Il sindaco di Firenze, Dario Nardella, ha replicato duramente allo striscione esposto dalla Fiesole durante Fiorentina-Udinese.
Di seguito la risposta del sindaco di Firenze, Dario Nardella, alle accuse della Fiesole, mosse prima di Fiorentina – Udinese.
“I tifosi che hanno manifestato il loro dissenso hanno diritto a sapere come stanno le cose.
Probabilmente non siamo stati sufficientemente chiari, ma da oggi lo faremo.
Sono due anni che si sa che vanno fatti i lavori al Franchi.
Abbiamo fatto un concorso e c’è un progetto che ha vinto.
Abbiamo raccolto oltre 200 milioni di euro.
Purtroppo 50 milioni sono stati persi dal governo, ma ricorreremo al Consiglio di Stato perché Firenze ha il diritto di avere questi soldi.
Però ci sono 150 milioni assegnati che noi avevamo e abbiamo il dovere di utilizzare per la riqualificazione di un’opera importante come lo stadio.
La Fiorentina, come tutti, lo sapeva. Tant’è che nel 2022 la società ci ha chiesto di rimanere a giocare al Franchi nel 23-24.
E di giocare fuori per le stagioni 24-25 e 25-26.
Perchè preferiva questo tipo di soluzione, e noi abbiamo detto che il nostro compito era di fare i lavori, fare uno stadio e supportare la Fiorentina.
Poi sono cambiate le preferenze e a quel punto ci siamo organizzati ancora una volta per supportare la società.
Abbiamo fatto molti sopralluoghi a Firenze, al Ridolfi, la Caserma dei carabinieri a Castello e visto che è stato detto che si preferiva giocare a Firenze abbiamo convenuto che fosse giusto rimanere vicino al Franchi.
E abbiamo inviduato il Padovani, ispirandoci al Bologna e il Cagliari.
Abbiamo investito 10 mililoni, a Cagliari e a Bologna hanno investito le società.
Ma noi ci teniamo così tanto che abbiamo deciso di investire in prima persona.
Certo, se avessimo saputo questa cosa nel 2022
ci saremmo mossi prima ma i fatti sono questi.La Fiorentina ci aveva espressamente chiesto di giocare un anno al Franchi e due anni fuori.
Il mio rapporto di grande rispetto con la famiglia Commisso è sincero.
Ma abbiamo il dovere di parlare in modo netto alla città.
Io non lascerò il Franchi abbandonato.
Abbiamo passato anni a dire che lo stadio era fatiscente, che doveva essere rimesso, che non si vedeva niente.
Io sono il sindaco e con l’amministrazione mi sono fatto carico delle nostre responsabilità, e continueremo a farlo.
Riguardo ai riferimenti al fatto che sono napoletano, i fiorentini lo sanno e lo sapevano anche quando sono stato eletto.
Dispiace ma il più grande Sindaco della storia di Firenze, Giorgio La Pira, è siciliano.
Penso che Firenze sia di tutti i fiorentini che la amano e non solo di chi qui ci è nato.
Sono orgoglioso delle mie radici, ma ho dato tutto a Firenze perché la amo.
Mi dispiace per come si è chiusa la vicenda.
Noi continuiamo a lavorare ad altre opzioni.
Non è però il sindaco che ha l’ultima parola su dove si deve giocare, il mio compito è un altro.
Ovvero realizzare un’opera pubblica fondamentale per città e per il quartiere, perché il Franchi ora è fatiscente. Per questo ho portato così tanti soldi come nessuno in Italia.
Da Milano a Napoli nessuna città è avanti come noi.
Io voglio portare a fondo il progetto Franchi e voglio sostenere la Fiorentina, ma sempre con chiarezza.
Empoli è tramontata ma siamo al lavoro per altre soluzioni. Fermo restando che la Fiorentina avrà sempre l’ultima parola.
Aggiornato al 15/01/2024 16:43
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