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I calciatori più salutari della Champions League
Trionfare ad alti livelli nel calcio che conta non è così semplice come si creda. Lo sanno bene i calciatori che più di altri hanno monopolizzato i trofei individuali e collettivi degli ultimi anni.
Tra tutti spiccano ovviamente Cristiano Ronaldo e Lionel Messi, vincitori di cinque e sei palloni d’oro rispettivamente e attualmente tra i più forti di tutti nonostante non siano più giovanissimi.
Questi due sono arrivati ai livelli più alti in assoluto non solo grazie al talento ma soprattutto per via dell’impegno profuso in allenamento e quindi anche grazie a vari sacrifici dal punto di vista dell’alimentazione e delle abitudini quotidiane.
È di qualche giorno fa la notizia secondo la quale il campione portoghese abbia cambiato la dieta dei suoi compagni al Manchester United, proibendo il dolce alla fine dei pasti per evitare che possano sentirsi più appesantiti al momento della partita.
Una scelta drastica che però alla lunga dovrebbe portare a ottimi risultati e che conferma quanto il campione portoghese sia maniacale da questo punto di vista.
Del resto va ricordato l’episodio raccontato dal suo ex compagno allo United Patrice Evra, che fece pubblica una cena alla quale Ronaldo lo invitò il cui menù era insalata di pollo e acqua. Qualcosa che rende chiara l’ossessione alla vittoria dell’ex attaccante della Juve.
Fonte: Unsplash
Del resto ottenere grandi risultati passa per essere in formissima quando davvero c’è da fare la differenza.
Non è un segreto che alcuni calciatori abbiano smesso anche di fumare una volta diventati professionisti o preferiscano consumare prodotti come taxfreenus, con spedizione in tutto il mondo, mentre altri hanno dovuto modificare la propria dieta una volta compreso di dover rendere al massimo ad altissimi livelli e con continuità.
Per evitare problemi muscolari e di altro tipo anche un fenomeno come Lionel Messi ha totalmente cambiato abitudini alimentari fin da quando era giovanissimo.
Fu nell’estate del 2008, ossia quando arrivò Pep Guardiola sulla panchina del Barcellona, che l’argentino fu invitato a cambiare la carne per il pesce e a evitare di consumare bevande gassate o cibo ad alto contenuto calorico.
I tanti infortuni muscolari patiti da Messi, che nelle precedenti annate era stato spesso vittima di strappi o stiramenti alla coscia, sono praticamente spariti durante anni e gli hanno permesso d’inanellare record su record sia a livello individuale sia per quanto riguarda il collettivo, soprattutto nel Barcellona.
Anche Neymar, uno dei migliori giocatori del momento, è stato spesso costretto a seguire alcune diete particolari per riprendersi dopo settimane senza allenarsi.
L’ultima volta, infatti, per perdere alcuni kg di troppo il brasiliano ha effettuato una dieta vegana di due settimane che lo ha tirato praticamente a lucido, come dimostrato poi durante una partita con la nazionale verdeoro.
Uno dei più maniacali in questo senso è però il norvegese Erling Haaland, attaccante classe 2000 che sta mietendo una serie di record impressionanti dal punto di vista realizzativo.
Tra meditazione, dieta ferrea ed esercizi, l’attaccante del Borussia Dortmund ha ultimamente messo ben 12 kg di massa muscolare e il suo rendimento ne sta risentendo in maniera totalmente positiva, come dimostrato dai tanti goal che segna in continuazione.
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Plusvalenze Roma: chiesto il rinvio a giudizio per Pallotta e cinque ex dirigenti
Plusvalenze Roma, l’ex presidente giallorosso rischia il processo per falso in bilancio e violazione delle norme sull’intermediazione finanziaria. Accuse su operazioni di mercato dal 2018 al 2020.
La Procura di Roma ha acceso i riflettori su uno dei capitoli più delicati della storia recente della Roma. Il pubblico ministero Renata Cerasa ha formalizzato la richiesta di rinvio a giudizio per James Pallotta, ex presidente del club capitolino, e cinque ex dirigenti: Umberto Gandini, Guido Fienga, Mauro Baldissoni, Francesco Malknecht e Giorgio Francia. L’accusa principale è quella di falso in bilancio, oltre alla violazione del Testo Unico dell’Intermediazione Finanziaria, in relazione a diverse operazioni di mercato effettuate tra il 2018 e il 2020.
Tra le transazioni incriminate spiccano nomi noti come quello di Leonardo Spinazzola, acquistato dalla Juventus, Luca Pellegrini, passato in bianconero, e il trasferimento di Radja Nainggolan all’Inter, con Davide Santon e Nicolò Zaniolo come contropartite tecniche. Altri affari sotto esame includono l’acquisto di Bryan Cristante dall’Atalanta (con Marco Tumminello ceduto parzialmente come contropartita), lo scambio tra Kostas Manolas e Amadou Diawara con il Napoli, e le operazioni legate a Marchizza e Frattesi con il Sassuolo per l’arrivo di Defrel.
L’attuale proprietà della Roma, guidata dalla famiglia Friedkin, risulta del tutto estranea all’inchiesta. Anzi, per loro la Procura ha già richiesto l’archiviazione, sottolineando l’assenza di responsabilità diretta per i fatti contestati, risalenti al periodo della precedente gestione.
