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Fonseca, giornata cruciale: alcuni atteggiamenti discutibili | E Sarri aspetta
Fonseca, quella di oggi sarà una giornata decisamente cruciale per le sorti del tecnico rossonero. Vediamo qui di seguito cosa potrebbe accadere.
Non è tanto una questione di punti in classifica, 5 distanze dalla capolista Napoli possono anche apparire come un gap colmabile, tuttavia sono altri i motivi per i quali il tecnico Paulo Fonseca è pericolosamente in bilico.
Un allenatore che pare non avere mai preso in mano le redini dello spogliatoio con i giocatori eccessivamente liberi di comportarsi come vogliono, zittire il pubblico, calciare i rigori senza rispettare le gerarchie, non partecipare al cooling break. Insomma, una totale anarchia che la dirigenza non riesce più a gestire, né vuole nemmeno provarci.
Sappiamo infatti che Zlatan Ibrahimovic, nonostante alcune dimostrazioni di forza davanti alle telecamere, non ha molto polso all’interno dello spogliatoio e quindi servirebbe un sergente di ferro in grado di rimettere prima di subito tutti in riga.
Sicuramente la fiducia a Fonseca è arrivata ai minimi termini e difficilmente verrà onorato il contratto di 3 anni. Motivo per il quale, come scritto ieri (questo il link), il Milan ha bloccato Maurizio Sarri e la decisione finale verrà presa tra oggi e domani. Sappiamo che il tecnico ex Lazio gradirebbe venire in rossonero e lo avrebbe chiaramente fatto capire tramite i suoi agenti diverse settimane fa. Vediamo se ci sarà un seguito oppure no. Lo sapremo a stretto giro nelle prossime ore.
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Milan, la decisione della proprietà: Theo Hernandez non l’ha passata liscia
Milan, in attesa della decisione del Giudice Sportivo prevista fra poche ore, arriva la notizia di una decisa presa di posizione della dirigenza. Vediamo qui di seguito in dettaglio.
La gara contro la Fiorentina di domenica sera non è di certo da ricordare, anzi…Theo Hernandez la dovrà ben presto mettere nel dimenticatoio e passare a ben altre prestazioni. Soprattutto con la fascia da capitano al braccio.
La decisione del Giudice Sportivo sarà in giornata, tuttavia l’AC Milan ha deciso di multare il giocatore per il comportamento a fine gara che gli è costato il cartellino rosso. Da un capitano simili atteggiamenti non vengono accettati, né contemplati e la presa di posizione è stata netta, per scongiurare possa ancora accadere.
Peraltro il suo comportamento lascerà in enormi difficoltà il club che non ha un vero e proprio vice. Motivo per il quale la decisione del club è stata ancora più decisa.
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Auguri ad Antonio Cabrini, il Campione del Mondo fa 67 anni
Il Campione del Mondo Antonio Cabrini, soprannominato il Fidanzato d’Italia in virtù del grande successo con il pubblico femminile, compie oggi 67 anni.
Classe 1957, il Campione d’Italia – e Fidanzato d’Italia – Antonio Cabrini oggi compie 67 anni. Noto per il suo ruolo di difensore é tutt’oggi una figura iconica del calcio italiano. Oltre ad essere ritenuto uno dei primi terzini moderni, e ad essere stato campione del modo con l’Italia nel 1982, Cabrini pose le basi di un certo modo di fare difesa.
Giocò per lo più con la Juventus con cui passò ben 13 stagioni vincendo 6 scudetti, 2 Coppe Italia, una Coppa Uefa, una Coppa delle Coppe, una Supercoppa Europea, una Coppa dei Campioni e una Coppa Intercontinentale. Chiuse la sua carriera con il Bologna. Ma a parte i trofei e le Coppe vinte ciò che é interessante é il retaggio lasciato nel mondo del calcio come gioco e come stile.
