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Il governo vuole controllare i bilanci delle società di calcio

Il Governo ha preparato un decreto per la creazione di un ente al posto della Covisoc: la Figc convoca una riunione d’urgenza.

Il mondo del calcio è stato scosso da una nuova iniziativa del governo che potrebbe avere un impatto significativo sullo sport in generale e non solo sul settore calcistico.

Si tratta della circolazione della bozza di un decreto legge che prevede la creazione di una nuova autorità di controllo sui conti dei club di calcio e basket.

Questo decreto sarà portato in consiglio dei ministri la prossima settimana e, se approvato, darà vita all’Agenzia per la vigilanza economica e finanziaria delle società sportive professionistiche.

La mossa del Governo che scavalca Covisoc e Figc

La bozza del testo è stata inviata a Federcalcio e Coni nei giorni scorsi, generando malumore soprattutto tra i club.

Il presidente federale Gabriele Gravina ha convocato d’urgenza i presidenti delle componenti per discutere la questione.

L’iniziativa propone la creazione di un’alternativa alla Covisoc, un organismo interno alla Figc che sarebbe sostituito dall’Agenzia per la vigilanza economica e finanziaria delle società sportive professionistiche. Tuttavia, il calcio vede questa iniziativa come un’invasione di campo del governo, che finora ha negato qualsiasi aiuto al settore.

Il ministro dello Sport Andrea Abodi sostiene che l’Agenzia non minaccerà l’autonomia dello sport dalla politica, ma mira a garantire un sistema che funzioni, tuteli le società che rispettano le regole e controlli con efficacia e trasparenza.

Tuttavia, la bozza del decreto prevede anche un “parere vincolante” sul rilascio delle licenze per la partecipazione ai campionati.

La Lega Serie A, che aveva chiesto un sistema di controllo economico-finanziario separato dalla Figc, è rimasta sorpresa dalla possibile rivoluzione. Tuttavia, resta da chiarire chi pagherà i 2,5 milioni di euro annui previsti per sostenere l’Agenzia: i club o lo Stato.

L’Agenzia, con sede a Roma e sotto la vigilanza del governo, sarà composta da un presidente e due componenti nominati dal governo stesso, insieme a un segretario generale e non più di trenta dipendenti.

In conclusione, il mondo del calcio si trova di fronte a un’operazione importante su cui restano diversi punti da chiarire, ma non ha intenzione di restare a guardare.

Aggiornato al 05/05/2024 9:46

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Pubblicato da
Francesco Tripodi

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