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Inter, Conte cala l’asso di..Bastoni: un sacrificio inevitabile

L’Inter è rassegnata a lasciar partire il difensore, andando a privarsi di un terzo della difesa dello scudetto. La destinazione più probabile è una vecchia conoscenza della serie A.
Ormai è certo, Alessandro Bastoni in estate lascerà l’Inter. Il difensore nerazzurro sarà, dunque, il sacrificato della prossima estate.
Una nuova cessione eccellente, dunque, è pronto in casa Inter, dopo quelle della scorsa estate di Romelu Lukaku e Achraf Hakimi. Le esigenze di bilancio, infatti, sono in cima alle priorità della famiglia Zhang.
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A ribadirlo è stato lo stesso rampollo della famiglia Suning, nel post dell’ultima di campionato contro la Sampdoria. L’Inter sarà ambiziosa, ma a regola di conti.
Secondo quanto raccolto da Calciostyle, il difensore di Casalmaggiore è stato messo nella lista dei partenti dalla dirigenza dell’Inter. La destinazione, però, non è certa.
Quel che è sicuro, è che Antonio Conte non ha mai smesso di avere stima di lui. Il Tottenham, al momento, è quindi la destinazione più probabile per il difensore dell’Inter.
C’è un dettaglio, però, che non va assolutamente trascurato. I rapporti tra la dirigenza del Tottenham e il tecnico salentino, dopo appena sei mesi, sono molto complicati. Non è detto che l’ex Juventus, perciò, rimanga agli Spurs.
Sullo sfondo, però, c’è anche la pista Paris Saint Germain. I parigini, che a giorni daranno i benservito a Mauricio Pochettino, non hanno mai nascosto l’apprezzamento per l’ex allenatore dell’Inter.
Questo scenario, quindi, aggiunge un’altra variabile a questa telenovela. La cosa sicura, però, è che Alessandro Bastoni saluterà l’Inter.
A quale prezzo? L’Inter deve portare a casa, in estate, un attivo di bilancio di almeno 60-70 milioni di euro. Proprio questa cifra, quindi, sarà quella richiesta alle pretendenti.
Una somma di denaro che non sarebbe un problema per lo stesso Tottenham. Gli Spurs, freschi di qualificazione alla prossima Champions League, hanno messo a disposizione un budget di 150 milioni di euro per rafforzare la squadra.
Tutto questo, naturalmente, se Antonio Conte dovesse rimanere. Perché, in caso contrario, tutto potrebbe cambiare. Sullo sfondo Alessandro Bastoni, al passo d’addio con l’Inter, la squadra con la quale ha vinto il primo scudetto della sua carriera.
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Napoli-Torino 2-0, l’uragano McTominay travolge i granata: scatto Scudetto?

Il Napoli vince e approfitta della seconda sconfitta consecutiva dell’Inter, scappando così a +3 sui nerazzurri. McTominay segna un’altra doppietta.
Gli azzurri di Conte conquistano la testa della classifica grazie alla doppietta dello scozzese che stende il Torino di Vanoli al Maradona. A pochi match dal traguardo.
Napoli-Torino 2-0, 5° gol nelle ultime 3 per McTominay
Ci impiega un solo tempo (il primo) la squadra partenopea per chiudere la pratica Torino e approfittare così dell’enorme assist della Roma che ha espugnato San Siro nel pomeriggio.
Al centro di tutto oggi c’è un solo uomo: Scott McTominay. L’ex Manchester United mette ancora la firma sul tabellino dei marcatori (al 7° e 41° minuto) per la seconda volta di fila al Maradona in duplice copia. Infatti dopo il match con l’Empoli, anche contro i granata arrivano 2 gol valgono il 1° posto in classifica con un vantaggio di 3 punti sull’Inter.

