si può constatare come l’età sia un fattore molto importante, capace di impattare anche sulle performance.
Non c’è una formula vincente unica e replicabile per tutte: certamente, avere in rosa giocatori più esperti da affiancare ai più giovani risulta una strategia che paga, in termini di punti e di rendimento.
Molto dipende dalla strategia di gioco: laddove si punta soprattutto su agilità e vigore fisico, va da sé che tendenzialmente primeggeranno i giocatori più giovani.
Tuttavia, l’esperienza la fa decisamente da padrone: i giocatori più esperti sembrano essere più generosi e altruisti in termini di assist e restare prolifici in termini di reti realizzate.
Come in cucina, anche nel calcio il segreto sta nelle dosi: la Juventus insegna.
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Atalanta-Torino, curiosità e statistiche
Atalanta-Torino, sfida che andrà in scena sabato 1 febbraio alle 18:00 al Gewiss Stadium di Bergamo, è valida per la 23ª giornata di Serie A.
Il grande momento della dea in campionato potrebbe essere minato dall’arrivo del Toro al Gewiss Stadium, che proverà in ogni modo a continuare la striscia di risultati positivi con Parma, Juve, Fiorentina e Cagliari, anche nella sfida di sabato alle 18:00.
Atalanta-Torino: i precedenti
Per quanto riguarda la ultime tre partite giocate contro il Torino, l’Atalanta è riuscita a vincere solamente una volta, seppur non registri una doppia sconfitta contro i piemontesi dal 2019. Se invece viene allargato alle ultime 14 sfide andate in scena nella massima serie tra le formazioni, il dato riguardante le sconfitte dei bergamaschi rimane lo stesso: a fronte di 7 vittore, 5 pareggi e le due sconfitte citate in precedenza.
Per trovare l’ultima vittoria del Torino arrivata in casa dell’Atalanta bisogna tornare al primo settembre 2019 – lo stesso anno in cui lo stadio di casa della dea prese il nome di Gewiss Stadium, sostituendo il precedente nome di Stadio Atleti Azzurri d’Italia – quando i granata riuscirono ad espugnare il neo nominato Gewiss Stadium per 2-3, con la doppietta dell’ex della sfida Zapata e il goal di Berenguer, rimontando al goal di Bonifazi.
Nelle ultime 17 sfide tra le squadre è stata registrata una media goal di 3,4 a partita: con l’acuto registrato il 27 aprile del 2019 con la sfida che fini con un pirotecnico 4 a 4.
Il miglior marcatore nella storia della sfida porta il nome di Josip Ilicic: con un totale di goal segnati che ammonta a 7, e una tripletta fenomenale messa in piedi nel 2020, in una sfida che i tifosi granata ricorderanno a malincuore dati i 7 goal subiti in casa, proprio davanti ai loro occhi.
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Genoa, ufficiale arriva Ellertsson dal Venezia
Il Genoa ha ufficializzato l’acquisto a titolo definitivo di Mikael Egill Ellertsson, centrocampista islandese classe 2002, proveniente dal Venezia.
Nonostante il trasferimento, il giocatore rimarrà in prestito al Venezia fino al termine della stagione.
Ellertsson ha già svolto le visite mediche a Genova e firmato il contratto con il Grifone.
Nella stagione in corso, ha collezionato 21 presenze tra campionato e Coppa Italia con il Venezia, segnando due reti e fornendo un assist. Inoltre, ha totalizzato quattro presenze con la nazionale islandese nella Lega B di Nations League, contribuendo con un assist nella vittoria per 2-0 contro il Montenegro.
L’operazione rappresenta un investimento per il futuro del Genoa, che potrà contare su Ellertsson a partire dalla prossima stagione.
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Roma, il Fulham chiede Soulé: la situazione
Il Fulham ha manifestato interesse per Matias Soulé, attaccante argentino classe 2003 attualmente in forza alla Roma.
Il club inglese ha proposto un prestito oneroso per assicurarsi le prestazioni del giocatore fino al termine della stagione.
Nonostante l’arrivo di Claudio Ranieri sulla panchina giallorossa, Soulé ha trovato finora poco spazio, totalizzando 12 presenze in Serie A e segnando una rete contro il Verona.
Al momento, la Roma non ha ancora preso una decisione definitiva riguardo alla proposta del Fulham. Si attende quindi una risposta da parte della dirigenza giallorossa nelle prossime ore.
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