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Gigi Buffon, l’addio al calcio del numero uno
Ripercorriamo insieme le tappe di questo magnifico viaggio, che ha visto protagonista Gianluigi detto “Gigi” Buffon. L’estremo difensore nei giorni scorsi ha annunciato il suo addio al calcio giocato all’età di quarantasei anni, rifiutando in extremis l’ennesima faraonica offerta arrivatagli dall’Arabia Saudita.
Gli inizi
Nasce a Carrara il 28 gennaio del 1978 e all’età di tredici anni approda nel Parma, inizio e fine di tutto il suo lunghissimo percorso. Arrivato tra le fila dei gialloblù ancora minorenne, dopo una brevissima parentesi da centrocampista scoprirà il suo enorme talento da portiere facendo si che la porta diventi croce e delizia di tutta la sua carriera.
All’età di sedici anni l’allenatore dei ducali Nevio Scala resta impressionato dalla tecnica e dall’agilità di Buffon e complice l’infortunio del portiere titolare Luca Bucci lo aggrega in pianta stabile alla prima squadra.
Il suo esordio in prima squadra arriva nel novembre del ’95 contro il Milan, dove mostra subito le sue grandi qualità e da quel momento in poi la porta dei ducali sarà di sua proprietà. Con la formazione emiliana milita fino al 2001, venendo soprannominato “Superman” e aggiudicandosi tre trofei: la Coppa UEFA, la Coppa Italia e la Supercoppa italiana, conquistati tutti nell’anno solare 1999.
Ma all’ormai affermato Buffon la squadra di provincia non basta più. Gigi vuole la grande Europa e la sua intenzione di cambiare aria rende il calciomercato della stagione 2001/02 uno dei più caldi del nuovo millennio. Infatti intorno al suo nome si scatena una vera e propria asta, dopo la Roma spaventata dall’enorme richiesta (180 miliardi di lire) di Callisto Tanzi, si fa avanti il Barcellona che sembra pronto a coprire d’oro sia il club che il calciatore.
Luciano Moggi però, dimostra di voler affondare il colpo e con un blitz di mercato mette a segno quello che ancora oggi è uno dei trasferimenti più clamorosi del nostro calcio: settantacinque miliardi cash, più la cessione del giovane Jonathan Bachini per un costo totale di centocinque miliardi di lire.
La Juventus: Storia di un grande amore
Comincia in sordina la sua avventura bianconera, il tanto danaro speso per il suo acquisto pesa sul suo rendimento, ma a fine stagione riesce comunque a diventare Campione d’Italia per la prima volta in carriera, vincendo un estenuante duello con l’Inter fino all’ultima giornata. Vince la Supercoppa Italiana nel 2002/03, portando a casa un altro Scudetto e raggiungendo la finale di Champions League contro il Milan. Il sogno è ad un passo, e “Superman” sembra essere davvero imbattibile, ma deve arrendersi ai rigori.
L’amarezza è tanta: la voglia di riscatto prevale in Buffon che ricomincia a rimpinguare la sua bacheca con Scudetti e trofei nazionali, in attesa dell’arrivo del trofeo della massima competizione europea.
La più grande prova d’amore il numero uno bianconero la fornisce nella stagione 2006/07, dove in seguito allo scandalo di Calciopoli decide (da Campione del Mondo in carica) di non lasciare la Juventus e disputare il primo campionato di Serie B della sua carriera. Il portiere rinuncia ancora una volta ai milioni delle altre big d’Europa per coltivare il sogno di poter competere per vincere la Champions League in maglia bianconera.
Con i bianconeri stravince il campionato di Serie B sotto la guida di Didier Deschamps, ma il ritorno in Serie A è tutt’altro che facile e la disastrosa stagione 2009/10 è l’inizio di una nuova vincente era bianconera, con Gigi Buffon saldamente al comando della sua truppa. Nel 2011 arriva Antonio Conte e inaspettatamente i bianconeri tornano alla vittoria dello Scudetto, ripetendosi altre due volte nelle stagioni successive, conquistando anche due Supercoppe italiane.
