L’Inter si aggiudica il derby e vola in semifinale lasciando un solido Milan a leccarsi le ferite non del tutto rimarginate dalla batosta – sempre al San Siro – contro l’Atalanta. Gara intensa, giocata a tratti anche molto bene da entrambe le squadre fino al fattaccio della litigata furente tra Lukaku ed Ibrahimovic, vero spartiacque di questa partita.
Sì, perchè fino allo scadere del primo tempo il protagonista era stato proprio lo stesso svedese con un gol da par suo, una giocata da biliardo che ha ipnotizzato la difesa e sorpreso l’incolpevole Handanovic. Da lì in avanti il caos, allo svedese sale la vena, si fa espellere nel secondo tempo per un fallo ingenuo quanto inutile, lascia il Milan in dieci e per l’Inter diventa facile l’arrembaggio che porta al rigore trasformato da Lukaku ed alla punizione allo scadere di Eriksen.
Tatarusanu 7,5: provvidenziale in almeno cinque occasioni, il rumeno dimostra reattività e sicurezza. Incolpevole sui due gol su calcio piazzato.
Dalot 6: contiene bene Perisic che non è mai un cliente semplice, gara ordinata quella del portoghese
Kjaer 6: sfortunato il giocatore danese che è costretto ad uscire per il riacutizzarsi della lombosciatalgia. In evidente difficoltà su Sanchez, rimedia un cartellino, ma il dolore non gli permette di essere lucido come sempre. (dal 20′ Tomori 6,5: entra con fare aggressivo, non si lascia intimidire dall’esordio, nè tantomeno dagli avversari).
Romagnoli 7: gioca con Tomori, coppia inedita, ed al contempo deve contenere le esuberanze degli attaccanti interisti. Se la cava col fisico, finalmente si vede la grinta forse dimenticata nelle scorse partite, il capitano in campo si sente.
Theo Hernandez 6: in recupero rispetto alle ultime prestazioni, spinge nel primo tempo, patisce nel secondo le incursioni di Hakimi che peraltro contiene abbastanza bene
Meité 5,5: buona prima parte della gara, si spegne nel secondo tempo insieme al resto della squadra.
Kessiè 6: lotta come un leone indomabile, non sempre lucido, ma non si ferma mai.
Saelemaekers 5,5: il belga non sta affrontando un periodo di forma invidiabile, si vede, spesso in ritardo. Non incide ed appare confusionario, nonostante la sua grande capacità di corsa.
Brahim Diaz 5,5: si accende a tratti, quando parte palla al piede sembra essere sempre pericoloso, ma si spegne nel secondo tempo quando verrà poi sostituito. (dal 60′ Rebic 5,5: non gli arrivano molti palloni, si dimostra come sempre volenteroso, ma poco altro)
Leao 5,5: incontenibile quando parte palla al piede, il portoghese da’ l’idea di essere in palla. Peccato per l’episodio del rigore che macchia di fatto una partita discreta (dall’85’ Krunic: sv).
Ibrahimovic 5: segna il gol del vantaggio con una magia, indifendibile in occasione del secondo cartellino giallo, un fallo inutile quanto evitabile a centrocampo. Un campione -e lo svedese lo è – deve rimanere lucido e non lasciare i suoi compagni in difficoltà in una partita che conta.
Pioli 6: il tecnico mette in campo una squadra solida, arcigna che poco può contro la sfortuna. Dimostra di avere ben recuperato la batosta contro l’Atalanta, esce a testa alta dallo stadio San Siro nonostante i molti infortunati.
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