Scott McTominay ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Il calendario sulla carta sorride agli uomini di Conte ma le sorprese in A sono sempre dietro l’angolo, ne è la dimostrazione il calo di rendimento della squadra di Inzaghi.
I 3 punti oggi però valgono la testa della classifica in solitaria e lo Scudetto sembra sempre più vicino. Questa rimonta dimostra la fame e la concretezza di Conte che è riuscito a trasmettere una mentalità vincente ad ognuno dei suoi giocatori, ritrovando anche il contributo in zona gol di un giocatore fondamentale come McTominay.
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I migliori Under 21 del 2020: top e flop, dove sono oggi

Cinque anni per un giovane giocatore possono essere pochi, ma segnare una carriera. Diamo uno sguardo a come sono diventati gli Under 21 del 2020.
Una giovane promessa può trasformarsi in meteora o un talento in erba. Limare i propri difetti e ritagliarsi in breve tempo un ruolo da protagonista assoluto. Ovviamente non è sempre così. Vediamo nel dettaglio.

LA GRINTA DI JOAO FELIX CHE PUNTA IL DITO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Under 21 più preziosi nel 2020
Ovviamente la maggior parte dei prospetti hanno confermato le aspettative. A partire, ovviamente, da Kylian Mbappè. Il francese, ora al Real Madrid, godeva già a quel tempo una valutazione da fenomeno (180 milioni di €). A seguire le orme del ragazzo ex PSG: Trent Alexander-Arnold (99 Ml. €), Achraf Hakimi (54 Ml. €) e Christian Pulisic (54 Ml. €). Gli ultimi due, passati per la Scala del Calcio, San Siro. Stesso stadio di João Félix, la cui fiamma con la maglia del Milan è durato il tempo di una manciata di partite. Una stella che si è affievolita presto. A testimoniarlo il crollo del valore di mercato (dal 2020 ad oggi ben 56 Ml di € di differenza, da 81 a 25).
Tra gli più promettenti del 2020 segnaliamo De Ligt (nell’ombra dopo il passaggio allo United), Gigio Donnarumma (stagione clamorosa quest’anni col PSG) e Zaniolo (altro gioiello andato a spegnersi negli anni, con grande rammarico di tutti).
Gli U21 della Serie A del 2020 più cresciuti
La nostra massima serie, però, ha dato miglior sorte ad altri giovani negli ultimi 5 anni. Fra quelli già presenti sui nostri campi allora, i più cresciuti è proprio un compagno di squadra di Joao Felix: Rafael Leão. La pietra preziosa del Milan è passato da 20 agli attuali 75 milioni di euro (e in carriera ha toccato anche i 90), ma c’è chi continua a ritenerlo ancora un incompiuto.
E pensare che questa crescita non l’ha ottenuta nemmeno Alessandro Bastoni, fresco di passaggio all’Inter e ora ancora nella stessa squadra da leader, nonché MVP fra i difensori contemporanei e MVP di sempre fra gli italiani. La crescita del centrale nerazzurro è aumentata di ben 48.5 Ml di €. A completare il podio Dusan Vlahovic. Un pò sulla riga del “vorrei ma non posso”, la punta serba, dal 2020, ha ottenuto un plus di 29 Ml di €. L’attaccante della Juventus però, nel corso di questi 5 anni, ha toccato livelli anche più alti.
Tutto questo grazie al costo d’acquisto record e ad un impatto con la Vecchia Signora che sembrava promettere altri risultati. Ovviamente, la Torino bianconera è una piazza molto esigente. Non tutti riescono ad emergere. Un esempio lampante è stato Dejan Kulusevski. Partito forte con il Parma, in bianconero solo chiaroscuri. Per “salvare” la sua carriera ha dovuto rifugiarsi in Premier League.
Dal 2020 ad oggi il giovane scovato dall’Atalanta ha messo su un upgrade (+ 28.5) praticamente pari a quello di Davide Frattesi, passato dal prestito in Serie B all’Empoli a segnare gol decisivi in Champions League con l’Inter.
Gli Under 21 italiani del 2020 più cresciuti
Nerazzurro Frattesi, come Alessandro Bastoni. Il difensore, citato in precedenza come uno dei migliori calciatori cresciuti in generale in Serie A, si afferma al comando degli italiani ex Under 21 più cresciuti. Completa il podio, insieme ai due compagni all’Inter, Gianluca Scamacca (+ 21.1), punta di diamante dell’Ascoli 5 anni fa. Seguiranno alti e bassi, un’esperienza in Inghilterra finita presto ma un potenziale ancora vivo. Si dovrà attendere l’estate e un pieno recupero.
Da segnalare appena fuori dal podio la crescita dell’esterno dell’Atalanta Raoul Bellanova (+ 21), e Moise Kean. La punta della Nazionale e della Fiorentina ha avuto un plus di 15 ml di €.
Cinque anni possono avere un impatto mostruoso, nel bene e nel male, nella carriera di un giocatore.
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Lecce, società si scaglia contro la Lega per la gara contro l’Atalanta: “Decisione irrispettosa”