Alla vigilia dell’inizio della stagione 2014/15 Conte stupisce tutti e lascia la panchina bianconera per far posto a Massimiliano Allegri. É con il tecnico toscano che il numero uno della Nazionale sfiorerà il trionfo europeo, andando a sfidare a Berlino l’invincibile Barcellona di Messi, Neymar e Suarez. Purtroppo per lui una sontuosa prestazione non basta, gli spagnoli la spuntano per tre reti ad uno.
Stessa sorte gli tocca nella finale di Cardiff nel 2016, dove nonostante la presenza di campioni come Higuain e Dybala, la compagine bianconera deve cedere il passo allo straordinario Real Madrid di Zinedine Zidane e di Cristiano Ronaldo. Risultato pesante per i bianconeri, che escono sconfitti dal Millennium Stadium per quattro a uno.
Gita in Francia
L’amarezza è tanta dopo le tante finali perse in maglia bianconera, l’età avanza e “Superman” non si sente più al centro del progetto di Massimiliano Allegri. Nel giugno 2018, data la naturale scadenza di contratto, decide di lasciare la Juventus dopo diciassette anni e di cercare nuovi stimoli in un club che possa aiutarlo a raggiungere il sogno della Champions League.
Si fa avanti il ricchissimo PSG di Al Khelaifi che offre a Buffon un anno di contratto e un ruolo da protagonista in Europa. La sua unica stagione in maglia parigina non va come sperato, e complice un suo clamoroso errore il club francese uscirà agli ottavi di finale per mano del Manchester United.
Al termine della stagione il portiere italiano annuncerà il suo addio alla maglia del club parigino.
Ritorno in Italia
Dopo l’avventura francese Buffon vuole concludere al meglio la sua esperienza nel mondo del calcio, e decide di ritornare alla Juventus. Rimarrà in bianconero fino alla fine della stagione 2020/2021, dove all’età di quarantatre anni e centoquattro giorni diventerà il portiere più anziano a parare un calcio di rigore in Serie A (contro il Sassuolo).
Il diciassette maggio del 2021 decide di fare ritorno nella sua Parma per riportare la squadra ducale in Serie A dopo l’amara retrocessione, firmando un contratto fino al giugno del 2023.
La missione promozione svanisce nel suo secondo anno tra i pali del club emiliano, complice la sconfitta nella semifinale play-off contro il Cagliari di Claudio Ranieri. Il due agosto del 2023 annuncia l’addio al calcio giocato, dopo ventotto lunghissimi emozionanti anni di carriera
Non sappiamo quale futuro attenderà Gigi Buffon, ma sappiamo con assoluta certezza di aver visto giocare, volare, parare il numero uno dei numeri uno.
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Dove vedere la 15^di Serie A in TV streaming gratis? Il palinsesto DAZN e Sky
Il palinsesto completo per seguire in TV la 15^ giornata del campionato di Serie A: ecco dove vedere i match sulle piattaforme di DAZN o SKY.
La Lega Serie A ha reso noti anticipi e posticipi del campionato dalla 1^ alla 20^ giornata, con il programma che adesso è completo fino al 13 gennaio 2025 (con relativa programmazione televisiva). Ecco dove vedere le partite in tv sulle piattaforme di DAZN o SKY.
Di seguito il palinsesto completo
Serie A, il palinsesto televisivo per la 15^ giornata
Venerdì 6 dicembre ore 18.30 Inter-Parma [DAZN]
Venerdì 6 dicembre ore 20.45 Atalanta-Milan [DAZN/SKY/NOW]
Sabato 7 dicembre ore 15.00 Genoa-Torino [DAZN]
Sabato 7 dicembre ore 18.00 Juventus-Bologna [DAZN]
Sabato 7 dicembre ore 20.45 Roma-Lecce [DAZN/SKY/NOW]
Domenica 8 dicembre ore 12.30 Fiorentina-Cagliari [DAZN]
Domenica 8 dicembre ore 15.00 Verona-Empoli [DAZN]
Domenica 8 dicembre ore 18.00 Venezia-Como [DAZN/SKY/NOW]
Domenica 8 dicembre ore 20.45 Napoli-Lazio [DAZN]
Lunedì 9 dicembre ore 20.45 Monza-Udinese [DAZN]
Dove vedere la Serie A in TV e in streaming gratis?
