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Greta Beccaglia, catturato il molestatore: storia di una vergognosa indifferenza
Greta Beccaglia, finalmente è stato catturato il molestatore che nella serata di sabato aveva tirato uno schiaffo sul sedere alla giornalista in occasione del post gara tra Empoli e Fiorentina. Un atto osceno, ma ancora più oscena l’indifferenza che c’è stata, fortunatamente non da parte di tutti, intorno all’incresciosa vicenda.
I fatti risalgono a sabato sera nell’immediato post gara tra Empoli e Fiorentina, partita terminata per 2-1 a favore dei padroni di casa. Una giornalista – Greta Beccaglia – che stava semplicemente facendo il proprio lavoro è stata molestata da un uomo che le ha tirato uno schiaffo sul sedere e da altri due che nel contempo le hanno rivolto frasi sessiste di ogni genere.
Un’indifferenza che fa male
Particolarmente criticato il comportamento di Giorgio Micheletti, conduttore della trasmissione presso la quale Greta prestava servizio, il quale ha fin da subito cercato di minimizzare l’accaduto sostenendo che queste esperienze possono aiutare a crescere e consigliandole di non prendersela. Come redazione di Calcio Style non possiamo che prendere le distanze da queste parole ed unirci alle numerose manifestazioni di solidarietà che per fortuna sono arrivate a supporto della sfortunata giornalista.
Un gesto di una violenza inaudita proprio a ridosso della Giornata internazionale della violenza contro le donne decisa di celebrare il 25 novembre in memoria delle sorelle Mirabal. Il molestatore, così come ha descritto Greta Beccaglia, si è sputato sulla mano e le ha tirato uno schiaffo sul sedere di una certa violenza mentre un’altra persona incappucciata le ha toccato le parti intime. Triste e forte allo stesso tempo l’accusa della giornalista:”Tutti hanno visto, nessuno ha detto e fatto niente”.
Greta Beccaglia, finalmente giustizia
Nella giornata odierna, lunedì 29 novembre, così come racconta Il Corriere Fiorentino, è stato catturato il molestatore, un tifoso della Fiorentina sul quale sono al momento in corso gli accertamenti. L’uomo è stato formalmente denunciato dalla giornalista alla Digos di Firenze, una prassi obbligatoria per fare scattare il procedimento penale. Un gesto stupido, incivile e violento che nulla ha a che vedere con il mondo del calcio, ma altrettanto vergognoso è l’atteggiamento di molti che hanno usato indifferenza nei confronti di un comportamento deplorevole che non dovrà più ripetersi.
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World Sports Summit, Crouch e quella marcatura di Maldini
Il ricordo indelebile di Milan-Liverpool torna a vivere al World Sports Summit, con Peter Crouch che riporta alla mente la finale di Istanbul.
Il ritorno di un classico: Milan-Liverpool al World Sports Summit
A distanza di 18 anni, l’epica sfida tra Milan e Liverpool torna a far parlare di sé al World Sports Summit. Durante l’evento, l’ex attaccante dei Reds, Peter Crouch, ha ricordato con un sorriso la marcatura serrata subita nella finale di Istanbul dal leggendario capitano del Milan, Paolo Maldini. La partita, che è rimasta nella storia per il suo drammatico svolgimento e la spettacolare rimonta del Liverpool, continua a suscitare emozioni e risate tra i protagonisti di allora.
L’aneddoto di Crouch e la leggenda di Maldini
Peter Crouch ha raccontato come la difesa incrollabile di Maldini abbia reso quella notte del 2005 un ricordo indelebile. L’incontro tra i due al World Sports Summit è stato l’occasione per rivivere quei momenti con leggerezza, tra aneddoti e risate. La marcatura di Maldini è ancora oggi un esempio di maestria difensiva, e il suo nome continua a essere sinonimo di eccellenza nel mondo del calcio.

