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Inter, Marotta: “Al mio arrivo mi consideravano un intruso. E San Siro…”

Beppe Marotta, amministratore delegato dell’Inter, ricorda i primi tempi all’Inter e le reazioni dei tifosi al suo arrivo. Leggiamo le sue parole

L’accoglienza dei tifosi

Da ex juventino, Beppe Marotta non fu accolto da folle di tifosi festanti al suo arrivo all’Inter. L’ad nerazzurro ricorda bene i primi tempi. A Wolf – Storie che contano, il podcast di Fedez, ha raccontato: “Quando sono arrivato all’Inter forse la tifoseria mi ha visto come un intruso o peggio, visto che provenivo dalla Juventus. Nello sport, però, sono i risultati quelli che contano e, per merito e per fortuna, da quando sono arrivato io, sono arrivati buoni risultati. Quindi ora credo di essere simpatico a buona parte degli interisti”.

Milano, Italy. 25th November 2020. Giuseppe Marotta Ceo of Fc Internazionale during Uefa Champions League Group B match between FC Internazionale and Real Madrid Fc .

Marotta e il post Inter

Su un’eventuale futuro lontano da Milano, Marotta ha dichiarato: “Quando chiuderò la mia esperienza in nerazzurro voglio continuare a dedicarmi allo sport, ma in una dimensione diversa. Vorrei occuparmi dello sport come fenomeno sociale. In Italia non solo rispetto agli Usa, ma anche rispetto agli altri paesi europei, siamo molto indietro sia sulle strutture, sia sulla pratica dello sport di base. Voglio mettere a disposizione la mia esperienza perché i bambini e i ragazzi che vogliono giocare a calcio, e non solo, possano farlo gratuitamente in strutture adeguate”.

Su San Siro

Ha parlato anche della questione stadio e di San Siro, il direttore. Come tutti sappiamo, le emozioni e i sentimenti dei tifosi, spesso, non vanno a braccetto con le necessità di un club. A tal proposito, ecco le parole di Marotta: “Lo stadio è la casa dell’appartenenza calcistica, il luogo dei sentimenti, la storia. Ma gli stadi devono essere anche una fonte di reddito per le squadre. Anche in questo il calcio italiano è enormemente indietro rispetto ai principali campionati europei. San Siro va rispettato come icona, perché è stato un contenitore di grandissime emozioni, di passioni, rappresenta la storia. Ma bisogna guardare avanti”.

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Pubblicato da
Antonio Leuzzi
Tag: Inter

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