Frosinone-Milan 2-3, sempre i soliti problemi: la risolve Jovic | Le pagelle

Frosinone-Milan 2-3, gli uomini di Pioli ancora una volta si complicano la vita dopo essere passati in vantaggio con Giroud. Complici un braccio di Leao ed un’ingenuità di Maignan, i padroni di casa la ribaltano, ma saranno poi Gabbia ed il solito Jovic a restituire i tre punti. Vediamo qui di seguito le pagelle.

Maignan 5: non preciso coi piedi, quantomeno non come suo solito. La palla del secondo gol del Frosinone gli rimbalza davanti alla gamba, non è un errore da matita rossa, ma pesa.

Calabria 5: Brescianini fa di lui quello che vuole, poco incisivo anche in attacco dove perde qualche pallone di troppo (dall’86 Florenzi sv)

Gabbia 7: da quando è tornato dalla Spagna non ne ha sbagliata una. Trova pure il gol del pareggio

Kjaer 5: lento, macchinoso e peraltro sbaglia in impostazione. Non gli si può chiedere di giocare ogni partita

Theo Hernandez 5: dalle sue parti Seck sembra Messi. Non prende mai le misure ed in attacco è inesistente

Adli 6: una sufficienza stiracchiata, ma nel secondo tempo fa vedere di che pasta è fatto

Reijnders 5,5: l’ammonizione capita a fagiolo, così riposerà un turno. L’olandese è in vistoso debito d’ossigeno (dal 62’ Bennacer 6: entra in campo decisamente in palla è propizia la rete di Jovic)

Pulisic 6: un primo tempo da 7, il secondo da 5. Corre molto, si fa sentire anche in difesa peccando di lucidità quando serve (dall’80’ Jovic 7: entra e segna, ancora una volta. Provvidenziale)

Loftus-Cheek 5: troppo fermo in troppe circostanze, si fa ammonire ed incide davvero troppo poco (dal 62’ Okafor 5: dal suo fallo di mano nasce il gol di Brescianini, ma al di là di quello non si vede più)

Leao 6,5: peccato per il gol che non arriva, ma quando decide di prendere per mano la squadra lo fa con grande intensità ed estro

Giroud 7: undicesimo gol in Serie A, un perfetto colpo di testa e diverse sponde interessanti (dall’86 Musah sv)

Pioli 6: riesce a trovare i tre punti, i suoi non mollano mai, tuttavia la fragilità in difesa è disarmante. Questa volta è bravo nei cambi