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Fiorentina, Pradè: “Vi spiego perché Palladino”
Pradè, e con lui la dirigenza viola, torna a parlare in conferenza stampa per rispondere alle domande dei giornalisti e spiegando le prossime mosse societarie.
Dopo aver annunciato il nuovo tecnico della Fiorentina, Raffaele Palladino, la dirigenza viola torna a parlare in conferenza stampa, rispondendo alle domande dei giornalisti e dando il via alla nuova stagione.
A rispondere alle domande dei giornalisti sono stati i dirigenti Daniele Pradè e Alessandro Ferrari.
Di seguito le parole della dirigenza gigliata:
Pradè ringrazia mister Italiano
” E’ doveroso ringraziare Italiano e il suo staff.
Hanno fatto un grande lavoro, soprattutto sotto questo profilo.
Oltre all’aspetto professionale c’è quello umano, gli auguro il meglio.
Ci siamo lasciati venerdì col presidente, il fatto è che finiscono dei cicli e con essi la motivazione forte che aveva un senso.
Noi abbiamo provato in tutti i modi a farlo stare con noi: ci siamo lasciati in maniera bellissima.
Ha vissuto quotidianamente ogni cosa con noi”.
Ferrari sulla cessione del club
“Commisso lo ha detto e confermato che è felicissimo di aver scelto Firenze e di dedicare tempo e lavoro alla società e niente lo separerà dalla Fiorentina”.
Pradè sulla scelta di Raffaele Palladino
“Avevamo anche altre ipotesi come quella di un figlio quale è Alberto Aquilani. E non solo.
Ma in questo momento Raffaele era quello che ci serviva: l’ambizione. Ha il fuoco, lo stesso che abbiamo noi dentro.
Ci serviva una nuova energia.
Le decisioni saranno: presidente-dirigenza-mister”.
“Fiorentina ambiziosa“
Le ambizioni sono quelle di migliorarci, dopo un ottavo posto molto amaro.
Pradè sulle mosse di mercato
“Cerchiamo un grande centravanti, forse è stato uno dei miei errori principali non sostituire in maniera adeguata Vlahovic.
Però voglio dire che tutti quelli che sono venuti dopo, hanno fatto il loro dovere.
Però uno dei nostri obiettivi di quest’estate sarà trovare un attaccante forte.
Dobbiamo anche avere delle idee vere.
Soprattutto per il cetravanti non sarà facile. Perché la punta forte aspetta, prima, il mercato dei top club. E noi sia per forza economica, sia per status non abbiamo la forza per prendere quella fascia.
Per questo servono le idee forti. Logicamente inoltre dobbiamo stare attento al sistema finanziario, non possiamo chiedere ogni anno soldi al presidente. Se però c’è una situazione importante, abbiamo l’ok di aggredirla.
Su Kouame dico che abbiamo esercitato l’opzione e quindi è un calciatore della Fiorentina.”
Nico Gonzalez
“Al 99% è incedibile, sta bene qui e l’ha ribadito a Bergamo.
Però nel calcio mai dire mai“.
Il monte ingaggi
“Il nostro monte ingaggi non deve superare una quota che è in base ai nostri ricavi.
Il salary cap, oggi, è una cosa molto restrittiva.
Noi siamo la società con il miglior bilancio che c’è in Italia“.
Il mercato sbagliato di Gennaio
Quello invernale è complicato, chi ha i giocatori forti se li tiene: noi ne abbiamo puntato uno, è stata una trattativa lunga e l’accordo economico era quasi in dirittura in attivo ma poi è saltata. Si tratta di Gudmundsson.
Comprare giocatori a gennaio, poi, devo dire che non fa così tanta differenza.
E comunque sono arrivati due uomini oltre che calciatori, e li ringrazio.
Oltre a Gudmundsson, ci piaceva anche Zaccagni ma diventava impossibile anche solo intavolare fin da subito una trattativa”.
Sofyan Amrabat
“Non abbiamo ancora una risposta dallo United. Noi vorremmo tenerlo ma non sembra quello che ha in testa Sofyan, con il quale c’è un bel rapporto.
Ma sembra che voglia rimanere in Inghilterra“.
Pradè su Biraghi e Bonaventura
“Siamo contenti sia di Biraghi che di Bonaventura, ma una cosa è il primo con cui c’è un contratto in essere mentre sul secondo dobbiamo decidere anche con l’allenatore poiché in scadenza”.
Pradè ricorda Joe Barone
“E’ passato poco dalla scomparsa di Barone. Io e Ferrari eravamo le persone più vicine a Barone, dopo Commisso.
L’unica persona che poteva sostituire Joe è Alessandro Ferrari.
Joe faceva tutto qui: controllava anche i fiori. Quando c’era il mercato era un vulcano, mi chiamava anche quaranta volte al giorno per sapere magari dove andava a giocare Fiorini, per sapere di Distefano”.
Quando Barone è scomparso avrebbe dovuto incontrare in quei giorni Commisso.
Il primo punto in lista era la squadra U23, che è un impegno grande. Dopo quello che è successo non c’è stato neanche il pensiero di portarla avanti.”
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Genoa, UFFICIALE: Johannes Spors lascia e va al Southampton
Johannes Spors lascia il Genoa per diventare il nuovo direttore tecnico del Southampton, segnando un importante cambiamento nel panorama calcistico europeo.