I programmi di Sky Sport e Sky Calcio sono visibili in streaming su SkyGo e relativa app, per i soli abbonati.
I programmi di DAZN sono visibili in streaming per i soli abbonati al servizio.
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Leggende del calcio italiano: i giocatori più iconici della storia
Scopri le storie delle leggende del calcio italiano, che hanno segnato il gioco con talento, lealtà, dedizione e passione. Ecco tutti i loro successi.
Leggende del calcio italiano: giocatori che hanno cambiato il gioco
Il cammino del calcio italiano si intreccia con trionfi memorabili, evoluzioni strategiche e figure mitiche capaci di definire intere epoche. Dalla nascita del calcio moderno, l’Italia ha consegnato al mondo non soltanto squadre formidabili, ma anche protagonisti intramontabili che hanno inciso segni indelebili nel panorama sportivo. Le leggende del calcio italiano spiccano per doti straordinarie, determinazione vincente e un’aura esemplare, riconosciuta sia in patria che all’estero.
Tra difensori impenetrabili, registi illuminati e attaccanti imprevedibili, i calciatori italiani hanno saputo forgiare il gioco, tracciando nuove vie per stili e strategie. Parlare di calcio esclude l’omissione di figure come Paolo Maldini, Baggio Roberto e Alex Del Piero. Questi atleti non solo hanno collezionato traguardi eccezionali, ma incarnano l’essenza pura del calcio italiano: ardore, maestria e costanza.
Le loro stelle sono un come un missile nel firmamento del calcio italiano, simili al razzo di Aviator che non è mai andato incontro al crash. In questo testo, esamineremo le icone che hanno scolpito la storia calcistica italiana.
Il fenomeno del calcio e le scommesse nei casino online
Il calcio in Italia è più di un semplice sport; è una passione viscerale condivisa da milioni di estimatori. Rinomato per l’approccio strategico e l’emozione che suscita, offre una scena unica. Con l’ascesa delle scommesse online, i tifosi trovano nuovi modi per immergersi nel gioco, seguendo ogni minimo dettaglio. Piattaforme propongono una vasta gamma di opzioni per puntare su eventi nazionali, come la Serie A, e su competizioni internazionali, come Champions League, Europei e Mondiali.
Ecco alcune principali tipologie di scommessa:
- Scommesse pre-partita: piazzate prima del fischio d’inizio, permettono analisi ponderate, ideali per chi predilige una strategia studiata.
- Scommesse live: giocate in corso di partita, consentono di adattarsi al flusso degli eventi. Perfette per chi cerca dinamismo e prontezza di reazione.
Tra le categorie di puntate, invece, si trovano:
- 1X2: tipologia tradizionale, predice vittoria della squadra casalinga (1), ospite (2) o pareggio (X).
- Gol totali: permette di scommettere sul conteggio complessivo dei reti, specificando sopra o sotto una soglia.
- Autore: puntate sui giocatori che realizzeranno un gol, aggiungendo personalizzazione alla scommessa.
- Handicap: assegna un vantaggio o svantaggio a una squadra, bilanciando le quote dell’incontro.
Grazie a queste alternative, gli appassionati possono non solo partecipare, ma anche personalizzare l’esperienza di gioco. Le opzioni di scommessa su tornei nazionali e globali trasformano il calcio in un’esperienza rinnovata e avvincente.
Paolo Maldini
Nel panorama dei difensori emblematici, Paolo Maldini si distingue indiscutibilmente tra i nomi più influenti. Le statistiche di Paolo Maldini sono tutt’oggi tra le migliori. Dopo aver iniziato nelle giovanili del Milan, ha consacrato l’intera esistenza calcistica al club rossonero e alla nazionale azzurra, manifestando una fedeltà e una competenza straordinarie, raramente riscontrate nel calcio contemporaneo. Maldini ha operato in un’era in cui la Serie A deteneva il primato mondiale, fronteggiando alcuni dei più agguerriti e sofisticati attaccanti della storia calcistica.
