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Giroud: “Non sopporto il VAR! Il calcio deve ritrovare spontaneità…”

Il bluff del secolo, abbreviato per comodità in VAR, non piace proprio a nessuno. Neppure ai giocatori e Giroud non fa eccezione.
Giroud, j’accuse: le sue parole sul VAR
Check troppo lunghi e per di più riescono pure a sbagliare. E’ la sintesi delle dichiarazioni che il centravanti del Milan, Olivier Giroud, ha rilasciato all’emittente televisiva Canal+.
Da sottolineare come non gli fosse stata posta una domanda precisa sull’uso della tecnologia in campo, ma un più generico quesito su cosa non gli piace del calcio moderno e su cosa cambierebbe. Il francese non ci ha girato attorno e ha identificato il VAR come uno dei problemi principali del calcio attuale. Di seguito, un estratto delle sue dichiarazioni:
❝Il VAR mi fa incazzare. Il controllo delle decisioni arbitrali richiede troppo tempo. Siamo costretti ad aspettare, il ritmo della partita viene spezzato e nonostante ciò riescono comunque a sbagliare. Non hai la certezza che il VAR prenderà la decisione corretta. In tanti la pensano come me e non credo che riuscireste a trovare una squadra totalmente soddisfatta del VAR. Il calcio dovrebbe ritrovare la sua spontaneità. Servirebbe una via di mezzo fra l’arbitraggio classico e la moderna tecnologia.❞
Da quando ho iniziato la mia collaborazione con CalcioStyle, ho creato una sorta di archivio digitale in cui stipare le opinioni di personaggi illustri del mondo del calcio contrari a questa tecnologia. Puoi consultare di seguito l’elenco completo, che aggiornerò man mano ogni volta che scriverò un articolo sull’argomento.
- Francia:
- Il VAR fa (ancora) danni: licenziato il direttore degli arbitri francesi Stéphane Lannoy.
- Eric Borghini, j’accuse: “il VAR arbitra al posto degli arbitri“.
2. Inghilterra:
- Lo sfogo di Espirito Santo: “Le regole vanno cambiate“.
- Moyes duro: “Il VAR così non ha senso: meglio toglierlo“.
- Lineker: “Il calcio senza VAR è molto più godibile“.
- Odegaard la prende con la mano, il VAR non interviene: Liverpool furibondo.
- In Inghilterra vogliono abolire il VAR. (Editoriale)

VAR during soccer season 2019/20 symbolic images – Photo credit Fabrizio Carabelli /LM
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Fiorentina, rinforzo d’esperienza per le corsie esterne?

La Fiorentina in vista della prossima stagione potrebbe cercare un rinforzo di esperienza da inserire all’interno della rosa.
Secondo quanto riporta il Corriere dello Sport oggi in edicola, ci sarebbe la Fiorentina dietro i tentennamenti tra Lazio e Marusic sul prolungamento del contratto.

ADAM MARUSIC GUARDA AVANTI ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
L’esperto laterale montenegrino, classe 1992, da otto stagioni in maglia biancoceleste, nonostante il rinnovo automatico fino al 2026 del proprio contratto, in virtù della permanenza in Serie A della Lazio, vorrebbe trattare un ulteriore prolungamento chiedendo un adeguamento del contratto, ma Lotito è disponibile a farlo solo con una riduzione dell’ingaggio.
Sul giocatore ci sarebbero diversi club, con la società di Commisso in prima fila.
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Juventus, cercasi difensori: i nomi sul taccunio di Giuntoli

La situazione di Renato Veiga e il possibile inserimento di Giovanni Leoni disegnano due strade molto diverse per il futuro della Juventus.
Renato Veiga: talento da valorizzare… a costo molto elevato

