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Inter, il ricordo del “Mago”
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Inter, la storia del club nerazzurro passa anche attraverso il ciclo di Helenio Herrera, pupillo di Angelo Moratti. In otto anni vinse tutto
Calciatore e allenatore di calcio, soprannominato “il mago” ha condotto l’Inter degli anni ’60 a 3 Campionati Nazionali, 2 Coppe dei Campioni, 2 Coppe Intercontinentali. Segnando un’epoca di rivalità con il Milan di Nereo Rocco.
Era nato a Buenos Aires (Argentina) il 10/04/1910. Aveva doppio passaporto e nazionalità francese. Dopo una modesta carriera da calciatore, ruolo difensore, passa sulla panchina ed entra nella storia del calcio.
Dopo essersi seduto su panchine importanti come quelle di Atletico Madrid, Siviglia, Barcellona, Real Valladolid, nazionale francese e spagnola arriva in Italia nel 1960 su espressa indicazione di Angelo Moratti, il “presidentissimo”.
E’ l’inizio di un ciclo vincente, segnato dalla feroce rivalità con i cugini rossoneri. Storica la doppia vittoria in Coppa dei Campioni, con i trionfi nel 1963/64 e 1964/65. E’ l’Inter della filastrocca: Sarti, Burgnich, Facchetti….
Il bis contro mostri sacri del calcio mondiale
Nella prima finale vinta nel 1963/64 contro il Real Madrid, Armando Picchi e compagni fecero fessa gente come Alfredo Di Stefano, Ferenc Puskas, Francisco Gento, José Santamaria (oggi 94enne). Un’impresa leggendaria.
L’anno dopo Aristide Guarneri e compagni fecero il bis contro il Benfica di Eusebio, Coluna, Costa Pereira e Simoes. Mandando in delirio gli interisti. L’epopea della “Grande Inter” forgiata dal Mago e dai suoi sistemi.
L’addio nel 1968, quando Angelo Moratti cedette il club ad Ivanoe Fraizzoli. Insieme al tecnico, lasciò anche Italo Allodi ossia l’architetto di quella squadra mitica, l’uomo mercato per eccellenza. Ma il suo nome era nei sacri testi.
Tornò all’Inter nel 1973, ma ebbe scarsa fortuna: colpito da una crisi cardiaca, dovette lasciare la panchina. Finita la carriera di allenatore, si dedicò al commento di eventi sportivi in trasmissioni televisive molto popolari.
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Lecce-Udinese: Curiosità e statistiche
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Lecce-Udinese, partita valida per la 26° giornata della Serie A, che andrà in scena allo Stadio Via Del Mare venerdì 21 febbraio alle ore 20:45
La sfida tra Lecce e Udinese che inaugurerà questo weekend di Serie A, presenta un bilancio sfortunato nei confronti della squadra friulana che li vede su 22 incontri precedenti ( di cui 16 nella massima serie e 6 in Serie B) in svantaggio sia per vittorie (7) che per goal fatti ( 23). In particolare proprio relativo alle reti dei bianconeri nelle sfide contro il Lecce esiste un dato curioso: che li ha visti appunto per 15 anni non segnare nemmeno un goal per 6 partite di fila contro i salentini.
Il Lecce d’altro canto nonostante una situazione in classifica peggiore si presenterà alla sfida di domani come favorita ( almeno in base allo storico del match) forte di 13 vittorie e uno score di 30 goal nelle 22 partite precedenti.
Lecce-Udinese Curiosità e statistiche
L’ultimo incrocio tra le due squadre è stato vinto dall’Udinese grazie ad un goal di Zemura, che grazie ad una splendida punizione al al 75° minuto aveva regalato la vittoria ai friulani. Per quanto riguarda invece l’ultima vittoria del Lecce bisogna tornare al 2022-2023: dove sempre grazie ad un calcio piazzato – anche se questa volta fu però un rigore realizzato dall’attuale esterno del Como, Gabriel Strefezza – erano riusciti ad aggiudicarsi la partita. Ben più lontano nel tempo invece l’ultimo pareggio registrato tra le due squadre, datato infatti ottobre 2008: che vide uno sfavillante 2-2 grazie alle reti di Tiribocchi al 32’, Sanchez al 58’, D’Agostino al 71’, e l’autorete di Domizzi al 52’. Quella partita infatti è stato l’ultimo e anche l’unico pareggio tra le due squadre andato in scena in casa del Lecce che compirà tra poco 17 anni .