Nelle sue 440 partite giocate , di cui 353 in Serie A, fu artefice insieme ai suoi compagni di una delle migliori linee difensive della storia. Stiamo parlando di quella che vede protagonisti lui, il portiere Dino Zoff, il libero Gaetano Scirea e l’altro mezzo terzino Gentile. E’ probabilmente da questi pioneri che la Juventus ha ereditato una solida tradizione difensiva.
Ma Cabrini non ha eccelso solo nel ruolo di difensore, infatti in Nazionale realizzò ben 9 gol, diventando così il terzino più prolifico della storia degli Azzurri. Dal 2022 ufficialmente nella Hall of Fame del Calcio Italiano, il Bell’Antonio si cimentò però anche come scrittore, scrivendo un’autobiografia e due romanzi, oltre a vari saggi sportivi.
Non possiamo che essere grati per averlo avuto tra i nostri giocatori ed augurargli di passare il migliore dei compleanni.
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Totti: “Maradona? La fascia di capitano a lui perché il numero uno”
L’ex numero dieci Totti ha risposto ad alcune domande ad un evento dove lui ha presenziato da brand ambassador toccando temi tra cui l’amicizia in campo e non.
Nella sua carriera è stato ed è tutt’oggi un idolo per i romanisti ma anche semplicemente per chi ama il pallone ed è sportivo prima che tifoso. Francesco Totti, ora brand ambassador di Betsson Sport ha risposto ad alcune domande dei fan a margine di un evento.
Capitano della Roma, con la quale ha vinto uno scudetto, ha parlato dell’amicizia, proprio con De Rossi ma anche di un episodio poco piacevole in un Roma- Inter che molti ricorderanno.
Totti: l’incontro con i fan
L’episodio poco piacevole, di cui abbiamo accennato poc’anzi è il brutto fallo che il “pupone” rifilò a Mario Balotelli, per il quale però oggi si mostra visibilmente pentito: “Se potessi tornare indietro, non farei il gesto brutto a Mario Balotelli. Bisogna dare il giusto esempio ai ragazzi che vogliono seguire la carriera sportiva, in quel momento non l’ho dato.”
Il “no” alla Lazio: “Mi voleva la Lazio a inizio carriera, mia mamma ha fatto la scelta giusta anche perché se tornava a casa che aveva scelto loro succedeva un casino.”
Alla stessa squadra lui segnò molte volte in derby più o meno accessi, uno dei quali rimane alla storia, a detta sua per l’esultanza particolare: “Una delle scene più belle della mia carriera. Era la doppietta al Derby, 2-2, e avevo già deciso che se avessi segnato avrei scattato una foto verso la Curva Sud. Avendone fatti due, fortunatamente, il selfie rimarrà per sempre nella storia del derby.”
Le amicizie
Proprio quelle partite furono vissute accanto ad una persona per Francesco Totti, di un’importanza particolare: l’amico Daniele De Rossi, ormai ex allenatore giallorosso : ” Daniele è una persona straordinaria, un ragazzo d’oro e un amico. Ama la Roma come la amo io.”
Su Del Piero: “Vedo che compare la mia battuta sul fatto che era vestito da tranviere (in una parte d’intervista fatta rispondendo ai risultati scrivendo il nome di Totti sul motore di ricerca, ndr). Siamo talmente tanto amici che possiamo dirci tutto. Materazzi poi sta sempre col telefono e ha voluto riprendere tutto. La battuta è diventata virale, ma è vero che assomigliava a un tranviere. Alex per me è stato un amico ed era un giocatore fortissimo.”
Diego Armando Maradona: Sull’argentino il numero 10 giallorosso, racconta un aneddoto in un amichevole in cui gli consegnò la fascia da capitano: “L’ho fatto perché penso che era doveroso che la indossasse lui. Per me lui è la storia del calcio, è stato il calcio, e lo sarà per sempre anche se giocavamo all’Olimpico, per me era importante che l’avesse lui, per me era il numero uno al mondo.”
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