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- Punti di forza: personalità, tecnica e rapido adattamento alla Serie A, oltre a un’ottima visione di gioco in mediana.
- Costo: il Chelsea chiede circa 50 M€ per il riscatto del suo cartellino, cifra che, allo stato attuale, la Juve giudica sproporzionata rispetto ai vincoli di sostenibilità.
- Scenario più probabile: rientro a Londra e, eventualmente, nuovo prestito o cessione a un club disposto a investire quella cifra.
Impatto: lasciar partire Veiga significa perdere un centrocampista già pronto al salto, ma libererebbe risorse per investimenti più “giovani” e a minore rischio economico.
Giovanni Leoni: scommessa su un prospetto difensivo
- Profilo: classe 2006, provenienza Parma; fisico imponente (oltre 1,90 m), buon piede, ottima copertura in area e spirito di leadership già nelle giovanili.
- Costo atteso: molto più contenuto rispetto a Veiga, visto lo status di giovane promessa e la leva contrattuale con un club di Serie B.
- Rischi e opportunità:
- Rischio “falso prospetto” (come per tanti giovani): richiede un percorso in Primavera o prestiti mirati.
- Opportunità: se confermerà le sue doti, potrà entrare nel giro prima squadra con gradualità, a costi sostenibili.
Impatto: puntare su Leoni significa finanziare la linea difensiva di domani con parametri economici sostenibili, liberando al contempo budget per altri reparti.
Quale strategia per la Juventus?
- Bilanciare il portafoglio: non spendere eccessivamente su un singolo talento “pronto” (Veiga) se questo penalizza il budget per altri reparti.
- Investire in prospetti: Giovani come Leoni possono maturare in Primavera o con prestiti di qualità, tornando a Torino già competitivi per la Serie A.
- Sfruttare il mercato dei prestiti: trattenere Veiga con un prestito biennale (magari con obbligo di riscatto a cifre più basse legate a presenze/obiettivi) e, nel frattempo, integrare Leoni e altri giovani difensori.
Per garantire sostenibilità e al tempo stesso programmare la difesa del futuro, la Juventus sembra orientata a dare la priorità a profili come Giovanni Leoni, più “leggeri” dal punto di vista economico e capaci di un percorso di crescita interno, piuttosto che a investire subito cifre elevate per l’acquisto di Renato Veiga. Questa strategia permetterebbe di mantenere l’equilibrio finanziario e di costruire un pacchetto difensivo giovane, competitivo e duraturo.
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Como, Nico Paz e quei dribbling dal sapore argentino

Nico Paz è una delle sorprese del nostro campionato e il Como spera di poterlo tenere anche nella prossima stagione. L’argentino vanta già numeri impressionanti.
La provenienza dal Real Madrid non è casuale e da quelle parti di talenti se ne intendono parecchio. La difficoltà di impattare così pesantemente in Serie A però non lo ha scoraggiato.
Como, Nico Paz e il dato sui dribbling riusciti
Prima che debuttasse in Italia, il giovane talento classe 2004 figurava come elemento misterioso all’interno della rosa lariana. Alcuni parlavano di un fenomeno dal piede mancino e di gran tecnica ma era tutto da dimostrare.
Le prime uscite non sono state delle migliori ma ha impiegato pochissimo Nico Paz per attirare su di sè l’attenzione, grazie a prestazioni di alto livello condite da gol e assist che hanno permesso al Como di sorprendere tutti in Serie A.

NICO PAZ IN AZIONE ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Man mano che passavano le giornate, il suo talento elargiva sempre più giocate decisive ma non solo; infatti c’è un dato che lo posiziona al primo posto della classifica e riguarda i dribbling riusciti. Quella sua conduzione di palla ricorda molto un altro argentino dal piede mancino ma, a differenza di Messi, Nico Paz ha sviluppato uno stile molto più spregiudicato che lo rende unico nel suo genere.
Ne è la dimostrazione appunto il dato sui dribbling riusciti in questa stagione (65) che gli valgono il primo posto in questa speciale classifica. Grazie al suon talento naturale è riuscito a imporsi anche su giocatori con più esperienza, come Rafael Leao, Zaccagni, Pulisic e molti altri.
Se resterà in riva al lago dipenderà da molti fattori e il futuro è ancora incerto ma sicuramente lascerà il segno nel nostro paese come “quel fenomeno di Nico Paz”.
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