Ibra-Lukaku, una sfida tra due colossi del calcio che pare non avere fine, quantomeno negli strascichi. Lo svedese è stato ascoltato venerdì scorso dalla Procura FIGC per meglio capire quali frasi siano state dette alla fine del primo tempo del derby tra Milan ed Inter, l’attaccante belga verrà ascoltato invece nei prossimi giorni.
A parlare della vicenda è stato lo stesso legale del club di Via Aldo Rossi Leonardo Cantamessa che ai microfoni di Radio Punto Nuovo ha parlato della convocazione di Ibrahimovic in questi termini:” Indagine? Se si guarda l’evento e non l’eco dell’evento, sarebbe un nulla di fatto. Sono due grandi giocatori, con una differenza: il Milan ha dimostrato di poter fare bene senza Ibrahimovic, l’Inter non può far a meno di Lukaku”.
Analizzando cosa si sarebbero detti i due giocatori, Cantamessa ribadisce: “Ma gli ha detto donkey o monkey? Gli ha detto ‘donkey’, letteralmente ‘asino’, ma in ambito sportivo vuol dire scarso. Il presidente dell’Everton, per giustificare cose sue con Lukaku tirò fuori la storia, le parole di Ibra hanno nulla a che fare con il razzismo, non esiste, è assurdo, grottesco pensare ciò di uno che è vissuto in una sorta di ghetto”.
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