Prima di piazzare una scommessa sul calcio, ogni vero appassionato sa che per divertirsi e contemporaneamente avvicinarsi il più possibile ai risultati finali delle partite, deve studiare le statistiche, la condizione psicologica e quella atletica dopo aver focalizzato l’attenzione sulle preferenze tattiche degli allenatori e il livello tecnico delle squadre in campo.
In questo caso, faremo una panoramica della condizione delle 7 sorelle dopo la 10ª giornata di campionato. A proposito, quali sono le 7 sorelle della Serie A? Da sempre Juventus, Inter, Napoli, Roma, Lazio, Fiorentina e da qualche tempo, l’Atalanta al posto del Milan; per rispetto dei tifosi rossoneri, includeremo anche il buon vecchio Diavolo.
Squadra per squadra, ci concentreremo sul principale punto di forza e di debolezza di ciascuna di esse, in modo che avete sempre un preambolo da tenere a mente prima di studiare i pronostici di Serie A.
Il punto di forza: indubbiamente la rosa a disposizione di Mr. Sarri, ma dato che la Juventus è la favorita per lo scudetto, in questo caso i punti di forza sono due. La rosa e Cristiano Ronaldo nella rosa.
Il punto di debolezza: la difesa. A dispetto di quello che dice Sarri, è la difesa, molto più che della poca concretezza, che sta costando alla Juventus qualche fatica di troppo più o meno in tutte le vittorie che porta a casa.
Il punto di forza: il gruppo di Antonio Conte! Sì, perché sono due punti di forza in uno, dato che la dote migliore dell’ex tecnico della Juventus è proprio quella che lo vede capace di cementare gruppi di calciatori, trasformarli in gruppi di uomini e guidarli come e dove vuole lui!
Il punto di debolezza: la rosa. Nelle ultime partite, le assenze hanno contemporaneamente privato l’Inter della geometria di Sensi, della garra charrua di Vecino, della cazzimma di D’Ambrosio e dell’estro di Sanchez.
Il punto di forza: la cifra tecnica a disposizione sulla trequarti. Insigne, Mertens, Milik, Callejon, Lozano, Fabian Ruiz, non hanno ancora fatto il salto di qualità verso la definizione di campioni, ma negli ultimi anni, la loro tecnica li ha messi nelle condizioni di conquistare i punti che servivano per riconquistare un posto in Champions e magari illudersi di competere per lo scudetto.
Il punto di debolezza: Carletto è fatto per allenare i veri campioni, quelli dal carattere e dallo spirito più che dal piede buono? Probabilmente sì, e i faccia a faccia tra Ancelotti e Insigne ne sembrano una prova. De Laurentiis gli ha fatto eco confermando forse la nostra tesi: “Insigne deve decidere cosa vuole fare da grande”.
Il punto di forza: finalmente sembra esserci serenità nello spogliatoio. E in realtà anche il rapporto tra spogliatoio e tifosi sembra sereno quest’anno. Prima di piazzare
pronostici sulla Serie A, ricordatevi di prendere consapevolezza di qual è il rapporto tra squadra e tifosi in quel momento.Il punto di debolezza: l’emotività di un gruppo e di un ambiente disabituati a vincere. L’impressione è che la condizione ideale della Roma sia quella di competere senza troppe pressioni: vedere per credere la vittoria sul Milan e il 4-0 ad Udine, quando tutti scrivevano “Povera Roma, è piena di assenti”.
Il punto di forza: aldilà delle voci sul possibile esonero di Simone Inzaghi (durano dall’anno scorso), la Lazio sembra avere diversi leader nello spogliatoio. Acerbi, Lulic, Leiva e Immobile fanno sul serio! La loro leadership abbinata al talento dei vari Correa, Milinkovic-Savic e Luis Alberto ha permesso ai biancocelesti di aggiudicarsi anche la scorsa Coppa Italia 2018/2019.
Il punto di debolezza: l’emotività di spogliatoio e piazza. Come tutte le squadre costrette a gestire la sproporzione tra pressione mediatica ed esperienza del gruppo, la Lazio sembra spesso masochista. Lo vedi soprattutto in difesa.
Il punto di forza: Ribery motivato a fare il vero leader! Il francese sembra essersi calato nella parte e non sta perdendo occasione per sostituirsi a Montella, con il fine di compensare le lacune caratteriali dell’Aeroplanino. Ribery è stato forse decisivo per rinsaldare il rapporto tra la squadra e il Franchi.
Il punto di debolezza: l’inesperienza della squadra sommata alla scarsa leadership di Montella. Ma se Commisso sarà bravo a non metterle pressione, la Fiorentina saprà bazzicare le zone a ridosso dell’Europa League.
Il punto di forza: schemi, allenatore, squadra e tifosi sono un tutt’uno. I complimenti all’Atalanta si sprecano di continuo, questa squadra gioca a ritmi altissimi, che le consentono spesso di compensare un eccessivo integralismo tattico.
Il punto di debolezza: la mancanza di furbizia. Attenti a pronosticare ad inserire l’Atalanta nelle vostre schedine pronte sul calcio quando gioca con la pressione addosso e cioè con l’obbligo del risultato. Visto Atalanta – Shakhtar? Non sembra l’eccezione che conferma la regola, c’era già stato il 4-0 con la Dinamo Zagabria e la sconfitta nella scorsa finale di Coppa Italia.
Il punto di forza: booo? Sembrava Piatek, ma poi la società ha chiamato un allenatore che non predilige veri 9 di vecchia scuola.
Il punto di debolezza? Tanti, troppi. Ne scegliamo uno, quello da cui sono partiti gli altri. Il Milan non ha radici, ha disordine in società e una volta andato via Gattuso, è più che mai chiaro a tutti. Chissà, ora che i tifosi ne hanno preso consapevolezza, sarà il momento di rimettere radici nella classifica della Serie A?
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