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Inter, Barella out? | Ora tocca davvero a Frattesi

L’infortunio di Niccolò Barella costringerà il centrocampista dell’Inter a uno stop abbastanza lungo. Ora tocca a Frattesi sostituire degnamente il suo compagno
Inter, Barella fuori tre settimane
Barella infortunato non è certo una buona notizia per l’Inter. Tuttavia, la completezza della rosa nerazzurra rende non poi così grave l’assenza. Se si considera, infatti, la presenza di una risorsa importante come Davide Frattesi, che ha già dimostrato in diverse occasioni di saperci fare in mezzo al campo.
Una vera occasione per Frattesi
Già dalla scorsa stagione Frattesi si è imposto come vice-Barella annunciato. Il ruolo, la grinta e l’importante del suo lavoro per la squadra hanno evidenziato questa attitudine del giocatore, molto simile a quella del compagno. Tuttavia, non c’è mai stato bisogno di un suo impiego a causa di emergenze di reparto. Pertanto, si è sempre dimostrato un valore aggiunto e mai una necessità. Con Barella out, però, si assisterà alla vera grande occasione per Frattesi di consacrarsi di fronte al suo pubblico. Proprio come già avviene in Nazionale, sotto la guida di Luciano Spalletti, per il quale il centrocampista è una pedina fondamentale e inamovibile.
Barella, il comunicato dell’Inter
Come si apprende dal report del club nerazzurro, Barella dovrebbe restare fuori almeno fino alla sosta per le Nazionali. Ecco le parole dell’Inter: “Nicolò Barella si è sottoposto questa mattina a esami clinico strumentali presso l’Istituto Humanitas di Rozzano. Per il centrocampista nerazzurro distrazione al retto femorale della coscia destra. Le sue condizioni saranno rivalutate la prossima settimana”.
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Eintracht, avanti con Toopmöller: il tecnico rinnova

L’Eintracht Francoforte ha deciso di puntare con decisione sulla continuità, rinnovando il contratto dell’allenatore Dino Toppmöller fino al 2028.
La conferma dell’Eintracht Francoforte
Un segnale forte da parte della dirigenza del club tedesco, che ha espresso piena fiducia nel lavoro dell’allenatore. Arrivato solo pochi mesi fa, è già capace di conquistare squadra, tifosi e società. Dino Toppmöller, il cui precedente accordo sarebbe scaduto nel 2026, ha saputo imprimere fin da subito la sua impronta sulla squadra. Sotto la sua guida, l’Eintracht Francoforte ha mostrato un gioco solido e una mentalità vincente. Queste qualità gli hanno permesso di competere ai massimi livelli. A una giornata dal termine della Bundesliga, il club è vicinissimo a strappare il pass per la prossima Champions League. Indubbiamente un traguardo che testimonia il valore del lavoro svolto.
Le parole del tecnico e la crescita del club
“È una questione che mi sta a cuore rimanere qui. Sono incredibilmente orgoglioso di essere l’allenatore dell’Eintracht Francoforte“, ha dichiarato Toppmöller dopo l’annuncio del rinnovo. “Abbiamo fatto ottimi progressi in questa stagione e il nostro percorso insieme è tutt’altro che finito. Sono molto entusiasta del futuro all’Eintracht Frankfurt e sono convinto che festeggeremo molti altri grandi successi insieme. Il prossimo traguardo lo raggiungeremo sabato a Friburgo“.
Le parole del tecnico trasmettono passione e ambizione, confermando la sintonia con la società. La decisione di prolungare il rapporto fino al 2028 è un chiaro segnale: il club vuole costruire un progetto solido e a lungo termine. E totalmente in linea col progetto, scelgono un tecnico che ha già dimostrato di avere le qualità giuste per guidare la squadra.
Oltre ai successi sportivi, il club ha evidenziato anche la crescita dei giovani talenti: filosofia che Toppmöller ha abbracciato pienamente. Ora, con il rinnovo siglato, il futuro dell’Eintracht e di Toppmöller è tutto in discesa. La prossima sfida sarà sabato contro il Friburgo alle 15:30. Il vero obiettivo rimane quello di continuare a crescere e competere tra le migliori squadre d’Europa.
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Fiorentina, ufficiale: Comuzzo rinnova fino al 2029

