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Fiorentina: TOP & FLOP del girone d’andata
Anche quest’anno un girone è passato ed è giunta l’ora di fare delle valutazioni in casa Fiorentina. Ricordiamolo, questa è una stagione di transizione per la squadra viola, la prima dell’era Rocco Commisso e quindi serve pazienza. Andiamo ora a vedere i TOP & FLOP di queste prime 19 partite.
TOP
Bartłomiej Drągowski 7+:
Partito con qualche incertezza, col tempo si è preso la porta della Fiorentina. Dotato di grande senso della posizione, è molto bravo ad usare i piedi ma sopratutto dimostra sicurezza quando esce per bloccare il pallone (non una cosa così scontata, basti ricordare lo scorso anno Lafont…). Un altro aspetto che lo differenzia da quest’ultimo è il fatto di parare nei momenti decisivi.
Nikola Milenkovic 7:
Dopo un anno a fare il terzino con Pioli, finalmente viene spostato centrale in una difesa a tre da Montella e la differenza si vede. Dotato di una grande fisicità, riesce a farla prevalere anche sugli avversari vincendo molti contrasti di testa: per non farsi mancare nulla, si fa vedere molto anche in fase offensiva, segnando 3 goal. Non male per un difensore…
Martin Caceres 7-:
Parte benissimo, in particolare da ricordare la grande prova contro la sua ex squadra, la Juventus. Con il tempo cala di rendimento ma rimane sempre un difensore molto affidabile. Promosso.
Gaetano Castrovilli 8:
Tre parole: ‘Il nuovo Antognoni’. Si ritrova quasi per caso titolare la prima di campionato contro il Napoli, mostra subito grande personalità e sopratutto grande classe. Quando tocca la palla fa innamorare tutti gli amanti del calcio, come se ci danzasse sopra, un qualcosa di divino; in più il numero 8 viola ha segnato 3 goal siglando 2 assist, salvando di fatto la Fiorentina in diverse situazioni, vedi per esempio contro Sassuolo e Parma.
Franck Ribery 7,5:
Il Fenomeno. Corre, dribbla, si sacrifica in fase difensiva nonostante l’età (36 anni). Quando c’è lui in campo la Fiorentina gira: oltre a mettere grandi palloni a servizio dei suoi compagni di squadra, riesce a trasmettere loro tutto il suo carisma e a guidarli nel corso di tutta la partita quasi come fosse un allenatore. Da ricordare la maestosa prestazione alla ‘Scala del calcio’ contro il Milan, dove per la prima nella storia il pubblico milanista ha reso omaggio ad un fuoriclasse avversario.
Dusan Vlahovic 7:
E’ il capocannoniere della Fiorentina. Salva i viola in Coppa Italia contro il Monza con una doppietta da subentrante, ne fa due a Cagliari diminuendo un passivo pesante e segna un goal ‘alla Batistuta’ importantissimo allo scadere contro l’Inter. Classe 2000, si dà sempre da fare e la sensazione è che diventi un grandissimo bomber.
FLOP
Pol Lirola 5:
Uno dei più deludenti di questa prima parte. In forma smagliante nelle amichevoli precampionato, nelle partite che contano stecca sempre e non dà mai segni di ripresa. Fortunatamente con Iachini qualcosa è cambiato…
Lorenzo Venuti 5,5:
Non parte bene al suo esordio in maglia viola, lasciando solo Callejon nelle azioni che hanno portato al terzo e quarto goal del Napoli a Firenze. Dopo uno spezzone a Parma contro l’Atalanta, si riprende il posto da titolare contro Sassuolo e Parma, fornendo anche un assist per Castrovilli. Nonostante segnali di crescita sopratutto in fase difensiva, viene relegato nuovamente in panchina e contro il Cittadella rimedia un espulsione che poteva rovinare una partita già indirizzata sui binari giusti.
Milan Badelj 4,5:
Potremmo descrivere così le due esperienze del croato alla Fiorentina: ‘Il primo magico Badelj’ e ‘Il secondo tragico Badelj”. Tolta l’amichevole contro il Galatasaray e l’eccezionale performance contro il Milan a San Siro, il giocatore non è mai riuscito a convincere perdendo spesso palloni molto semplici. Come dimenticare a riguardo la terribile trasferta di Cagliari…
Marco Benassi 5+:
Quando è stato chiamato in causa da Montella non è mai riuscito a sfruttare l’occasione: sarà per un feeling umano mai nato veramente col tecnico campano oppure puramente per una questione tattica. Fatto sta che quando sembra si sia riscattato definitivamente – vedi la doppietta in Coppa Italia contro il Cittadella – finisce sempre col deludere subito la volta dopo. Con l’arrivo di Iachini, così come per Lirola, sembra essersi ripreso, segnando tra l’altro anche un goal favoloso a Bologna. Sicuramente sarà la sorpresa della seconda parte di stagione, ma per ora il suo voto è questo.