Questa sfida non ha sempre visto protagoniste due squadre di Serie A, infatti per ben 6 volte questa partita fu materiale da Serie B e due di Coppa Italia. Prendendo in esame la seconda delle due sfide avvenute in Coppa Italia ( tra l’altro separate l’una dall’altra da ben 11 anni) che finì con un rocambolesco 4-5 in favore dell’Udinese. Quella partita segnò per il Lecce un importante record -allenato al tempo da Zdeněk Zeman – come la partita con più gol della sua storia in Coppa Italia. Nota a parte l’udinese il 20 novembre del 2004 (data della sfida) era allenata dall’attuale CT della nazionale Italiana Luciano Spalletti.
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ANTE REBIC ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
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Caso Rubiales-Hermoso, c’è la sanzione per l’ex Presidente
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L’ex presidente della Federcalcio spagnola, Luis Rubiales, condannato per aggressione sessuale nei confronti della calciatrice Jenni Hermoso. C’è anche la sanzione.
Il caso Rubiales-Hermoso
La notizia ha fatto il giro del mondo: Luis Rubiales, ex presidente della Federcalcio spagnola, è stato condannato per il reato di aggressione sessuale nei confronti di Jenni Hermoso, calciatrice della nazionale. La vicenda risale all’agosto 2023, durante la premiazione dei Mondiali femminili vinti dalla Spagna. Dopo un anno e mezzo di processi, finalmente è arrivata la sentenza.
Rubiales è stato condannato dal tribunale spagnolo dell’Audencia Nacional e dovrà saldare una multa di 10.800 euro, ovvero 20 euro al giorno per 18 mesi. La sentenza è stata emessa nella giornata di giovedì 20 febbraio.
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TvBoy calcio e arte. Il caso Rubiales
Niente carcere: arriva l’assoluzione
Sebbene la condanna per aggressione sessuale sia stata confermata, Rubiales è stato assolto per il reato di intimidazione. Lo stesso verdetto è stato emesso anche per tre ex dirigenti della Federcalcio spagnola, coinvolti nello stesso procedimento.
Il mondo del calcio è ancora una volta scosso da uno scandalo che ha visto protagonisti esponenti di alto livello, alimentando un dibattito sempre più acceso sul rispetto e la sicurezza delle donne nello sport.
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Fonte: Gianluca Di Marzio
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Conceicao, precipitano le quotazioni: cresce il malcontento nello spogliatoio | Verso un’unica soluzione
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Conceicao, un uomo duro e fin troppo diretto da quanto ci raccontano. Un carattere forte e al tempo stesso difficile, vediamo qui di seguito cosa potrebbe accadere.
Le quotazioni di Sergio Conceicao sono lettaralmente in caduta libera. Il tecnico portoghese, al Milan da una quarantina di giorni, sta faticando a prendere in mano le chiavi dello spogliatoio.
Considerato un duro, nel giro di poco tempo è riuscito a litigare, anche in maniera plateale, con Davide Calabria ottenendone la cessione. Ha avuto rapporti non idilliaci anche con Bennacer e Morata ed entrambi non fanno più parte della rosa.
Con l’arrivo di Joao Felix, ma in realtà anche prima, ci sono state frizioni anche con Christian Pulisic. Per non parlare dell’involuzione di Theo Hernandez per il quale non ha saputo invertire la rotta.
Un periodo davvero difficile e acuito maggiormente dall’eliminazione dalla Champions League ad opera del Feyenoord. Una situazione che non ha fatto altro che dividere lo spogliatoio e generare altro malumore nei confronti del portoghese.
Conceicao, cambio già in estate?
La dirigenza lo sta difendendo e non potrebbe fare altrimenti, tuttavia si sta guardando intorno per un eventuale cambio in estate.
Salgono le quotazioni di Gian Piero Gasperini il quale ce lo danno in uscita da Bergamo e papabile in rossonero, come scritto questa mattina da noi di Calcio Style in esclusiva (questo il link).
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