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Fonte: l’account X di Schira
18 anni dopo è ancora #Milan–#Liverpool al #WorldSportsSummit con l’ex bomber dei #Reds Peter #Crouch che si lamenta della marcatura arcigna nella Finale di Istanbul da parte dell’allora capitano dell’#ACMilan Paolo #Maldini. E giù a ridere
— Nicolò Schira (@NicoSchira) Dec 30, 2025
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Figo ed Evrà intervengono al World Sports Summit
Luis Figo e Patrice Evrà si incontrano al World Sports Summit, dimostrando che amicizia e lealtà possono superare le rivalità calcistiche.
Un Incontro tra Leggende del Calcio
Luis Figo e Patrice Evrà, due icone del calcio mondiale, si sono incontrati al World Sports Summit, un evento che celebra lo sport e promuove l’amicizia tra gli atleti. Nonostante i numerosi duelli sulla fascia che li hanno visti protagonisti in passato, i due ex calciatori hanno dimostrato che il rispetto e la lealtà fuori dal campo possono prevalere sulle rivalità del passato. Questo incontro è stato un momento simbolico di come lo sport possa unire le persone, indipendentemente dalle loro differenze.
Un Nuovo Capitolo di Collaborazione
Al summit, Figo ed Evrà non erano avversari, ma compagni che condividono una passione comune per il calcio e il desiderio di usare la loro influenza per il bene comune. La loro presenza ha attirato l’attenzione dei media e dei fan, sottolineando l’importanza delle relazioni positive tra gli ex avversari. Questo evento ha messo in luce come le leggende dello sport possano essere un esempio di unità e collaborazione in un mondo spesso caratterizzato dalla competizione.
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Fonte: l’account X di Schira
Quanti duelli sulla fascia, ma amicizia e lealtà fuori dal campo. Luis #Figo e Patrice #Evrà stavolta compagni e non avversari al #WorldSportsSummit
Video
— Nicolò Schira (@NicoSchira) Dec 30, 2025
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Guarin racconta la sua lotta all’alcolismo: “Dall’inferno alla luce, un percorso di consapevolezza”
La testimonianza di Fredy Guarin, ex calciatore dell’Inter, rivela la sua lotta contro l’alcolismo e la depressione, culminata con pensieri di suicidio.
La discesa all’inferno
Fredy Guarin, ex centrocampista dell’Inter, ha attraversato un periodo di estrema solitudine e sofferenza, al culmine di una carriera calcistica segnata da successi e sfide. Guarin racconta di come le difficoltà personali e professionali lo abbiano spinto verso l’alcolismo, un rifugio temporaneo dal dolore che alla fine lo ha condotto in una spirale di autolesionismo. “Ho conosciuto le ombre della solitudine, della depressione e dell’alcolismo. Ho toccato lo spettro del suicidio. Un malessere durato anni”, confessa l’ex calciatore.
Il cammino verso la rinascita
Dopo aver toccato il fondo, Guarin ha iniziato il suo percorso di recupero, un viaggio lungo e difficile, ma che alla fine lo ha portato a riscoprire la bellezza della vita. Guarin attribuisce la sua rinascita al sostegno dei professionisti della salute mentale, al suo impegno personale e alla fede in un potere superiore. Oggi, Guarin lavora in una fondazione per aiutare coloro che, come lui, stanno lottando contro la dipendenza. “Ho vissuto quelle esperienze per poterle mettere a disposizione delle persone, per aiutare l’essere umano”, afferma Guarin.
Guarin sottolinea l’importanza di affrontare i propri problemi e accettarsi per quello che si è, compresi i propri difetti. “Siamo anche i nostri problemi”, dice. Ora, Guarin è un uomo cambiato, un uomo che ha imparato ad apprezzare le piccole cose della vita e ad amare se stesso. “Oggi Fredy Guarin sta meglio. È un uomo diverso. Sono grato per questa seconda opportunità che la vita mi ha dato”, conclude Guarin.
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Fonte: [Gianluca Di Marzio](http://gianlucadimarzio.com/).
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