Esa͏mi͏nando͏ le c͏if͏re ͏di Paolo Maldini, i͏l͏ suo dossier͏ ͏risulta imp͏ress͏ion͏a͏n͏te: cinque Champi͏ons League, sette titoli di͏ Serie A e innumere͏voli altri ͏r͏iconoscim͏e͏nti c͏he certi͏ficano il s͏uo successo͏ e l͏’im͏patto si͏a nel ͏club che nella na͏zi͏onale. La sua carriera nel calcio si è protratt͏a p͏er oltre vent’anni, durante i͏ ͏quali le statistiche di Paolo Maldini contano più di ͏900 i͏ncon͏tri ufficial͏i. Un traguardo raro, che pochi atleti possono vantare. Tuttavia, oltre ai dati numerici, ciò che consacra Maldini a simbolo è la sua capacità di prevedere le mosse degli avversari. La sua attitudine a mantenere un equilibrio e una serenità straordinarie lo ha elevato a modello per diverse generazioni di difensori.
L’impatto di Maldini nel mondo del calcio trascende i trofei conquistati. È stato un faro per tutti i difensori, stabilendo lo standard di cosa significhi essere un autentico leader in retroguardia. La sua destrezza nel comprendere il gioco e il suo impegno per il fair play hanno influenzato e ispirato tutti i difensori. Non è ricordato solo come un difensore impeccabile, ma anche come un atleta che ha incarnato eleganza e disciplina.
Ecco una tabella che riassume tre dei maggiori successi di Paolo Maldini:
Anno | Titolo | Squadra | Descrizione |
---|---|---|---|
1994 | Champions League | AC Milan | Maldini vince la sua terza Champions League, sconfiggendo il Barcellona con un netto 4-0 |
1994 | Supercoppa UEFA | AC Milan | Trionfa contro l’Arsenal, consolidando il dominio europeo del Milan negli anni ’90 |
2003 | Champions League | AC Milan | Vince la sua quinta Champions League, battendo la Juventus ai rigori, sigillando un record unico |
Roberto Baggio
Baggio Roberto, noto come Il Divin Codino, incarna una figura che ha rapito il cuore dei tifosi grazie a uno stile di gioco audace e a un magnetismo naturale. La sua carriera è segnata da momenti di straordinaria creatività calcistica e da una volontà ferrea nel superare ostacoli fisici e critiche severe. Con una tecnica magistrale, dribbling ammalianti e una visione di gioco irripetibile, Baggio ha ridefinito il ruolo del trequartista, rendendolo più flessibile e imprevedibile.
I suoi trionfi non si limitano a titoli collettivi, ma includono importanti riconoscimenti individuali. Nel 1993 entrò nell’elenco dei giocatori italiani che hanno vinto il Pallone d’Oro. Questo premio rappresenta la vetta di un’intera carriera che ha toccato club iconici come Juventus, Milan e Inter, oltre a momenti eccezionali con la nazionale. Malgrado il celebre rigore mancato nella finale mondiale del 1994, Baggio Roberto rimane un emblema di tenacia e passione, con un’influenza profonda e permanente nel mondo del calcio.
Baggio Roberto ha ispirato giocatori non solo per il talento eccezionale, ma anche per la capacità di superare difficoltà. In campo, la sua presenza era sinonimo di meraviglia: ogni tocco, ogni passaggio e ogni gol erano espressioni di un artista che concepiva il calcio come arte pura. Baggio non è solo un simbolo del calcio italiano; è un ambasciatore del gioco e della sportività, ricordato per la sua genialità e per il suo modo inconfondibile di interpretare il football.
