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Fenucci: “Vogliamo tenere Motta, Ferguson e Zirkzee”
L’amministratore delegato del Bologna, Claudio Fenucci, è intervenuto a Radio-TV Serie A con RDS durante la trasmissione ‘Speciale Serie A’.
Bologna, le parole di Fenucci
Di seguito, le sue parole:
❝Il clima in città è sempre il solito. La città vive questa emozione per il percorso della squadra. C’è tanto entusiasmo e all’interno i ragazzi sono consapevoli che è una stagione fantastica. Siamo andati oltre le aspettative di inizio campionato e stiamo vivendo un percorso importante, che ci fa sognare un traguardo che potrebbe segnare la storia del club. Non c’è nessuna pressione perché siamo oltre le aspettative. Lo viviamo serenamente, consapevoli della forza della squadra e della qualità del gioco espresso. Si prepara una partita alla volta, cercando di mettere in campo le nostre caratteristiche. Una squadra che gioca un calcio nuovo, divertente e propositivo, ma il lavoro della settimana è fondamentale. C’è grande serenità e concentrazione. Idue pareggi non hanno minimamente scosso le conseguenze che avevamo prima. Ferguson ha fatto stamattina gli esami strumentali e vedremo che conseguenze ha avuto la botta al ginocchio.
Le voci non hanno influito assolutamente e Thiago lavora come se avesse un contratto a lungo termine con il Bologna. Questo si vede nella qualità del lavoro giornaliero e sul miglioramento dei singoli giocatori, come fa un allenatore che ha una prospettiva. Non c’è nessun problema generato dal fatto che in questo momento non abbia confermato il percorso con noi per i prossimi anni. Siamo tutti assolutamente convinti che si debba lavorare su obiettivi immediati, che in questo momento significa la partita con la Roma di lunedì. Quello che mi dà un po’ fastidio è l’accostamento dei media dei nostri tesserati ad altre squadre. C’è troppo rumore intorno ai nostri giocatori, non mi sta bene. Siamo una società forte, una delle più solide che ci sono in Serie A e non c’è nessuna intenzione in futuro di cambiare questo gruppo. L’intenzione è proseguire il percorso con questo allenatore e con i nostri giocatori. E’ molto fastidioso vedere sui media dei nostri giocatori abbracciati a loghi di altre squadre, è una sensazione non piacevole. Sono sicuro che su di loro tutto questo abbia un effetto limitato. Sono tutti concentrati sull’obiettivo e sono tutti contenti di essere a Bologna. La nostra è una società che ha solidità finanziarie grazie al nostro azionista, ha prospettive a lungo termine e un progetto di crescita non solo sul piano dei risultati sportivi ma sull’organizzazione societaria. Gli impianti di allenamento, il progetto dello stadio. Abbiamo una visione del futuro e una solidità finanziaria per continuare in questo percorso.
Siamo in lotta con squadre che ogni anno partono per arrivare in Champions League. Loro hanno ricavi che consentono di programmare questi obiettivi, mentre per noi è una situazione nuova. Non stiamo pensando molto alla prossima stagione, non è difficile programmare soprattutto se il risultato dovesse essere importante. Abbiamo una rosa di calciatori che sta dimostrando la sua forza e abbiamo un allenatore che auspichiamo voglia proseguire con noi. Quando avremo maggiore chiarezza faremo il punto, ma non è questo il momento. Vorremmo tenere Zirkzee, Ferguson, Calafiori in rossoblù, che è il loro colore.
Modello Atalanta? E’ un discorso complesso. E’ difficile replicare modelli di altri, nati in situazioni anche diverse. L’Atalanta ha avuto una grandissima programmazione, grazie anche all’alchimia che si è creata con uno dei migliori allenatori degli ultimi anni che è Gasperini, ma soprattutto con il finanziamento continuo di questa crescita attraverso le cessioni sul mercato. Credo che in questi anni siano arrivati a 500 milioni, trovando situazioni che spesso nel calcio non si ripetono quindi non credo che sia un modello facilmente replicabile. Noi dobbiamo trovare una nostra strada per mantenere una competitività sportiva adeguata anche alle aspettative della nostra tifoseria. Quando dico che il Bologna che lotta per queste posizioni è un bene del calcio italiano è perché il Bologna rappresenta qualcosa di importante nella storia del calcio italiano. E’ stato vincente prima della seconda guerra mondiale e anche dopo ha conquistato uno scudetto, giocando un calcio spettacolare per quei tempi. Il fatto che ci si trovi adesso a lottare per una posizione di prestigio è un primo passo, poi vedremo cosa ci riserverà il futuro.❞
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Manchester United, Denis Law si spegne all’età di 84 anni
Denis Law, leggenda del calcio scozzese e icona del Manchester United, si è spento all’età di 84 anni, lasciando un vuoto nel cuore degli appassionati.
La carriera di un campione
Denis Law è stato uno dei più grandi attaccanti della sua generazione, noto per il suo istinto sotto porta e la sua abilità nel gioco aereo. Nato ad Aberdeen, in Scozia, ha iniziato la sua carriera professionistica nel Huddersfield Town prima di trasferirsi al Manchester City. Tuttavia è con il Manchester United che Law ha scritto le pagine più memorabili della sua carriera, contribuendo in modo decisivo ai successi del club negli anni ’60. Con i Red Devils ha vinto due campionati inglesi e una Coppa dei Campioni, diventando uno dei simboli della rinascita del club dopo il disastro aereo di Monaco del 1958.