Pietro Comuzzo rinnova con la Fiorentina fino al 2029 e conferma il suo legame con il club che lo ha cresciuto e lanciato nel grande calcio.
La Fiorentina blinda il suo gioiello
La Fiorentina ha ufficializzato il rinnovo del contratto di Pietro Comuzzo. Il giovane talento classe 2005, si legherà al club viola fino al 2029, con un’opzione a favore della società fino al 2030. Una scelta che conferma la volontà della Fiorentina di puntare sui giovani e di garantire continuità al progetto tecnico sotto la gestione Palladino.
Cresciuto nel settore giovanile gigliato, Comuzzo ha bruciato le tappe della sua crescita. Ha fatto il suo debutto in Serie A a soli 18 anni nell’ottobre 2023. Da allora, il giovane difensore ha collezionato 48 presenze tra Serie A, Conference League e Coppa Italia. Ha dimostrato maturità e talento, qualità che non sono passate inosservate, soprattutto per la sua età. Al commissario tecnico della Nazionale italiana, che lo ha convocato per la selezione maggiore, non è sfuggito niente.

L’URLO DI RAFFAELE PALLADINO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Comuzzo-Fiorentina: il legame prosegue
Un rinnovo che rappresenta un segnale di fiducia. La Fiorentina sta puntando su un giocatore che, nonostante la giovane età, è già diventato una pedina importante per la squadra. La sua crescita è stata costante e il nuovo accordo è una testimonianza del club di voler proteggere e valorizzare i propri gioielli. E, allo stesso tempo, scongiurando possibili interessi da parte di altre società.
Il percorso di Comuzzo è l’emblema del progetto giovani della Viola. Progetto che continua a investire nella crescita dei talenti del proprio vivaio. Il suo futuro è dunque legato ai colori viola, e il giovane difensore è pronto a scrivere nuove pagine della sua carriera a Firenze, continuando a lavorare per affermarsi come uno dei migliori talenti del calcio italiano.
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Milan, prime scosse di terremoto: può davvero saltare Furlani?

Milan, sicuramente la sconfitta di ieri sera ha riaperto molte ferite che sembravano apparentemente chiuse. Una stagione fallimentare per la quale qualcuno sarà tenuto a rispondere.
Una stagione fallimentare, su questo tutti sono d’accordo all’interno dell’AC Milan. Un club dove si professa di lavorare in team, sebbene molte individualità siano poco inclini a farlo per davvero.
Un proprietario, Gerry Cardinale, il quale rivendica libertà d’azione e il concedente il vendor loan, Paul Singer (Fondo Elliott) che tramite Giorgio Furlani controlla che i suoi soldi possano in futuro essere restituiti con una gestione oculata del club.
Ma per gestione oculata si intende anche competitività in campionato e in Europa, cosa che durante questa stagione è venuta meno con il naturale ammanco degli introiti della Champions League, punto focale del business plan presentato dallo stesso Cardinale agli investitori.
Sostenibile quindi un Milan senza coppe? Per una stagione sì, ma non dovrà essere un vizio e soprattutto, affinché non lo diventi, qualcuno dovrà pagare per gli errori commessi. Licenziarli tutti in blocco sarebbe assurdo e oltre all’allenatore potrebbe essere chiesta la testa di colui il quale si professa decision maker in ultima istanza. Onori e oneri, verrebbe da dire.
Ma chi veramente vorrebbe la testa di Furlani? Ad oggi i rappporti con Gerry Cardinale sembrano essere tesi e la collaborazione tra i due ai minimi termini. Una buona parte capitanata dai Singer sembrerebbe invece essere propensa a confermalo, tuttavia dovranno essere apposti degli immediati correttivi andando ad assoldare un DS competente e figure meno abili con la calcolatrice, ma conoscitori del calcio giocato.
Rivoluzione in arrivo? Presto per dirlo, ma qualche scossa di terremoto con epicentro Via Aldo Rossi si sta sentendo. Terminerà a breve o dobbiamo prepararci al peggio? O al meglio, ascoltando la voce dei tifosi giustamente delusi?
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