Ecco una tabella che riassume tre dei maggiori successi di Roberto Baggio:
Anno | Titolo | Squadra | Descrizione |
---|---|---|---|
1993 | Pallone d’Oro | Individuale | E’ tra i giocatori italiani che hanno vinto il Pallone d’Oro, icona del miglior giocatore italiano. |
1993 | Coppa UEFA | Juventus | Conduce la Juventus alla vittoria, segnando gol decisivi e mostrando una classe eccezionale in tutta la stagione. |
1994 | Vicecampione del Mondo | Italia | Porta l’Italia in finale ai Mondiali, con prestazioni memorabili, malgrado l’amaro rigore sbagliato. |
Franco Baresi
Franco Baresi è un nome scolpito nella storia calcistica italiana. Simbolo di autorità e sagacia tattica, Baresi fu capitano assoluto del Milan e pilastro dell’Italia. Durante il suo percorso, ha plasmato una difesa memorabile, affermandosi tra i migliori nel ruolo di “libero”. Una posizione che richiede non solo doti difensive, ma anche la capacità di coordinare la retroguardia e leggere il gioco. La sua calma imperturbabile e la profonda visione di gioco gli permisero di rimodellare l’intera struttura difensiva.
Con il Milan, Baresi ha sollevato sei scudetti, tre Coppe dei Campioni e vari altri titoli, esibendo una fedeltà ormai rara. La sua dedizione e l’eleganza innata erano celebri, con una visione di gioco elevata e un controllo impeccabile anche sotto pressione. Anche nelle fasi più delicate, Baresi sapeva restare imperturbabile, compiendo scelte sagge che spesso risollevavano la squadra da situazioni complesse.
L’impronta di Baresi nel calcio emerge nella trasformazione del ruolo di libero, infondendogli visione e controllo che ne sono divenuti il modello. Anche oggi, giovani difensori guardano a lui come esempio di dedizione e astuzia tattica. La sua maestria nel dirigere la difesa e la sua presenza autorevole hanno lasciato un’impronta duratura, ammirata non solo dai tifosi rossoneri, ma nell’intero panorama calcistico.
Ecco una tabella che riassume tre dei maggiori successi di Franco Baresi:
Anno | Titolo | Squadra | Descrizione |
---|---|---|---|
1989 | Champions League | AC Milan | Conduce il Milan alla vittoria della Champions League, battendo la Steaua Bucarest 4-0 in una storica finale. |
1994 | Coppa del Mondo | Italia | Con la nazionale italiana, raggiunge la finale dei Mondiali, giocando nonostante un infortunio e perdendo ai rigori. |
1994 | Serie A | AC Milan | Vince lo scudetto con il Milan in una stagione di dominio, con solo 15 gol subiti in tutto il campionato. |
Alessandro Del Piero
Alessandro Del Piero rappresenta per più di un tifoso l’essenza intima e inconfondibile della Juventus. E’ come un simbolo di un legame radicato con il club torinese. La sua traiettoria professionale si sviluppa quasi interamente in bianconero, trasformandolo in un riferimento indelebile per i tifosi. Con un talento unico, uno stile fine e una precisione inarrestabile, Del Piero non era solo un attaccante: era la guida, dentro e fuori dal campo.
Le sue abilità, contrassegnate da punizioni potenti e chirurgiche, hanno lasciato segni duraturi nella memoria del calcio italiano. La sua maestria nel creare occasioni dal nulla ne ha scolpito la fama di attaccante inarrestabile, di fronte a cui le difese tremavano.
Il suo curriculum parla senza bisogno di aggiunte: molti scudetti di Serie A, una Champions League e, con la Nazionale e il suo gol al 120’, l’ambita Coppa del Mondo del 2006. In quell’occasione, Del Piero riaffermò il proprio spessore, siglando reti cruciali e offrendo un apporto determinante al trionfo azzurro.
La sua appartenenza alla Juventus rivela lealtà e impegno incrollabili: persino nelle difficoltà, come la retrocessione in Serie B del 2006, Del Piero rimase fedele. Sostenne la squadra nella risalita, restituendole lustro e orgoglio. La sua influenza va oltre le vittorie e le coppe. Del Piero ha ispirato giovani atleti con la sua tecnica raffinata, il rigore morale e la dedizione al gioco.