Rachid Ghezzal 5:
Possiamo dividere questi suoi primi 3 mesi in viola in 3 fasi: la prima da settembre fino alla squalifica di Ribery (fine ottobre) in cui entra sempre a fine partita proprio per far rifiatare il campione francese; la seconda fino all’infortunio del numero 7 viola (fine novembre) in cui entra di solito a 30′ dalla fine per dare una scossa alla squadra riuscendoci anche, vedi gare contro Sassuolo e Cagliari; la terza (dicembre) in cui si guadagna un posto da titolare facendo delle prestazioni insufficienti che alla mente dei fiorentini ha ricordato il peggior Ilicic visto a Firenze.
Federico Chiesa 5,5:
Non gli si può dare di più, ma neanche di meno. Parte molto bene, poi cala vistosamente, causa anche un problema al piede che si porta dietro dallo scorso marzo. Di questo girone – oltre ai goal contro Sampdoria e Lazio – da ricordare assolutamente un goal e uno splendido assist per Ribery contro l’Atalanta, una sorta di ‘rivincita’ contro Gasperini.
Kevin-Prince Boateng 4:
La grande delusione di questa stagione. Parte col botto contro Galatasaray (così come Badelj e Lirola) e Napoli segnando due goale e poi sparisce letteralmente: non entra mai in partita quando viene chiamato in causa e con lui in campo sembra che la squadra giochi in 10.
DA RIVEDERE
Pietro Terracciano 6,5:
Tenuto come 12esimo, si dimostra grande uomo spogliatoio e quando gli viene data una chance contro il Cittadella, sforna interventi importanti che salvano la squadra.
German Pezzella 6+:
Forse mai come quest’anno aveva avuto così tante difficoltà. Diversi errori per lui, vedi la partita di Cagliari e di Bologna, ma al compenso ha salvato i viola aprendo le danze contro la Samp e segnando il goal decisivo a 10′ dal termine contro la Spal. Sia chiaro, non gli si rimprovera niente, sopratutto per uno come lui che ha sempre messo l’anima. Da vero capitano quale è.
Federico Ceccherini 6:
Non gioca molto, ma quando scende in campo dà sempre il suo contributo. Sullo 0-0 contro la Juventus un suo retropassaggio sbagliato poteva essere fatale.
Luca Ranieri 6:
5 presenze totali contro Monza, Cittadella, Genoa, Lazio e Parma in cui non ha fatto grandi cose, ma neanche sfigurato. Nato terzino, paradossalmente ha giocato meglio nelle partite impiegato da centrale nella difesa a 4 e a 3 piuttosto che laterale sinistro, vedi la gara sottotono contro i liguri.
Jacob Rasmussen s.v.:
Pagato la bellezza di 7 milioni dal ‘mago di Vernole’, fino ad ora mai sceso in campo neanche nelle amichevoli estive, tolte le uniche due presenze contro Pistoiese e Virtus Entella, tra l’altro giocando anche male.
Aleksa Terzic s.v.:
Dopo le ottime prove in ICC, fa due presenze contro Monza e Cittadella, poi finisce nel dimenticatoio.
Dalbert 6+:
Una discreta prima parte di stagione. Corre tanto, è un motorino al servizio dei suoi compagni di squadra. In più, sforna 3 assist e dimostra di essere molto attento in fase di copertura.
Erick Pulgar 6:
Sufficienza per la fiducia. Assolutamente da rivedere. Parte benissimo offrendo grandi prestazioni, nonostante sia impiegato da Montella in un ruolo non propriamente suo, quello di mezzala. Oltre a questo, sempre infallibile dal dischetto: 3 su 3. Dalla partita contro il Cagliari – così come un po’ tutta la squadra – cade vistosamente e non sembra neanche un lontano parente di quello visto all’inizio.
Sebastian Cristoforo s.v.:
Una partita giocata a Verona contro l’Hellas in cui è stato uno dei pochi a salvarsi. Sicuramente meritava qualche occasione in più.
