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Fiorentina: nessun rinnovo in corsa
La linea tracciata da Pantaleo Corvino è chiara: non procedere con i rinnovi durante la stagione per evitare di deconcentrare gli stessi giocatori dal campo da gioco. Infatti, a parte il prolungamento di Biraghi, che sembra cosa fatta a detta anche del suo agente, gli altri pilastri, vedi Pezzella, Veretout, Simeone, Milenkovic e soprattutto Federico Chiesa, il quale vorrebbe un importante adeguamento tra i 2,5 – 3 milioni, cifra vicina allo stipendio che avrebbero offerto i Della Valle per trattenere a Firenze un certo Mohamed Salah, starebbero spingendo per un aumento di stipendio.
Perché fare Biraghi e non gli altri? Semplice, Cristiano percepirà 1,2 milioni annui, cifra che rientra nei parametri dei fratelli Tod’s; gli altri, al contrario, percepiscono all’incirca già tale cifra – tranne Milenkovic – e punterebbero a guadagnare, compreso quest’ultimo, per capirci, quanto vorrebbe Chiesa.
Proseguire nel risanamento
L’obiettivo, quindi, è quello di continuare a tenere il monte ingaggi abbastanza basso, per continuare la politica di risanamento, iniziata già da diversi anni a Firenze. Vedremo se ci saranno ripensamenti da parte di proprietà e dirigenza, fatto sta che se la situazione non dovesse mutare per il nodo riguardanti i rinnovi se ne riparlerà almeno a giugno.
L’umiltà di Chiesa
Nella giornata di oggi, Chiesa è tornato a parlare dopo diverso tempo e, come al solito, non lo ha fatto a caso. Infatti, non crede di valere 60 milioni, anzi, ritiene che tale cifra sia esagerata per lui; Federico ha voluto ricordare capitan Astori, rilasciando delle belle dichiarazioni sul suo conto su come fosse un leader in tutto, anche ad accogliere i nuovi arrivati su WhatsApp e a farli sentire subito a casa.
Tutti, però, erano curiosi di vedere come avrebbe risposto alla domanda su Gasperini: il numero 25 viola afferma che la società ha già pensato a come gestire quella vicenda e che lui pensa soltanto a giocare.
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Casadei Lazio, una rivale vuole beffare i biancocelesti?
Secondo quanto riportato da Marco Barzaghi, il centrocampista ex Inter e attualmente al Chelsea, Cesare Casadei, sta suscitando l’interesse di diversi club italiani, tra cui Lazio e Monza.
Lazio
La Lazio è alla ricerca di un giocatore dinamico e di qualità da inserire nel proprio centrocampo, con l’obiettivo di rinforzare il reparto e aumentarne la profondità. Casadei, con le sue caratteristiche, potrebbe essere il profilo ideale per offrire alternative a Giampaolo, un tecnico che ama giocatori versatili e tecnicamente preparati.
Monza
Anche il Monza, guidato da Adriano Galliani, ha messo gli occhi su Casadei. Il club brianzolo sta cercando di rinforzare la squadra in vista di un girone di ritorno più positivo, soprattutto per raggiungere l’obiettivo salvezza. La presenza di un giocatore come Casadei, giovane ma con grandi potenzialità, potrebbe dare un impulso importante al centrocampo.
Situazione del prestito:
Il Chelsea sarebbe disposto a far partire Casadei in prestito, e la decisione finale sul futuro del centrocampista dovrebbe arrivare nelle prossime settimane. Oltre alla Lazio e al Monza, ci sarebbero anche altre squadre interessate al giovane talento italiano, tra cui Betis e Feyenoord, che potrebbero rappresentare una concorrenza significativa per i club italiani.
Il mercato di gennaio si preannuncia quindi incerto, ma Casadei potrebbe diventare uno dei protagonisti nelle prossime trattative.
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Come giocherà il nuovo Monza di Bocchetti
Salvatore Bocchetti è stato chiamato a prendere in mano la guida del Monza in un momento difficile della stagione 2023/2024.
