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Il Chelsea, il Pif e i gli affari con le squadre arabe
Dopo le due sessione faraoniche di calciomercato il Chelsea in questa fase di mercato sono costretti a cedere sia per le somme spese in precedenza sia per gli esuberi dei calciatori in rosa.
Anche in questa finestra di mercato il Chelsea sarà protagonista, anche se questa volta non solo per gli acquisti da fare, ma soprattutto per le cessioni dei calciatori in esubero in rosa.
Al momento un grande aiuto in questo inizio di mercato alla squadra londinese sono le squadre del campionato saudita.
Un campionato che sta cercando di portare grazie ad ingaggi faraonici diversi campioni e non solo over 30.
I primi sono stati Cristiano Ronaldo e poi Benzema.
La Saudi Pro League ha già messo sotto contratto dai Blues:
Ngolo Kanté: centrocampista del Chelsea ha scelto l’Al-Ittihad. Il classe ’91 ha firmato un biennale da 50 milioni di euro a stagione.
Kalidou Koulibaly: il difensore ex Napoli lascia il Chelsea per accasarsi all’Al-Hilal. Il calciatore senegalese perrcepirà uno stipendio di circa 30 milioni di euro netti a stagione.
Edouard Mendy: il portiere lascia Chelsea per andare all’Al-Ahli e firma un contratto con il club saudita fino al 2026.
Tutto questo però in Inghilterra viene visto come un favore che sta facendo il fondo sovrano PIF che ha acquisito il controllo del Newcastle, riportandolo in Champions League, grazie al quarto posto raggiunto in Premier League.
Molti sono i dubbi che sono sorti sulla composizione della cordata che acquistò il Chelsea dal magnate Abrahamovic,
Secondo alcune fonti nell’operazione di acquisto da quasi 5 miliardi di euro, ci sarebbe come maggiore investitore Clearlake Capital, che avrebbe messo nell’affare circa 3 miliardi diventando il proprietario dei Los Angeles Dodgers, Todd Boehly, nuovo presidentedei Blues, avendo al proprio fianco il suo socio in affari Mark Walter e all’imprenditore svizzero Hansjorg Wyss.
Tuttavia la Clearlake Capital con sede negli Stati Uniti, gestisce circa 60 miliardi di sterline in attività per conto di circa 300 investitori in tutto il mondo, tra cui un investimento significativo da parte di PIF, che ha pagato 350 milioni di sterline per acquistare Newcastle da Mike Ashley l’anno scorso.
PIF investe in diverse società di private equity oltre a Clearlake, un fondo diversificato in cui nessuno degli azionisti possiede più del cinque per cento.
Il Chelsea al momento ha solo dimostrato di avere legami con fondi russi ma mai ha pubblicato l’elenco degli investitori presenti e quindi, di conseguenza, non ha mai ufficialmente escluso, nonostante vari tentativi, una possibile presenza di fondi sauditi nell’operazione.
Tornando alla sessione di mercato estiva, in questo inizio sembra proprio che il Chelsea sia aiutato da il fondo PIF che ha da poco acquisito importanti partecipazioni nei maggiori quattro club sauditi: Al-Ittihad, Al-Ahli, Al-Nassr e Al-Hilal.
Proprio le società che stanno portando campioni e gli stessi calciatori dei Blues nel campionato arabo, creando un vero e proprio scossone al mercato con offerte faraoniche.
Sono tre le operazioni che sono andate a buonfine tra Chelsea e campionato saudita, tutti calciatori over 30 che gravavano nelle casse dei blues con stipendi altissimi.
La quarta operazione al momento è in stanby perchè il marocchino Ziych non ha superato le viste mediche con l’Al-Nassr.
Fonte: calcio finanza
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Bonatti: “Savona in Nazionale? Una gioia”
Ai microfoni del sito di Gianluca Di Marzio, l’allenatore Andrea Bonatti ha ricordato i retroscena della carriera di alcuni giovani che ha allenato.
Di giovani giocatori lui se ne intende: complice la sua esperienza in Primavera alla Lazio e alla Juventus, dove ha allenato diversi nomi oggi famosi. Tra i “suoi” giocatori nomi come Savona, Mbangula, Soulé e anche Pedro Neto, oggi in forza al Chelsea.
L’intervista ad Andrea Bonatti
Partendo da Savona, Bonatti chiosa: “Oggi vederlo in Nazionale è una gioia”. Poi ricorda il percorso alla Juventus: “Giocava poco: al suo posto c’era Mulazzi, stessa età e stesso ruolo. Nella stagione 2020-21 il direttore Scaglia ha scelto per lui il percorso giusto: è andato in prestito alla SPAL perché non avrebbe trovato minuti in Primavera alla Juve, ma fino a marzo 2021 non ha giocato neanche lì”.