Valentin Eysseric s.v.:
In totale due spezzoni contro Inter e Roma in cui non ha sfigurato. Vediamo se nel girone di ritorno qualcosa può cambiare.
Szymon Zurkowski s.v.:
Comprato da Corvino lo scorso gennaio, finora non ha mai convinto Montella e, a meno di clamorosi colpi di scena, nemmeno Iachini. Probabilmente verrà girato in prestito all’Empoli fino a giugno.
Riccardo Sottil 6-:
Montella gli dà subito fiducia alla prima contro il Napoli e il giovane attaccante viola non delude le aspettative. Nel corso della stagione, però, viene spesso messo a fare il quinto di centrocampo risentendone ai fini delle prestazioni, dimostrando però grande sacrificio e personalità. Il dubbio, però, resta: perché spostare Sottil in quella posizione tenendo Chiesa alto a sostegno di un altro attaccante e non fare l’opposto?
Tòfol Montiel s.v.:
Risolve insieme a Vlahovic la partita contro il Monza ad agosto fornendo 2 splendidi assist proprio al serbo e poi sparisce, salvo qualche apparizione con la Primavera.
Pedro s.v.:
Oggetto misterioso. Se ne torna in Brasile dopo 4 spezzoni in cui ha fatto vedere chiaramente di essere totalmente fuori forma, come affermato più volte proprio dall’ex tecnico Montella. Fallimento tecnico ed economico di Pradè.
All. Vincenzo Montella 5:
Ci sarebbero tante cose da dire… se vi interessa di lui ho parlato già in un precedente articolo. Ha la colpa di aver messo qualche giocatore fuori ruolo e di aver insistito su Boateng, per il resto non è giusto che sia stato il solo a pagare…
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Nuovi casinò online 2025: Le piattaforme emergenti più promettenti in Italia
Il 2025 segna una fase di rinnovamento profondo per il mercato dei casinò online in Italia.
Dopo anni di relativa stabilità, il nuovo sistema di concessioni introdotto dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (ADM) ha ridisegnato l’accesso al settore, alzando sensibilmente le barriere d’ingresso e riducendo il numero complessivo degli operatori autorizzati. In questo contesto più selettivo, l’arrivo di nuovi brand non è più un evento frequente, ma quando accade assume un peso rilevante sia per i giocatori sia per gli equilibri del mercato.
Tra le novità più osservate del 2025 spicca l’ingresso di Stake nel mercato italiano, un’operazione che riflette le nuove dinamiche regolamentari e industriali del settore. Ma prima di analizzare i nuovi operatori (https://tribuna.com/it/casino/valutazioni/nuovi-casino-online/), è utile chiedersi quando e perché può avere senso cambiare piattaforma di gioco.
Perché potrebbe essere il momento di cambiare bookmaker online
Cambiare casinò o bookmaker non è una decisione da prendere alla leggera, soprattutto in un contesto regolamentato come quello italiano. Tuttavia, esistono alcune situazioni in cui valutare un’alternativa può essere legittimo e persino consigliabile.
- Cambiamenti normativi e di licenza
Il nuovo sistema di concessioni, entrato pienamente in vigore tra la fine del 2024 e l’autunno 2025, ha portato alla chiusura o alla ristrutturazione di diversi siti storici. Alcuni operatori hanno modificato condizioni, cataloghi di giochi o politiche sui bonus per adattarsi ai nuovi requisiti ADM. Questo può incidere sull’esperienza dell’utente. - Riduzione dell’offerta o peggioramento delle condizioni
Non tutti i casinò reagiscono allo stesso modo alle nuove regole. In alcuni casi, i giocatori segnalano una diminuzione delle promozioni disponibili, requisiti di puntata più stringenti o limiti operativi meno flessibili rispetto al passato. - Evoluzione tecnologica
Le piattaforme più recenti tendono a nascere già ottimizzate per mobile, con interfacce più snelle, tempi di caricamento ridotti e una migliore integrazione dei sistemi di pagamento digitali. Per chi gioca prevalentemente da smartphone, questo aspetto può fare la differenza. - Maggiore attenzione al gioco responsabile
Alcuni nuovi operatori puntano su strumenti più avanzati per il controllo della spesa e del tempo di gioco. Per una parte dell’utenza, questo non è un limite, ma un valore aggiunto. - Semplice esigenza di confronto
In un mercato dove molti casinò offrono prodotti simili, confrontare nuove piattaforme può aiutare a capire se il servizio utilizzato è ancora competitivo o se esistono alternative più adatte alle proprie abitudini.
