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FIGC, Gravina: “Il calcio è di fronte a un crocevia, voglio cambiare lo Statuto”
Il presidente della FIGC Gabriele Gravina ha pubblicato una lettera sulle pagine del giornale La Repubblica. Si è soffermato sui suoi compiti nel breve tempo.
In una lettera il numero uno del calcio italiano ha fatto un punto della situazione e ha annunciato l’apertura di una fase costituente, che potrebbe cambiare alcune cose nello Statuto.
FIGC, lettera di Gravina: “Il mio impegno per un calcio in equilibrio”
“Il calcio è di fronte a un crocevia. Deve adeguare la sua democrazia interna alle dimensioni e alla complessità di un sistema che rappresenta il più grande laboratorio di passione, ma anche una delle prime economie del Paese.
Per questo ho deciso di aprire una fase costituente. Oggi proporrò al Consiglio Federale la convocazione di un’Assemblea straordinaria per modificare lo Statuto, Carta dei principi e delle regole fondamentali del nostro movimento.
Rafforzare la rappresentanza del calcio più ricco, per qualità e dotazione finanziaria, è insieme una rivendicazione della Lega di A e l’indicazione di una legge approvata in Parlamento.
Si può e si deve fare, ben sapendo che qualunque espansione di sovranità per uno dei componenti della governance comporta una corrispondente riduzione per un altro.
Una piramide rovesciata, dove i pochi finissero per contare più dei molti, non sarebbe più il simbolo della sussidiarietà e dell’autogoverno degli sportivi, ma solo la giungla dei più forti.
Per questo il calcio ha, pur nell’autonomia dell’ordinamento sportivo, il dovere di trovare un equilibrio tra le sue energie, facendo leva sullo spirito di solidarietà e sulla capacità di conseguire un compromesso virtuoso. Se questa sintesi venisse a mancare, la stessa autonomia rischierebbe di soggiacere a poteri autoritativi e surrogatori che non hanno una legittimazione interna al sistema.
Da qui alla conclusione di questo percorso il mio impegno di federatore sarà diretto a scongiurare questa eventualità, e a promuovere la consapevolezza che niente difende meglio la democrazia e la sovranità del calcio quanto il senso del limite”.
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Theo Hernandez e Maignan, tra richieste e malumori: non solo problemi di ingaggio
Theo Hernandez e Maignan, per loro non solo problemi di ingaggio, ma questioni dalle origini più lontane. Vediamo qui di seguito.
Terminato il mercato estivo, la dirigenza ha in mano due casi complessi, ovvero i rinnovi di Theo Hernandez e Mike Maignan, due giocatori fondamentali per l’economia del club.
Vogliamo precisare che la volontà del club è quella di rinnovare entrambi i contratti, ma siamo anche perfettamente consapevoli che le trattative si fanno in due e ci vuole l’accordo tra le parti.
Sicuramente l’aspetto economico peserà moltissimo in quanto l’entourage di Maignan chiede 6 milioni di euro, con larga apertura da parte della dirigenza rossonera, mentre l’agente Manuel Garcia Quilon pretende 8 milioni per il terzino francese.
Oltre a questo, entrambi i giocatori chiedono chiarezza e garanzie, cose che finora lamentano di non avere trovato nell’attuale dirigenza. Ergo, vogliono vincere, lottare per trofei ambiziosi e con una squadra all’altezza. Non è un mistero che entrambi siano rimasti delusi dalla scelta di Paulo Fonseca, dopo che per mesi negli ambienti rossoneri era circolato il nome di Antonio Conte.
Per valutare un progetto ovviamente si tiene in considerazione chi lo guida, il portoghese non era infatti in cima ai loro desideri, ma detto questo, si valuteranno le prime otto-dieci gare così da farsi un’idea e poi ci si siederà intorno a un tavolo.
I giocatori non hanno fretta, preferiscono capire meglio quale sarà l’andazzo, la dirigenza rossonera vuole invece chiudere in tempi brevi la questione.
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Italia, Calafiori lascia il ritiro azzurro
Il difensore dell’Arsenal non sarà a disposizione di Spalletti per la gara contro Israele. Scopri con noi le condizioni di Calafiori.
Il difensore ex Bologna, uscito per infortunio nella gara vinta contro la Francia, non scenderà in campo domani contro Israele. Calafiori ha lasciato il ritiro della Nazionale per tornare a Londra.
Le condizioni di Calafiori
Il difensore, a seguito dello scontro con Dembelè, ha riportato una contusione al polpaccio che gli impedirà di prendere parte al prossimo impegno di Nations League. Il classe 2002 oggi tornerà in Inghilterra per recuperare in vista del prossimo impegno di Premier League contro il Tottenham. Come già successo nella gara vinta contro la Francia, il suo posto verrà preso da Alessandro Buongiorno con Bastoni dirottato sul centro-sinistra.
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