Anche fuori dal rettangolo di gioco, Del Piero ha rappresentato con discrezione virtù di modestia e rispetto, amplificando il suo ruolo simbolico. L’impatto di Del Piero sul calcio nazionale è incalcolabile; è una di quelle presenze che hanno nobilitato lo sport, alimentando l’entusiasmo di innumerevoli appassionati.
Ecco una tabella che riassume tre dei maggiori successi di Alessandro Del Piero:
Anno | Titolo | Squadra | Descrizione |
---|---|---|---|
1996 | Champions League | Juventus | Contribuisce alla vittoria della Juventus in finale contro l’Ajax, segnando gol decisivi durante la stagione europea. |
2006 | Coppa del Mondo | Italia | Vince il Mondiale con la nazionale italiana, segnando un gol importante contro la Germania in semifinale. |
2008 | Capocannoniere Serie A | Juventus | Chiude la stagione come miglior marcatore della Serie A, dimostrando classe e costanza nonostante gli anni di carriera. |
Francesco Totti
Francesco Totti, “Il Capitano”, è tra i volti più amati del calcio italiano e l’emblema eterno dell’AS Roma, squadra della sua intera carriera. Il legame con la maglia e con Roma hanno forgiato la sua identità, divenuta simbolo unico nel suo genere. Totti è stato a lungo il fulcro della Roma e uno dei giocatori più rispettati e temuti in Serie A.
Nel 2001, Totti conquistò uno storico scudetto con la Roma, regalando un’immensa felicità ai tifosi romanisti. Non si dimentichi che è stato definito anche il goleador più prolifico del club e uno dei massimi marcatori in Serie A. Famoso per il suo destro, ha realizzato reti memorabili, scolpite nella storia del calcio. Il suo celebre “cucchiaio”, tocco morbido che elude i portieri, è divenuto un segno distintivo, espressione della sua genialità e della sua imprevedibilità.
L’impronta di Totti sul calcio italiano è indelebile. Ha incarnato fedeltà e passione, restando legato alla sua squadra e alla sua città, nonostante le avances di club di massimo livello. Negli anni ha ispirato giovani calciatori anche per il carattere deciso e al carisma innato. Anche dopo il ritiro, il binomio Francesco Totti calcio è uno dei più potenti a livello di significato per i tifosi italiani.
Ecco una tabella che riassume tre dei maggiori successi di Francesco Totti:
Anno | Titolo | Squadra | Descrizione |
---|---|---|---|
2001 | Scudetto | AS Roma | Guida la Roma alla vittoria del campionato, contribuendo con gol e assist, portando il club al suo terzo scudetto. |
2006 | Coppa del Mondo | Italia | Vince il Mondiale con la nazionale italiana, giocando un ruolo chiave nonostante un recente infortunio. |
2007 | Capo cannoniere Serie A | AS Roma | Termina la stagione come miglior marcatore, dimostrando grande abilità realizzativa a livello nazionale. |
Conclusione
Figure emblematiche come Paolo Maldini, Roberto Baggio, Franco Baresi, Alessandro Del Piero e Francesco Totti hanno inciso capitoli indelebili nella storia calcistica globale. Ciascuno ha dato un contributo unico, lasciando tracce profonde grazie a tecnica sopraffina, dedizione assoluta e inesauribile passione. Questi fuoriclasse hanno incarnato, e ancora incarnano, l’eccellenza italiana nel calcio, dimostrando come il gioco possa trascendere lo sport, trasformandosi in un’arte capace di evocare emozioni intense.
La loro influenza supera vittorie e coppe. Maldini ha portato la difesa a livelli di finezza e rigore, Baggio ha incantato con estro e grazia, Baresi ha ridefinito la retroguardia con visione tattica, Del Piero ha commosso generazioni con i suoi gol e la fedeltà alla Juventus, e Totti ha personificato l’essenza di Roma, dimostrando che il legame con la maglia può superare qualsiasi altra ambizione. Ogni loro gesto, ogni rete, ogni intervento è scolpito nella memoria condivisa dei tifosi in Italia e nel mondo.
La loro eredità continua a infondere ispirazione nelle nuove generazioni di giocatori e amanti del calcio, ricordando a tutti che questo sport è fatto di passione, dedizione e bellezza. Winnita Italia, portale dedicato all’eccellenza calcistica, è il luogo ideale per coltivare la propria passione con il betting sportivo.