Un Nuovo Inizio per Johannes Spors
Johannes Spors, noto dirigente sportivo, ha ufficialmente concluso la sua avventura con il Genoa per approdare al Southampton. Questa mossa segna un significativo passo avanti nella carriera del dirigente, che ha già accumulato una notevole esperienza nel mondo del calcio europeo. Spors è stato fondamentale per il Genoa, contribuendo alla crescita e al rafforzamento della squadra.
Il Southampton, squadra della Premier League, ha deciso di puntare su di lui per rinforzare la propria struttura tecnica, sperando di migliorare le proprie prestazioni e competere ad alti livelli. Spors porterà con sé una visione innovativa e una strategia chiara per il futuro del club inglese.
Implicazioni per il Genoa e il Southampton
La partenza di Johannes Spors lascia un vuoto significativo nel Genoa, che ora dovrà cercare un sostituto all’altezza per mantenere la continuità del progetto sportivo. La sfida sarà quella di non perdere il momentum acquisito negli ultimi anni e continuare a lavorare sulla base costruita da Spors.
D’altro canto, il Southampton spera che l’arrivo di un dirigente di calibro come Spors possa portare a una nuova era di successi. La squadra inglese è determinata a sfruttare l’esperienza e le competenze di Spors per migliorare la propria posizione nel campionato e ottenere risultati significativi nelle competizioni nazionali e internazionali.
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Fonte: l’account X di Schira
🔜 Done Deal! Johannes #Spors leaves #Genoa. He will be the new technical director of #Southampton. #transfers
— Nicolò Schira (@NicoSchira) January 18, 2025
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Bologna-Monza, le formazioni ufficiali
A pochi minuti dal fischio d’inizio di Bologna-Monza, sono state diramate le formazioni ufficiali che scenderanno in campo al Dall’Ara alle 15.
Di seguito i due undici scelti da Italiano e Bocchetti per Bologna–Monza.
Bologna-Monza, le formazioni ufficiali
Bologna (4-2-3-1): Ravaglia; Posch, Beukema, Lucumì, Miranda; Freuler, Ferguson; Orsolini, Odgaard, Dominguez; Castro
Monza (4-4-2): Turati; D’Ambrosio, Izzo, Carboni, Kyriakopoulos; Akpa Akpro, Bondo, Bianco, Ciurria; Maldini, Djuric
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Venezia, Di Francesco: “Tante assenze, dovremo stare attenti alle transizioni del Parma”
L’allenatore del Venezia, Eusebio Di Francesco, è intervenuto in conferenza stampa per presentare il match di domani contro il Parma.
Di seguito un estratto delle parole del tecnico arancioneroverde alla vigilia della sfida tra Venezia e Parma.
Venezia, le parole di Di Francesco
Che tipo di sfida si aspetta domani? E sull’arrivo di Zerbin, pensa possa offrire profondità?
“A Zerbin do il benvenuto, possiede caratteristiche per fare il quinto e sa giocare sia a sinistra che a destra con corsa e dinamismo. Lo volevamo fin dall’inizio, speravo di averlo già da un po’, oggi si è allenato per la prima volta. Non so se potrà partire titolare, ma sarà con noi in panchina. Riguardo al Parma, è una squadra capace di passare in un attimo da una fase difensiva a una offensiva, con elementi come Cancellieri, Man, Bonny, Mihaila, Almqvist e altri. Anche a partita in corso sanno cambiare assetto e rimanere insidiosi”.
Ci sono novità sugli infortunati?
“Avremo qualche assenza in più, per motivi evidenti che non posso spiegare. Nonostante tutto, i miei giocatori stanno curando la preparazione nel modo migliore”.
Com’è lavorare con la finestra di mercato ancora aperta?
“Sono abbastanza preparato alle situazioni che possono emergere in questo periodo, è fondamentale restare lucidi. Ciò che spesso pesa di più sono gli infortuni a ridosso del match o durante, che riducono le risorse a disposizione. Ho già un’idea di chi schierare perché siamo contati, il mercato ha tempistiche variabili: a volte i giocatori arrivano in fretta, altre volte ci vuole più tempo”.
Cambierà il vostro atteggiamento vista la bravura del Parma nelle transizioni offensive?
“Dire una cosa del genere equivarrebbe a sostenere che attacchiamo in due e difendiamo in otto, e non mi pare un concetto proficuo. Dipenderà da come si svilupperà la gara e da come loro si organizzeranno in difesa, ma la cosa più importante è che se uno va in avanti, un altro lo copra”.
Avete tante assenze nel reparto arretrato, sarà il problema più grande?
“Che ne restino due o magari solo uno, c’è anche chi potrebbe avere la febbre e comunque giocare. Con l’Inter abbiamo concesso qualcosa, ma abbiamo anche costruito occasioni da gol e offerto una buona prova, comunque è già passato”.
I giocatori della Primavera potranno tornare utili nell’immediato?
“Ho molta fiducia nei giovani, però hanno bisogno di tempo; al momento non vedo ragazzi davvero pronti a sostenere questo campionato”.
Potrebbe essere il momento di tornare a puntare su Haps e Candela?
“Sì, possono rivelarsi entrambi utili e Candela può rientrare nel gruppo”.
Che opinione si è fatto su Condé?
“Deve ancora acquisire condizione, ritmo e intensità. Bisogna che alzi il livello sia durante la partita che in allenamento; non è del tutto pronto per partire dall’inizio, ma può dare il suo contributo a gara in corso, come già successo contro l’Inter”.
Sverko sta giocando da centrale, è un’opzione percorribile anche domani?
“La scelta dipende dalle caratteristiche degli altri. Se schiero Haps a sinistra, per esempio, allora Sverko passa al centro”.
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