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Inter: Già in clima campionato. Sabato ore 15:00 il Parma al Meazza
Si avvicina il quarto turno della nostra serie A e gia’ sabato si apre il sipario con l’anticipo alle 15,00 Inter Parma allo stadio Giuseppe Meazza.
Ancora problemi tattici per Spalletti
L’Inter dopo un inizio problematico nelle prime due giornate e’ riuscita a conquistare i 3 punti in quel di Bologna evidenziando pero’ ancora problemi di natura tattica in particolare in zona goal.
Il goleador Mauro Icardi ancora a secco in campionato non e’ sceso in campo causa un riacutizzarsi di un dolore al polpaccio.
Problemi anche per l’altro attaccante in rosa Lautaro Martinez, e queste due defezioni si sono notate allorquando la squadra riusciva ad arrivare al limite dell’area avversaria, ma si arenava non trovando un punto di riferimento e per tale difficoltà spesso i palloni finivano tra le grinfie dei difensori felsinei ben disposti.
Gli infortunati
Entrambi convocati in nazionale i due attaccanti argentini hanno reagito diversamente.
Sembra infatti che Icardi abbia recuperato appieno, e quindi probabilmente se Spalletti lo vorra’ rischiare sara’ tra gli undici titolari contro i Parmensi.
Lautaro Martinez e’ ritornato a Milano perche’ ancora in fase di recupero (sembra a questo punto debba saltare sia Parma che Tottenham), quindi di fatto indisponibile.
La formazione
Ritornando al match di sabato sicuramente sara’ riconfermata sia la coppia centrale difensiva di Bologna che la coppia di centrocampisti composta da Gagliardini e Brozovic.
Najngoolan resta in dubbio ma le sue condizioni migliorano e dovrebbe farcela e occupare la sua posizione di trequartista.
Qualche chance per Candreva sulla destra al posto di Politano che dovrebbe rifiatare.
120.000 in 2 partite
Per il resto solito pienone a San Siro, tra sabato e mercoledi saranno oltre 120.000 i tifosi nerazzurri sugli spalti, l’ennesima prova di amore dei supporters nerazzurri verso la propria squadra a testimoniare della fiducia che regna nell’ambiente nonostante un inizio non esaltante.
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Milan, Fonseca su Rafael Leao:” Lui sa perché non ha giocato e ha capito”
Milan, il dubbio che avevamo espresso questa mattina era del tutto legittimo, Fonseca infatti spiega nell’immediato post partita la situazione Leao.
Nel post partita di questa sera contro lo Slovan Bratislava è intervenuto ai microfoni di Sky Paulo Fonseca il quale ha legittimato tutti i nostri dubbi di questa mattina.
Rafael Leao non è stato lasciato in panchina per la botta rimediata contro la Juventus di sabato scorso, bensì per scelta tecnica.
Le sue parole:” Io parlo sempre con Rafa, lui sa perché non ha giocato e ha capito. Quando è entrato è stato decisivo e io sono soddisfatto di vedere questo atteggiamento anche quando sta in panchina”.
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Juventus, il sogno in difesa è classe 2003
Alla Juventus si sta intavolando una trattativa per colmare il vuoto lasciato in difesa da Gleison Bremer: ecco chi è il giocatore che potrebbe sostituirlo.
La trattativa è già avviata: questo pomeriggio a riportare la notizia sono svariate fonti, Tuttosport compreso. L’oggetto è l’avvio della trattativa per un giovane prospetto classe 2003, cresciuto professionalmente al Benfica, dalle giovanili alla Prima Squadra.
Alludiamo al giovane difensore centrale portoghese Antonio Silva, che sarebbe un ottimo sostituto per Gleison Bremer, colpito da un infortunio al crociato.
Il lusitano è valutato dal Benfica 40 milioni di euro.
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Amarcord Juventus: 28 anni fa la conquista di una Coppa illustre
Ventotto anni fa la Juventus vinceva il suo ultimo trofeo internazionale di primo piano: la Coppa Intercontinentale. Autore della vittoria un immenso Del Piero.
Il 26 novembre 1996 un gol di Alessandro Del Piero all’81’ regalò alla Juventus la Coppa Intercontinentale, l’ultimo trofeo internazionale conquistato dai bianconeri.
A Tokyo, nella gara secca contro il River Plate, fu proprio il numero 10 della Juventus a decidere una sfida che, secondo lui stesso, “avremmo dovuto vincere 5-0, non 1-0“. Quel gol, come ricordato da Del Piero nel suo libro Manualex, è uno dei momenti più belli della sua carriera: “Quando segnai il gol-vittoria non capii più niente”.
Juventus, la partita
La Juventus di Marcello Lippi scese in campo con un 4-3-1-2: Peruzzi; Torricelli, Ferrara, Montero, Porrini; Di Livio, Deschamps, Jugovic; Zidane; Del Piero, Boksic.
In panchina, tra gli altri, c’erano Tacchinardi, subentrato all’89′ per Zidane, Vieri e Padovano.
Dall’altra parte, il River Plate, guidato da Ramón Díaz, si affidava a una formazione piena di futuri campioni: Bonano; Hernán Díaz, Celso Ayala, Berizzo, Sorin; Monserrat, Astrada, Sergio Berti; Francescoli; Ortega, Cruz.
Particolarmente interessante era la sfida tra i due numeri 10: Del Piero per la Juventus e Ortega per il River.
“Due giorni prima mi avevano comunicato che la regia giapponese avrebbe dedicato telecamere speciali a noi due”, ha raccontato Del Piero, aggiungendo che la notizia lo aveva riempito di responsabilità.
A distanza di 28 anni, quella Coppa Intercontinentale rimane l’ultimo trionfo internazionale importante della Juventus. All’epoca, la Coppa si assegnava in una gara secca tra la vincitrice della Champions League e quella della Copa Libertadores, mentre oggi si disputa il Mondiale per Club, un torneo con un format completamente diverso.
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