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Gravina : calcio italiano in crisi, vincere gli Europei sarebbe un sogno
![Gravina](http://www.calciostyle.it/wp-content/uploads/2020/04/gravina-il-calcio-riprende.jpg)
Schietta l’ intervista rilasciata al Messaggero da Gabriele Gravina. Il Presidente FIGC parla a cuore aperto della crisi del calcio italiano e del sogno europeo della nazionale di Mancini.
67 anni, laurea in Giurisprudenza, a capo del Gruppo Gravina che si articola in diverse società attive nei settori dell’edilizia civile ed industriale ma anche di energia ed ambiente. Presidente della Federazione Italiana Giuoco Calcio dall’ottobre 2018 quando subentrò all’allora Commissario Roberto Fabbricini. La sua intervista rilasciata al quotidiano romano traccia un quadro piuttosto scuro sullo stato di salute del calcio italiano ma lancia anche messaggi di speranza.
Sogno azzurro
« L’11 giugno tutto il mondo ci guarderà e penserà che la vita riparte. Il primo grande evento calcistico in Italia, con il pubblico allo stadio, seppur in percentuale ridotta. Stiamo lavorando perché ad agosto gli stadi si possano nuovamente riempire». Il suo messaggio di speranza legato alla presenza del pubblico con la riapertura degli stadi tanto auspicata da tutti gli appassionati.
Sulla nazionale di Roberto Mancini : «Dobbiamo affidarci ai sogni perché ci aiutano ad uscire da questa maledetta pandemia. Il percorso da qui all’11 luglio è molto complicato ma almeno abbiamo l’entusiasmo che questa Nazionale ha restituito agli italiani dopo anni di depressione. Voglio dire una cosa: più di così questo gruppo non poteva fare. Mancini ha dato a questi ragazzi serenità e consapevolezza dei propri mezzi». Come dargli torto ? L’entusiasmo che si è creato intorno alla nazionale in vista dell’ormai imminente europeo è fin troppo spinto : dobbiamo realisticamente pensare che almeno Spagna, Francia, Germania ed Inghilterra hanno organici superiori al nostro senza dimenticare la mina vagante Belgio. Del resto il fatto che in tempi neanche troppo lontani discutevamo del dualismo Totti-Del Piero ed oggi ci preocuppiamo del ballottaggio Politano-Raspadori dà la misura di come la cifra tecnica del calcio nazionale si sia tristemente abbassata. Lo stesso Gravina lo ammette : «Purtroppo. Eravamo il campionato più bello del mondo, ora siamo la quarta forza d’Europa e rischiamo di essere superati da altri campionati. Cosa manca? Di investire nei settori giovanili e infrastrutture. Lo diciamo da anni, ma non lo abbiamo ancora capito. In più, serve il senso di responsabilità per un progetto di riforma complessivo dei campionati». A proposito di giovani : qualcuno spieghi al confermato Paolo Nicolato che il calcio è fatto di due fasi, quella difensiva della nostra Under 21 è stata imbarazzante nella sfida persa con i coetanei portoghesi due giorni fa. E la sua squadra dovrebbe essere, a regola, la nazionale maggiore di domani …
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Caso Superlega
Sul ‘caso Superlega’ il Presidente Gravina ribadisce «È un problema che non fa bene a calcio. Ci sono delle regole da rispettare, e non perché lo dice Ceferin, è che funziona così. Ci sono delle società che vogliono organizzare il proprio campionato. Nessuno glielo impedisce, ma lo facciano fuori dal nostro sistema, dai tornei che riconoscono della Fifa, nella Uefa e nella Figc». ribadendo la ferma posizione anche della nostra Federazione e lanciando ancora un chiaro messaggio ad Andrea Agnelli : «Il calcio italiano non deve rinunciare al rispetto delle regole, innanzitutto. Valgono per tutti, anche per la Juventus …».
Caso Lazio/Salernitana
Poteva mancare il richiamo al rude Claudio Lotito ed il caso della sua doppia proprietà ? Certo che no : «Lo dico chiaro e tondo: la cessione della Salernitana dovrà avvenire nel rispetto delle regole, senza strane interpretazioni delle norme. Chi vuole bene alla Salernitana, sa di cosa parliamo». E qui il vulcanico presidente laziale dovrà rispondere ‘ricevuto forte e chiaro’ perchè Grabriele Gravina resta molto vigile e tentativi di manovre diversive e/o fedeli prestanome non avranno scampo.
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Club Bruges, frenata in campionato in vista della Champions
![Young Boys-Stella Rossa](http://www.calciostyle.it/wp-content/uploads/2024/10/Pallone-champions-league.jpg)
Club Bruges, solo un pareggio con il Saint-Truiden per la prossima avversaria della Dea ai playoff di Champions League. Hayen ammette la stanchezza della squadra.
Dopo la sofferta vittoria in Champions League contro l’Atalanta, il Bruges rallenta in campionato, fermato sul 2-2 dal Saint-Truiden, terz’ultimo in classifica. La squadra di Nicky Hayen, avanti 2-0, ha subito la rimonta nel finale, evidenziando segnali di stanchezza a pochi giorni dal ritorno contro i bergamaschi.