Il nuovo contesto dei casinò online in Italia nel 2025
Uno degli elementi chiave del rinnovamento del settore è il costo di accesso al mercato. Con l’introduzione delle nuove concessioni ADM, la quota di ingresso per gli operatori è salita a 7 milioni di euro, una cifra che di fatto esclude progetti improvvisati o di breve respiro.
Questa scelta ha due effetti principali: riduce il numero di nuovi operatori che riescono ad affacciarsi sul mercato e, allo stesso tempo, aumenta la probabilità che i casinò online nuovi siano sostenuti da strutture finanziarie solide e da strategie pensate per il lungo periodo.
Il risultato è un mercato meno affollato, ma teoricamente più stabile e controllabile, in cui ogni nuovo ingresso diventa un evento degno di attenzione.
Stake Italia: il nuovo ingresso più osservato del 2025
Il caso più emblematico del 2025 è senza dubbio quello di Stake, marchio già noto a livello internazionale, che ha scelto una strategia strutturata per entrare nel mercato italiano regolamentato.
Una strategia basata sull’acquisizione
Invece di richiedere una nuova concessione da zero, Stake ha acquisito Baldo Line s.r.l., società titolare del dominio storico Idealbet.it. Questa operazione ha fornito una base già conforme ai requisiti italiani, su cui costruire Stake Italia in modo graduale ma solido.
Si tratta di una mossa significativa, perché dimostra come il nuovo quadro normativo favorisca operazioni industriali complesse, piuttosto che ingressi rapidi e puramente commerciali.
Un approccio cauto al mercato italiano
A differenza di quanto avviene in mercati meno regolamentati, Stake Italia si presenta con un’offerta che, pur essendo competitiva, rispetta i limiti imposti dalla normativa ADM. Il pacchetto iniziale per i nuovi utenti include:
- un credito iniziale senza deposito di importo contenuto, pensato più come strumento di test che come incentivo aggressivo;
- un bonus sul primo versamento che raddoppia l’importo depositato entro una soglia massima prestabilita.
Questa impostazione è in linea con la tendenza italiana degli ultimi anni: bonus presenti, ma meno spettacolarizzati e più vincolati a requisiti di utilizzo chiari.
Cosa distingue Stake dai casinò già presenti
Dal punto di vista dell’offerta, Stake non introduce giochi radicalmente nuovi rispetto a quelli già disponibili su altre piattaforme ADM. Slot, giochi da tavolo e sezioni live seguono standard ormai consolidati.
La differenza tra le piattaforme emergenti e quelle già affermate sembra risiedere soprattutto nell’esperienza utente, spesso più moderna e orientata al digitale, nella riconoscibilità del marchio su scala internazionale e nella capacità di adattare modelli di business globali alle regole particolarmente rigide del mercato italiano. Questo aspetto è centrale soprattutto per i nuovi casinò online italiani, che devono dimostrare fin da subito affidabilità e conformità normativa.
Nuovi casinò online: innovazione reale o semplice ricambio?
Uno dei temi centrali quando si parla di nuovi casinò è capire se rappresentino una vera innovazione o solo un’alternativa estetica a ciò che già esiste. Nel 2025, la risposta è spesso intermedia.
Allo stesso tempo, molte piattaforme di recente introduzione continuano a utilizzare gli stessi fornitori di giochi dei competitor storici, a proporre strutture di bonus molto simili e a operare entro limiti regolamentari sostanzialmente identici. È una situazione che rende il confronto tra operatori complesso e che spiega perché una parte dei giocatori guardi ancora con curiosità anche ai nuovi online casinò non AAMS, pur essendo consapevole dei maggiori rischi legati a contesti meno regolamentati.
Ciò che cambia, più che il prodotto, è l’approccio: design, velocità, gestione dell’account, trasparenza informativa. Per alcuni utenti questi aspetti sono secondari, per altri diventano decisivi.
