Domenica alle ore 15 al Dall’Ara di Bologna va di scena il Derby dell’Appennino, Bologna-Fiorentina, partita dalla grandeur passata, ma con risvolti sicuramente importanti per entrambi i tecnici in questa stagione: sia in Pioli che Inzaghi si giocano molto della loro stagione, con il SuperPippo nazionale che sente traballare molto la propria panchina. Questo è il terzo anno che i viola arrivano a Bologna sull’orlo di una crisi di nervi: due anni fa, nel secondo anno di regno Sousa, fu Kalinic su rigore a salvare la panchina del lusitano.
Lo scorso febbraio Pioli e i suoi ragazzi arrivarono a Bologna dopo la disfatta interna col Verona, con la sconfitta per 4-1. In quella settimana ci fu un confronto piuttosto vivace tra Astori e i rappresentanti del tifo che chiedevano rispetto per la maglia, e gli stessi Della Valle si presentarono in ritiro pre partita a Bologna, situazione piuttosto rara nelle trasferte viola. Alla fine i viola vinsero per 2 a 1, con una particolarità: due reti “olimpiche” per parte, una di Veretout e una di Pulgar, direttamente da calcio d’angolo.
Solo giovedì la truppa viola sarà al completo, e allora Pioli cercherà di sciogliere quei dubbi di formazione che al momento sono da chiarire. Per la prima volta dopo 12 partite consecutive la difesa viola dovrà essere modificata a causa dell’infortunio di Pezzella occorso in nazionale ad inizio settimana scorsa. Le opzioni al momento sembrano due: la prima è lo spostamento di Milenkovic al centro con l’inserimento di Laurini sulla destra; la seconda opzione prevede l’inserimento dal primo minuto di Ceccherini, anche se questa possibilità appare meno probabile.
Pioli ieri al Premio Viareggio Sport Gherardo Gioè di Viareggio non ha nascosto il proprio fastidio sul fatto che siano uscite dalle mura dello spogliatoio le parole anche dure sul contronto avuto con la squadra nell’immediato post Frosinone. Poi è tornato sulla necessità di tornare a vincere, lasciando per strada gli alibi della gioventù della squadra e non lasciare altri punti preziosi per strada. Pioli poi ha confermato che in assenza di Pezzella il capitano della Fiorentina sarà Federico Chiesa.
Il derby in questo momento non si gioca solo sul campo, ma anche sulle scrivanie del calciomercato. Stiamo raccontando in questi giorni l’interesse viola e rossoblù per Gabbiadini e Sansone, ora anche Pulgar è diventato oggetto d’interesse. Il regista cileno, portato a Bologna da Corvino, ha il contratto in scadenza nel 2020 e pare non vi sia intenzione di allungarlo da parte sua. Corvino che già in estate aveva provato a riprenderlo sotto la propria direziona, aveva dovuto desistere davanti alla richiesta di 13 milioni da parte del club felsineo. Chissà se nel frattempo qualcosa è cambiato…
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