Da allora, molto è cambiato: “A fine prestito la Juve voleva riportarlo a casa e tenerlo, ma lui aveva ancora paura di non giocare e voleva andare via. Dove? Al Torino, che lo aveva chiamato”. Sliding door a un passo: “Poi lo abbiamo convinto a restare. Gli ho garantito che avrei puntato su di lui perché ci credevo: ho alzato Mulazzi a esterno offensivo per farli giocare entrambi. Poi la bravura è stata tutta sua nel conquistarsi il posto ogni settimana e crescere tanto da arrivare in Nazionale“.
Sempre dalla Juventus arriva il retroscena su Mbangula: “Nel periodo Covid, Samu era andato a casa in Belgio e non voleva più tornare a Torino. A lui sono molto legato, è sempre stato smart: intelligente e furbo. Quella volta siamo stati duri: ‘Tu domani vieni qui, punto: in aereo, in macchina, in bici, non ci interessa’. Eravamo lì per aiutarlo e sapevo che lui poteva aiutare noi. È tornato e si è conquistato il posto da titolare, sotto-età, in partite importanti: ad Alkmaar contro l’AZ in un ottavo di Youth League e poi con l’Atalanta in semifinale scudetto”.
Pedro Neto, invece, è un caso a sé stante: semplicemente di passaggio in Serie A, ha fatto fortuna in Inghilterra. Così Bonatti, sull’arrivo del giocatore alla Lazio Primavera: “Neto era un ragazzo con grande gamba, sveglio e voglioso di imparare, ma non mi dava la magia che più tardi mi avrebbe dato uno come Soulé. Non sembrava così pronto per giocare alla Lazio, invece ha avuto una grande carriera: i percorsi sono così, c’è chi vien fuori prima, chi più tardi e chi alla fine non riesce”.
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Raccolti più 200mila euro al Gala Un brutto t1po: presenti tanti calciatori
Lunedì 11 novembre si è svolta presso lo Spazio Lampo di Milano la serata benefica “Un brutto t1po!”, promossa dalla Fondazione SoStegno70 e a supporto del Diabetes Research Institute dell’Ospedale San Raffaele di Milano.
Un brutto t1po, grande successo a Milano
Il gala, giunto ormai alla sua ottava edizione, nasce nel 2017 per volontà di Paola Macchieraldo e Antonio Mincione, ed è stato capace negli anni di raccogliere oltre 650.000€ da devolvere alla ricerca. Nelle più recenti edizioni, Massimo Ambrosini e sua moglie Paola, si sono uniti all’organizzazione dell’evento.
Ad animare e condurre il tutto Andrea e Michele, celebri volti di Radio Deejay, insieme a Pierluigi Pardo.
Tra gli ospiti: Andrea Pirlo, Bobo Vieri, Filippo Inzaghi, Andrij Shevchenko e il suo ex allenatore Carlo Ancelotti. Anche alcuni club del massimo campionato italiano hanno deciso di mostrare la loro vicinanza alla causa, come Juventus, AC Milan e FC Inter, con la partecipazione di Michele Di Gregorio, Javier Zanetti e membri delle rispettive dirigenze.
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Ben Yedder condannato a 2 anni di carcere: tutti i dettagli
Arriva la svolta nel caso Ben Yedder, l’attaccante ex Monaco accusato di guida in stato di ebrezza e abusi sessuali. Il tribunale ha emesso la sentenza.
Il francese aveva in precedenza ammesso di essersi messo alla guida sotto l’effetto di alcol, ma aveva negato categoricamente ogni azione contro la ragazza in questione.
Ben Yedder condannato: ecco la sentenza
Il tribunale di Nizza ha giudicato l’imputato colpevole di entrambe le accuse e di conseguenza stabilito una pena di due anni di reclusione con condizionale più una multa di 5000 euro. Contenstualmente, anche l’obbligo di assistere e risarcire la ragazza di 23 anni presumibilmente vittima dell’accaduto risalente al 7 settembre scorso.
Inoltre è stata predisposta la sospensione della patente per 6 mesi per Ben Yedder, il quale dovrà sottoporsi ai classici esami del sangue periodici per ottenere la restituzione della licenza.
L’attaccante è svincolato da luglio scorso e a causa di questi problemi legali nessuna squadra si è fatta avanti per ingaggiarlo. Risolto questo nodo, potrebbe delinearsi finalmente il futuro del classe 1990. Tra i riconoscimenti più importanti i 3 titoli di capocannoniere della Ligue 1, Coppa del Re e Coupe de France.
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