L’eredità di Denis Law al Manchester United
La sua eredità nel mondo del calcio è immensa. Nominato “Calciatore dell’Anno” nel 1964, Denis Law è stato anche insignito del titolo di “Cavaliere dell’Ordine dell’Impero Britannico” per i suoi contributi allo sport. Dopo il ritiro, è rimasto un ambasciatore del calcio, lavorando con varie organizzazioni benefiche e promuovendo il gioco in tutto il mondo. La sua scomparsa ha suscitato numerosi messaggi di cordoglio da parte di ex compagni di squadra, avversari e tifosi, che lo ricordano con affetto e ammirazione.
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Fonte: l’account X di Gianluca Di Marzio
È morto #DenisLaw: l’ex attaccante aveva 84 annihttps://t.co/1QyVhhYtap
— Gianluca Di Marzio (@DiMarzio) January 17, 2025
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FC25, svelato il Team of the Year: sorpresa in difesa
La EA Sports ha svelato attraverso i propri canali social la Squadra dell’Anno di FC25. Come ogni anno, all’interno della modalità FUT arriva il team speciale.
Nelle scorse settimane si sono tenute le votazioni della community, per conto di EA Sports, per capire le preferenze degli utenti in merito ai migliori giocatori visti durante il 2024.
FC25, ecco il TOTY completo: non c’è Rudiger, Salah in attacco
Uno degli eventi più attesi dai giocatori di FC e di FIFA (quando il videogioco aveva questo nome), appassionati alla modalità Ultimate Team, è proprio l’arrivo della squadra dell’anno.
Durante il mese di gennaio infatti, alcuni calciatori ricevono una versione speciale della propria carta con valori decisamente più elevati rispetto alla loro versione base.
Attraverso una votazione, gli utenti esprimono la loro preferenza circa l’11 migliore visto nel 2024 e da ciò la casa di sviluppo decide i giocatori che ricevono il massivo upgrade.
Direttamente dal sito EA si legge:
È arrivata la Squadra dell’anno. Unisciti ai tifosi da ogni angolo del gioco più bello del mondo per scegliere le Squadre dei tifosi, le due migliori squadre maschili e femminili che celebrano le stelle dell’ultimo anno solare.
Qui sotto la squadra completa:
Una delle sorprese è l’inserimento di Saliba all’interno della Squadra dell’Anno di FC25. Il difensore dell’Arsenal non ha conquistato alcun titolo ma rappresenterà sicuramente una spina nel fianco per tutti gli attaccanti.
Il Dibu Martinez conferma invece il riconoscimento di miglior portiere dell’anno e si prende la carta TOTY. Coronamento di una grande annata anche per Grimaldo, protagonista assoluto del Bayer Leverkusen di Xabi Alonso.
Carvajal si prende di diritto uno slot all’interno di questa speciale formazione grazie al doppio titolo (Campione d’Europa con Spagna e Real Madrid) in campo internazionale. Completa il reparto difensivo l’immortale Virgil Van Dijk, colonna portante del Liverpool.
In mezzo al campo non poteva mancare il Pallone d’Oro Rodri che nonostante il grave infortunio che lo sta tenendo lontano dai campi, meritava un’ultima riconoscenza per quanto di straordinario fatto nella scorsa stagione. Al suo fianco l’uomo copertina del videogame Jude Bellingham, che in maglia blancos ha raggiunto obiettivi straordinari anche a livello realizzativo e una sua esclusione sarebbe stata folle.
Completa il reparto a sorpresa Cole Palmer, nonostante nelle nominations ci fossero nomi del calibro di Musiala, Valverde e Bruno Fernandes. L’inglese ha conquistato proprio tutti e con il Chelsea ha finalmente trovato la sua dimensione. I tanti gol messi a segno tra la scorsa stagione e quella corrente lo hanno portato in alto nelle classifiche di preferenza.
L’attacco è caratterizzato due merengues, che rispondono ai nomi di Vinicius Jr. e Kylian Mbappé (tra i più usati all’interno della modalità Ultimate Team). Infine giusto omaggio a Mohamed Salah, alla sua ultima stagione al Liverpool ma capace di segnare già 18 gol nella prima parte di stagione.
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Milan, Pellegatti apre a Joao Felix:” Con la mediazione di Mendes…”
Milan, andiamo in continuità con la notizia pubblicata da noi in prima mattina che vedeva come protagonista Joao Felix. Leggiamo qui di seguito le parole di Carlo Pellegatti.
E’ sicuramente un giocatore che ispira molte delle fantasie della dirigenza rossonera.
Ci riferiamo a Joao Felix in uscita dal Chelsea a causa di un rapporto non troppo idilliaco col tecnico Maresca.
Il portoghese potrebbe quindi trasferirsi in Italia grazie al prezioso aiuto che potrebbe mettere in campo il procuratore Jorge Mendes.
Qui di seguito le parole di Carlo Pellegatti in merito:” Tra Chelsea e Milan non corrono grandi rapporti, ve lo assicuro. Ma con la mediazione di Mendes si potrebbe arrivare a questa soluzione: il prestito e un ingaggio abbordabile”.
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