Plusvalenze Roma, il caso Juve
La vicenda si intreccia con un altro caso eclatante, quello delle presunte plusvalenze fittizie della Juventus. Anche in questo caso, tra gli imputati figurano l’ex presidente Andrea Agnelli, Pavel Nedved, Maurizio Arrivabene e Fabio Paratici. Le accuse contestate nell’inchiesta Prisma includono aggiotaggio, ostacolo alla vigilanza e false fatturazioni.
Dopo la decisione della Cassazione, che ha trasferito il procedimento da Torino a Roma per incompetenza territoriale, oggi il tribunale della Capitale ospita una nuova udienza. Durante la prima fase del processo, sono già state depositate circa 200 richieste di costituzione di parte civile, tra cui Consob, associazioni di consumatori, fondi di investimento e azionisti.
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Nainggolan Arrestato a Bruxelles per Traffico di Droga
Brutte notizie per Nainggolan: trenta perquisizioni in Belgio, sequestrata l’auto del calciatore. La procura indaga sull’importazione di cocaina dal Sud America.
Questa mattina Radja Nainggolan, ex stella di Roma, Inter e Cagliari, è stato arrestato dalla polizia belga nell’ambito di un’inchiesta sul traffico di droga. La notizia, riportata dai giornali del gruppo Mediahuis è stata confermata dalla procura di Bruxelles.
Il procuratore Julien Moinil ha spiegato che l’indagine riguarda un presunto traffico di cocaina dal Sud America verso l’Europa, attraverso il porto di Anversa, e la sua distribuzione sul territorio belga. L’operazione, condotta dalla divisione criminalità organizzata della procura di Bruxelles, ha visto la polizia giudiziaria federale eseguire ben trenta perquisizioni domiciliari tra Bruxelles, la sua periferia e la provincia di Anversa.
Durante una di queste perquisizioni, ad Anversa, è stata sequestrata anche l’auto del calciatore, una Smart Brabus, versione di lusso della city car compatta. “Gli interrogatori sono ancora in corso – ha dichiarato il procuratore – e nel rispetto del principio di presunzione d’innocenza non saranno rilasciati ulteriori commenti. La procura emetterà un comunicato ufficiale una volta completati gli interrogatori”.
Caso Nainggolan, il Lokeren conferma l’assenza del giocatore
Nainggolan, attualmente in forza alla squadra di calcio a 5 del Lokeren, club di seconda divisione belga, era assente all’allenamento di questa mattina. Il club ha dichiarato: “Possiamo solo confermare che il giocatore era assente oggi. Non sarà disponibile per la partita contro l’Eupen”.
L’avvocato del calciatore, Omar Souidi, non ha ancora rilasciato dichiarazioni. Nainggolan aveva recentemente fatto il suo debutto nel calcio a 5. Tuttavia, il suo nome è ora legato a un’indagine che potrebbe segnare una svolta drammatica nella sua vita.
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Milan, crisi di nervi per Conceicao: tra il concerto di Lazza e il torpore dei senatori | L’editoriale di Mauro Vigna
Milan, abbiamo visto tutti in diretta cosa è successo al termine della gara contro il Parma ieri pomeriggio al San Siro. Come possiamo intendere il gesto di Conceicao?
Sergio Conceicao ieri pomeriggio è stato nuovamente tradito dai senatori. Due li ha lasciati direttamente in panchina alla fine del primo tempo, uno lo voleva quasi menare al termine della gara.
Troppa la tensione in campo, la gara contro il Parma era da vincere senza se e senza ma, tuttavia ci si è trovati nei minuti finali sotto di una rete. Grazie anche ai cambi, Bartesaghi e Chukwueze sono entrati molto bene, il Milan l’ha raddrizzata e vinta, ma quanta fatica!
E al 96’, al triplice fischio, con l’adrenalina a mille, ecco il gesto che non si dovrebbe vedere, un allenatore che rincorre un proprio giocatore, un mezzo parapiglia bloccato sul nascere dagli altri compagni. Ci si chiarirà poco dopo nello spogliatoio con le dichiarazioni, in parte di circostanza, dei protagonisti davanti ai microfoni.
Ma perché tanto rabbia? In primis Conceicao voleva vincere la sua prima in campionato e smuovere finalmente la classifica in una giornata di campionato che aveva visto la Juventus soccombere contro il Napoli.
In secondo luogo era stata completamente mal digerita la partecipazione di alcuni giocatori al concerto di Lazza venerdì sera. Gli stessi giocatori che poi in campo hanno rimediato una figura barbina. Lo stesso Calabria, che ha giocato alla Calabria, quindi tanto cuore e poca sostanza, quando è uscito ha scalciato una bottiglietta e tirato pugni alla panchina.
Vi ricordate per caso la scena analoga di Lautaro e la reazione di Conte? Ecco, su questa storia non deve essere ricamato un caso. Sono semplici questioni di campo. Col senno di poi, a mente fredda, ovvio che le cose potevano essere gestite lontano dalle telecamere, ca va sans dire, ma Conceicao è un sanguigno maledettamente diretto, impossibile da calmare quando gli si ingrossa la vena. Prendere o lasciare.
E io non ci penso due volte, prendo. Prendo un tecnico che ci mette faccia, grinta, cattiveria e le trasmette ai giocatori in campo. Credete forse che con Fonseca, con tutto il rispetto, avremmo recuperato nei minuti finali? Difficile dirlo perché non c’è la riprova, ma dico di no. Teniamocelo stretto questo allenatore, nella speranza che riesca a far tornare a bordo Theo Hernandez, un giocatore che oggi è più un danno che un valore in campo. Giusto quindi lasciarlo in panchina, soprattutto se il Bartesaghi visto ieri diventasse una conferma.
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