Dopo un inizio deludente e l’esonero di Alessandro Nesta, il club brianzolo ha deciso di puntare su Bocchetti, ex difensore e assistente di Marco Zaffaroni al Verona, per provare a risollevare la squadra dal penultimo posto in classifica e scacciare il rischio di retrocessione.
Nonostante la sua esperienza limitata come allenatore di prima squadra, Bocchetti ha il supporto dell’esperto Adriano Galliani, amministratore delegato del Monza, che crede nelle qualità del tecnico napoletano.
Monza, il sistema di gioco
Il compito principale di Bocchetti sarà rafforzare la difesa, che ha mostrato molte lacune in questa prima parte di stagione, con 23 gol subiti in 17 partite, molti dei quali evitabili. Bocchetti adotterà un sistema difensivo a tre, che era il punto di forza del Monza sotto la guida di Raffaele Palladino, e continuerà a lavorare su una difesa solida, con Izzo, Pablo Marí, e Carboni come i principali candidati per la linea arretrata, mentre D’Ambrosio si giocherà una maglia da titolare. In uscita, però, ci potrebbe essere anche Caldirola, con il club che potrà cercare un innesto sul mercato.
Centrocampo e attacco:
A centrocampo, Bocchetti ha diverse opzioni per rafforzare la zona mediana, con Akpa-Akpro che potrebbe tornare dalla Lazio dopo una buona esperienza a Monza nella passata stagione. Bianco, Pessina, e Bondo sono le certezze del reparto, ma Bocchetti potrebbe anche puntare su un centrocampo a quattro o a tre, con esterni pronti a spingere lungo le fasce. Uno degli uomini chiave per le corsie laterali sarà Patrick Ciurria, che è finalmente pronto a rientrare dopo un lungo infortunio, offrendo un’alternativa di peso a Pedro Pereira, Birindelli, e Kyriakopoulos.
Per quanto riguarda l’attacco, il reparto ha segnato solo 15 gol nelle prime 17 partite, e Bocchetti dovrà trovare soluzioni più efficaci. Durante la sua esperienza a Verona, ha usato diverse soluzioni tattiche, tra cui la doppia punta pesante (ad esempio con Henry e Djuric), ma anche moduli con un trequartista o una punta mobile accanto a una prima punta statica. Daniel Maldini è chiamato a essere il punto di riferimento offensivo, ma dovrà migliorare il suo rendimento. Gianluca Caprari e Dany Mota sono le altre opzioni per completare l’attacco, mentre Djuric sta cercando di recuperare per tornare a disposizione.
In assenza di grandi investimenti sul mercato, Dany Mota sarà probabilmente il jolly dell’attacco, alternandosi tra prima punta e seconda punta, a seconda delle necessità di gioco. Se il Monza non dovesse rinforzarsi ulteriormente in attacco, sarà fondamentale che i giocatori offensivi disponibili migliorino la loro produttività.
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Souloukou: dal Colosseo alla foresta di Sherwood
Souloukou riparte dalla Premier League: l’ex CEO giallorossa è infatti il nuovo amministratore delegato del Nottingham Forest, “Una sfida entusiasmante.”
Dopo le indiscrezioni delle scorse settimane, è lo stesso club inglese ad annunciarlo ufficialmente sui social “Lina Souloukou è la nuova CEO, supervisionerà lo sviluppo strategico del Forest, guidando il progetto a lungo termine del Club per il successo nella Premier League e nelle competizioni europee.”
Dal giallorosso alla Premier League
Non solo Juric dalla Roma ma è anche una ex Ceo a sbarcare in Premier: Lina Souloukou è ufficialmente il nuovo amministratore delegato del Nottingham Forest.
“È una sfida entusiasmante” dichiara la manager greca “non vedo l’ora di iniziare a lavorare nel 2025 per realizzare le nostre ambizioni condivise.”
L’addio di Souloukou alla Roma
Dunque dopo le dimissioni dalla squadra della capitale, si riunisce a al magnate Marinakis, armatore e imprenditore greco, azionista di maggioranza della polisportiva greca Olympiakos e, appunto, della squadra di calcio inglese del Nottingham Forest.
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