Club Bruges, le parole di Hayen
Nonostante un turnover minimo – solo Vetlesen e Nilsson in campo al posto di Nwadike e Talbi – il tecnico ha ammesso le difficoltà fisiche e mentali dei suoi: “C’era fatica nella squadra, troppe imperfezioni e scelte sbagliate”. Tuttavia, Hayen sottolinea come anche altre squadre di Champions, inclusa l’Atalanta, abbiano perso punti nel weekend. Il Bruges dovrà ritrovare energie e concentrazione in vista del match decisivo con la Dea consapevole del fatto che il 2-1 sia un risultato che rende ancora tutto possibile.
![Club Bruges](http://www.calciostyle.it/wp-content/uploads/2025/01/urlo-Gasperini.jpg)
L’URLO DI GIAN PIERO GASPERINI ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
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Monza, Nesta: “Pari positivo, ripartiamo da qui. Punto molto su Mota e Bianco. Sul futuro…”
![Monza-Juventus, Nesta](http://www.calciostyle.it/wp-content/uploads/2024/09/Depositphotos_464934422_S-e1726305601655.jpg)
Alessandro Nesta ha parlato al termine di Monza-Lecce terminata 0-0. Il ritorno dell’allenatore sulla panchina brianzola è positivo, ecco le sue parole.
I biancorossi resistono agli assalti dei salentini e interrompono la striscia di sconfitte consecutive. La scelta della società è disperata per tornare a sperare nella salvezza.
Monza, le parole di Nesta
Nesta, le è piaciuto l’approccio del Monza?
“Era normale aver avuto un approccio non semplice dopo le ultime sconfitte in serie. Purtroppo siamo stati poco predisposti al gioco perchè buttare palloni in avanti contro una squadra come il Lecce poi prendi degli schiaffi. Quando sono tornato la prima cosa che ho voluto fare è dare ordine. Dare solidità e coprire il campo in un certo modo. Poi chiaramente se ti capita la stoccata magari vinci, in questo momento si devono fare anche partite sporche. Dobbiamo essere umili, magari potevamo vincere con la giocata di Caprari”.
Come giudica la gara di Mota Carvalho?
“Io la giudica buona. Per me è un giocatore forte, che ha strappo. A me piace spenderci del tempo, tenerlo in campo e dargli fiducia perchè so che lui ci aiuterà. Dany è un giocatore e un ragazzo sensibile, capisco che non è un momento facile per lui”.
Izzo sembrava il Nesta difensore. Quanto costa lo spirito nel vincere i duelli individuali?
“Loro che sono più esperti devono trascinare i giovani che magari con il loro entusiasmo possono darci una mano. I vecchi aiutano i ragazzi che quando sono pronti giocano. Per il Monza era molto importante ritrovare anche un certo tipo di solidità. Se ci siamo accontentanti? Magari negli ultimi minuti dove Turati ha perso un pò di tempo. Ma ci sta, i calciatori devono capire anche le ondate delle partite”.
Bianco è sembrato ritrovato. Come l’ha visto in mezzo al campo? A livello di arbirtaggio che idea si è fatto?
“Su Bianco non ho dubbi, me lo porterei anche a casa. Dicono che è il mio uomo, per me è un giocatore tecnica e furbo nonostante la giovane età. Con me avrà sempre una vita felice. Con l’arbitro magari c’è stato qualche confronto ma sinceramente mi è piaciuto. Intelligente nel gestire la sfida ma anche nel parlare con tutti noi. Buon arbitraggio, è stato bravo. Anche Zeroli è un giovane sveglio, un profilo molto interessante”.
Come avete accolto il pari?
“Nello spogliatoio non abbiamo stappato bottigile ma è stato comunque un pari positivo. Magari utile in futuro per andare anche oltre i nostri limiti”
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Milan – Verona: massimo risultato, minimo sforzo?
![milan](http://www.calciostyle.it/wp-content/uploads/2025/02/conceicao-milan-imago-INTERNA-gpo-3-2-1-1-1-1.jpg)
Milan – La vittoria per 1-0 a San Siro contro l’Hellas, ottenuta nell’anticipo della 25a Giornata di Serie A, è un buon viatico prima della sfida cruciale di Martedì contro il Feyenoord, dentro o fuori dello spareggio di Champions League.
È stato davvero uno sforzo minimo però quello degli uomini di Conceicao?
Non proprio, data la resistenza del Verona, chiuso dentro al suo fortino difensivo che ha retto fino al minuto 75, quando è arrivata la seconda stoccata in campionato del Bebote, Santiago Gimenez, ancora Re Mida di questo Milan che fatica a fare gioco e creare palle Gol, anche contro la peggior difesa del Campionato.
Una vittoria che vale tre punti d’oro, con la zona Champions ancora a portata dei rossoneri, avendo ancora la partita in meno di Bologna da recuperare.
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