Cosa valutare prima di provare un nuovo casinò
Prima di registrarsi su una piattaforma emergente, è utile considerare alcuni elementi chiave:
- Licenza ADM valida e verificabile
- Chiarezza dei termini sui bonus, senza condizioni nascoste
- Strumenti di gioco responsabile facilmente accessibili
- Reputazione dell’operatore, soprattutto in mercati regolamentati simili a quello italiano
- Qualità dell’assistenza clienti, spesso sottovalutata ma cruciale in caso di problemi
Nel caso di Stake Italia, la struttura societaria e l’investimento iniziale elevato suggeriscono una presenza pensata per durare, ma come sempre sarà il tempo a confermare la solidità dell’esperienza per i giocatori.
Conclusione
Il 2025 non è un anno di proliferazione incontrollata di nuovi casinò online in Italia, ma piuttosto di selezione e consolidamento. L’ingresso di Stake dimostra come il mercato italiano resti attrattivo, pur richiedendo investimenti significativi e strategie complesse.
Per i giocatori, l’arrivo di nuove piattaforme può rappresentare un’opportunità di confronto e aggiornamento, ma non una necessità automatica. Cambiare casinò ha senso solo se supportato da una valutazione razionale di condizioni, sicurezza e qualità del servizio.
In un settore dove l’offerta tende a somigliarsi sempre di più, la vera differenza non è quasi mai nel bonus iniziale, ma nella coerenza dell’esperienza nel tempo.
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Bilancio Roma: si riduce il rosso, ma la strada è ancora lunga
Bilancio Roma 2025: la perdita scende a 53,9 milioni. Conti in miglioramento, debiti convertiti in capitale e rosso rinviato al 2026
La Roma chiude il bilancio al 30 giugno 2025 con una perdita di 53,9 milioni di euro. Un numero che resta pesante, ma che va letto nel contesto: l’anno prima il rosso era stato di 81,4 milioni, quindi il miglioramento è netto.
I conti, insomma, non sono a posto, ma vanno nella direzione giusta. E anche nella stagione 2025/26 la situazione dovrebbe continuare a migliorare, pur restando in perdita. Molto dipenderà, come sempre, dai risultati sportivi e da quello che succederà sul mercato.
Nel frattempo, nel corso del 2024/25, la proprietà ha convertito 145 milioni di euro di debiti verso soci in capitale. Un’operazione necessaria per tenere in piedi la struttura finanziaria del club, anche se il patrimonio netto resta fortemente negativo, a quota -316,6 milioni.
C’è poi un altro aspetto da considerare: una parte consistente delle perdite è stata spostata in avanti, fino al 2026, sfruttando le norme introdotte durante l’emergenza Covid. Una possibilità che molti club italiani stanno ancora utilizzando per respirare nel breve periodo.
Tradotto: la Roma è ancora in rosso, ma non è più in caduta libera. I numeri raccontano una gestione che sta provando a rientrare, passo dopo passo, senza miracoli ma con un po’ più di equilibrio rispetto al recente passato.
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Douglas Luiz torna a parlare della Juventus: “Stagione difficile tra infortuni e delusioni. Ora sono felice”
Il centrocampista Douglas Luiz è tornato a parlare dell’annata complicata vissuta alla Juventus. Dopo un solo anno in bianconero, il brasiliano è tornato in Premier League.
Una stagione difficile a Torino
Douglas Luiz, noto centrocampista brasiliano, ha recentemente condiviso le sue riflessioni sulla passata stagione trascorsa alla Juventus. L’annata è stata segnata da molteplici infortuni e delusioni, che hanno influito negativamente sul suo rendimento. Nonostante le sfide affrontate, Luiz ha espresso un profondo senso di gratitudine per il tempo passato a Torino, ma ha ammesso che la sua avventura in bianconero è stata più difficile del previsto.
Una nuova opportunità in Inghilterra
Il trasferimento al Nottingham Forest rappresenta per Luiz una nuova opportunità. Il centrocampista è entusiasta di unirsi a un club di grande tradizione nel calcio inglese. “Sono felice di essere qui”, ha dichiarato Luiz, sottolineando la sua determinazione a ritrovare la forma fisica e a contribuire al successo del club. La speranza è che questa nuova sfida possa portare a un miglioramento delle sue prestazioni e a una maggiore serenità personale.
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Fonte: l’account X di Schira
#DouglasLuiz sulla stagione alla #Juventus: “Annata dura segnata da diversi infortuni e tante amarezze. Ora sono felice. #NottinghamForest è un grande club e sono felice di essere qui. Sia per il bene del club che per il mio, spero di trovare il modo di essere in forma”. #NFFC
— Nicolò Schira (@NicoSchira) Dec 25, 2025
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