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I benefici dell’allenamento Tabata: è la svolta del secolo?
L’allenamento Tabata, che prende il nome dal medico giapponese che l’ha concepito, è una svolta nel campo dell’allenamento a casa. Ma il gioco vale la candela?
I benefici dell’allenamento Tabata: è la svolta del secolo?
Hai presente quei giorni in cui non hai un attimo di tregua dal momento in cui suona la sveglia a quello in cui, dopo aver timbrato il cartellino, torni a casa e ti rinfili sotto le coperte?
In certi momenti, quando la vita sembra più frenetica che mai, può sembrarti impossibile anche solo concepire l’idea di ritagliarti un attimo da dedicare alla tua salute fisica e mentale. Eppure, basterebbero appena 4 minuti!
L’allenamento Tabata, infatti, ti permette di allenarti in quattro e quattr’otto in quei giorni in cui sei di corsa e non hai un singolo attimo per respirare. Tutto ciò che devi fare è essere costante (e per 4 minuti basta davvero un briciolo di buona volontà!), seguire una dieta sana e assumere i giusti nutrienti. A questo proposito, se desideri fare un tuffo nel fantastico mondo dell’integrazione, esplora DeusPower.
Ma perché il Tabata è così efficace e non farà la classica fine di quella che è solo una “moda del momento”? Scopriamolo insieme.
Buona lettura.
Prestazioni aerobiche + anaerobiche = due al prezzo di uno
L’allenamento Tabata è l’equivalente del “prendi 2, paghi 1” del supermercato! In che senso? Come è stato dimostrato da numerosissimi studi, questa tipologia di allenamento migliora sia le prestazioni aerobiche che anaerobiche. Perciò, invece che doverti dedicare a due diversi sport per lavorare su entrambi le abilità, con il Tabata è tutto incluso nel pacchetto.
Calorie in eccesso, bye-bye!
Se al fatto che ci sono giorni in cui non hai un attimo libero aggiungi anche l’impresa di perdere peso e bruciare i grassi in eccesso (impresa che sembra titanica nel momento in cui sei sempre fuori casa e non riesci ad andare in palestra), allora con il Tabata hai fatto bingo!
Poiché si tratta di un’attività ad alta intensità, ti permette di bruciare una notevole quantità di calorie in brevissimo tempo. Certo, 4 minuti sono davvero pochi e probabilmente l’effetto bruciagrassi delle singole sequenze non è ottimizzato… ma per fare la differenza ti assicuriamo che basta davvero poco. Tutto ciò che devi fare munirti di una buona dose di costanza e non gettare la spugna nel lungo termine.
Il Tabata è un allenamento total body
Di’ addio a tutte quelle complicate routine che ti costringono a suddividere le giornate di allenamento in gambe, busto, braccia, ecc., obbligandoti a tornare in palestra più giorni alla settimana quando la realtà dei fatti è che non hai tempo neppure per allacciarti le scarpe da ginnastica…
Con una sessione di Tabata, infatti, ottimizzi sia i tempi che i risultati. Questa tipologia di allenamento mette al lavoro tutta la muscolatura, per un allenamento total body che ti permette di risvegliare muscoli che neppure sapevi di avere, oltre che di tonificare, rassodare e snellire il corpo a 360°.
Conclusione
Tirando le somme, ci sentiamo di affermare con certezza che l’allenamento Tabata è davvero una svolta epocale nel campo del fitness.
Ora, non ti stiamo suggerendo di sostituire la tua routine di allenamento con 4 minuti quotidiani di questa miracolosa sessione. Se hai tempo di andare in palestra e dedicare dai 30 ai 60 minuti alla tua salute fisica e, di conseguenza, a quella mentale, non negarteli; al contrario, nelle giornate o nei periodi in cui non hai neppure il tempo di fare una pausa caffè, considera l’allenamento Tabata come un valido sostituto che ti consente di allenare tutto il corpo e non perdere la buona abitudine di tenerti in forma.
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