Il Lecce, tramite i profili social del club, giudica irrispettosa la scelta della Lega Serie A di far recuperare la gara con l’Atalanta a poca distanza dalla scomparsa del fisioterapista Fiorita.
Il Lecce fa sentire il proprio dissenso per la scelta della Lega Serie A. Il club pugliese, tramite un comunicato pubblicato sui profili social, ha giudicato irrispettoso fissare il recupero della gara contro l’Atalanta a poche ore di distanza dal lutto che ha colpito la società. Il match di Bergamo, inizialmente in programma venerdì sera, era stato rinviato per l’improvvisa morte del fisioterapista del Lecce Graziano Fiorita. La Lega Serie A, per motivi di calendario, ha scelto di fissare la gara a lunedì sera.
Lecce, il comunicato diffuso dal club
IL Lecce, attraverso un lungo comunicato, spiega come la mancata scelta del rinvio sia stata ingiusta per il lutto subito. D’altra parte, il club pugliese scenderà in campo, in primis per onorare la memoria di Graziano Fiorita. Di seguito il messaggio dei giallorossi:
“L’U.S. Lecce ritiene che la decisione della Lega di recuperare la gara con l’Atalanta a poche ore di distanza dalla scomparsa del nostro Graziano Fiorita, sia terribilmente irrispettosa del grave lutto che ha colpito la famiglia del ragazzo, la Società ed i tifosi del Lecce.In altri casi, altrettanto dolorosi, sono state prese decisioni più ragionevoli. Emerge una gerarchia della morte in base al blasone della società colpita, o peggio ancora, in considerazione del ruolo rivestito da chi viene a mancare.
Il “gruppo squadra”, per chi conosce il calcio, rappresenta una bolla fuori dai riflettori dove le figure meno appariscenti possono essere trainanti esempi virtuosi. Era così per il nostro Graziano che per 26 anni ha prestato servizio nel Lecce e che, per quanto ci riguarda, continuerà a farlo, almeno finché ci sarà questa proprietà.
“Graziano Fiorita è deceduto mentre era in ritiro con la squadra, lontano da sua moglie e dai suoi 4 figli ed ancora giace a migliaia di chilometri di distanza da casa, in attesa che il magistrato ne autorizzi il ritorno. Questa gara non andava disputata oggi, ma tutti i tentativi di rinviarla sono stati cinicamente rigettati. Si ringrazia il Ministro dello Sport Andrea Abodi che fino all’ultimo, ma senza successo, ha tentato di far disputare la partita in una data più consona. a squadra si presenterà regolarmente in campo nonostante sia partita dal Salento soltanto oggi, nella speranza, fino all’ultimo, di un ripensamento mai arrivato.
La memoria di Graziano non si onora non presentandosi in campo o facendo giocare la Primavera. d una grave ingiustizia non si risponde violando platealmente le regole, come se per onorare Graziano si debba intraprendere una gara, tra noi e la Lega, a chi fa peggio. Giocheremo la partita “dei valori calpestati”, ma lo faremo indossando una anonima casacca bianca, che non ci rappresenta, senza colori, stemmi e loghi. Torneremo a vestire la nostra maglia quando Graziano ritornerà a casa e sarà omaggiato, come merita, dalla sua gente”.
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