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Italia: finalmente è vittoria!
Era ora, un’Italia a tratti spettacolare conquista una meritatissima vittoria al fotofinish in Polonia.
Una vittoria tanto attesa
Una vittoria che vuoi per sfortuna, per imprecisione e per forse troppa sufficienza nel concludere a rete sembrava essere svanita anche oggi nonostante un’ottima prestazione.
Tante azioni da gol
La squadra ha in un certo qual modo replicato la prestazione di mercoledi contro l’Ucraina a Marassi, sciorinando una prestazione davvero convincente.
Un primo tempo di grande spessore dove ha tenuto il pallino del gioco per lunghi tratti, costruito almeno 7 occasioni nitide da rete che solo per una pura casualità non si sono concretizzate e di fatto ridicolizzato una nazionale esperta come quella polacca in casa propria.
Gioco e possesso palla
Gioco spumeggiante, trame e triangolazioni, velocita’ di esecuzione, passaggi a due tocchi palleggio e possesso di palla, occasioni a ripetizione (tra cui due traverse) e un atteggiamento degli azzurri che gli hanno permesso di giocare in 40 metri e recuperare palla su palla e non far ragionare gli avversari.
Sugli scudi Jorginho e Insigne tra i migliori in assoluto insieme a Florenzi.
Secondo tempo più equilibrato
Nella ripresa la prestazione e’ stata su toni differenti i polacchi forse consci delle difficolta’ patite nella prima frazione son corsi ai ripari.
A centrocampo son riusciti a fronteggiare il palleggio degli azzurri con un pressing organizzato su Verratti e Jorginho, mettendo in difficoltà un po la mediana azzurra che sicuramente negli uomini cardine ha cominciato a risentire della fatica e dello sforzo fatto nel primo tempo.
Ciò si è tradotto in distanza tra i reparti, fatica nei rientri, mancanza di filtro davanti la difesa, meno possesso palla, errori anche semplici in appoggio e ridotto contributo agli attaccanti lasciati un po’ soli.
In ogni caso la squadra mantiene la gara in equilibrio , ha un altra ottima opportunita’ per passare con Bernardeschi ma anche stavolta non la sfrutta.
Di contro i polacchi nel primo tempo assenti ingiustificati, nel secondo tempo hanno un migliore impatto sul match, sfiorano addirittura il vantaggio al 60°con una doppia opportunita’ sventata da Donnarumma ma non producono più nulla.
Il goal partita
Negli ultimi 10 minuti Mancini opera alcune sostituzioni, entrano Lasagna e Piccini ed e’ grazie al contributo dell’attaccante dell’Udinese su palla inattiva che nei minuti di recupero arriva il goal di Biraghi che posizionato sul secondo palo raccoglie la spizzicata di testa del compagno e da due passi ribadisce in rete.
Un goal che sancisce una vittoria importante sia per la graduatoria della nations league nella quale questa vittoria ha un peso specifico in quanto retrocede la Polonia e per il morale del gruppo azzurro e di Roberto Mancini il cui lavoro comincia a intravedersi e a dare i primi frutti.
Le Pagelle
DONNARUMMA 6 poco impegnato ma de isivo nel secondo tempo.
FLORENZI 6.5 solito treno sulla fascia, una orestazione di sostanza e applicazione costante.
BONUCCI 6.5 mette il bavaglio a Levandoski e domina la fase di dufesa.
CHIELLINI 6 insieme al compagno di reparto ha disputato una buona gara e ha anche sfiorato il goal nel primo tempo.
BIRAGHI 7 buona prova e un goal che da solo vale un voto in più.
BARELLA 6.5 grande prestazione, una conferma a centrocampo regge l’urto anche nella ripresa quando i suoi compagni di reparto fanno più fatica.
JORGINHO 7.5 il migliore in campo, geometrie e grande qualità.
VERRATTI 7 fa il centrocampista di sibistra e si rende protagonista di una prova di grande spessore.
CHIESA 6.5 ottima prestazione , cala alla distanza.
INSIGNE 7.5 immenso…onnnipresente svaria su tutto il fronte di attacco, grande prova.
BERNARDESCHI 6 un po sottotono, snaglia qualcosa in fase di dialogo,ci si aspetta di più.
PICCINI S.V.
LASAGNA 6 ha il merito di fornire l’assist del goal.
ALL.R.MANCINI 7
Ecco il goal vittoria di Biraghi: clicca qui
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World Sports Summit, Crouch e quella marcatura di Maldini
Il ricordo indelebile di Milan-Liverpool torna a vivere al World Sports Summit, con Peter Crouch che riporta alla mente la finale di Istanbul.
Il ritorno di un classico: Milan-Liverpool al World Sports Summit
A distanza di 18 anni, l’epica sfida tra Milan e Liverpool torna a far parlare di sé al World Sports Summit. Durante l’evento, l’ex attaccante dei Reds, Peter Crouch, ha ricordato con un sorriso la marcatura serrata subita nella finale di Istanbul dal leggendario capitano del Milan, Paolo Maldini. La partita, che è rimasta nella storia per il suo drammatico svolgimento e la spettacolare rimonta del Liverpool, continua a suscitare emozioni e risate tra i protagonisti di allora.
L’aneddoto di Crouch e la leggenda di Maldini
Peter Crouch ha raccontato come la difesa incrollabile di Maldini abbia reso quella notte del 2005 un ricordo indelebile. L’incontro tra i due al World Sports Summit è stato l’occasione per rivivere quei momenti con leggerezza, tra aneddoti e risate. La marcatura di Maldini è ancora oggi un esempio di maestria difensiva, e il suo nome continua a essere sinonimo di eccellenza nel mondo del calcio.

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Fonte: l’account X di Schira
18 anni dopo è ancora #Milan–#Liverpool al #WorldSportsSummit con l’ex bomber dei #Reds Peter #Crouch che si lamenta della marcatura arcigna nella Finale di Istanbul da parte dell’allora capitano dell’#ACMilan Paolo #Maldini. E giù a ridere
— Nicolò Schira (@NicoSchira) Dec 30, 2025
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Figo ed Evrà intervengono al World Sports Summit
Luis Figo e Patrice Evrà si incontrano al World Sports Summit, dimostrando che amicizia e lealtà possono superare le rivalità calcistiche.
Un Incontro tra Leggende del Calcio
Luis Figo e Patrice Evrà, due icone del calcio mondiale, si sono incontrati al World Sports Summit, un evento che celebra lo sport e promuove l’amicizia tra gli atleti. Nonostante i numerosi duelli sulla fascia che li hanno visti protagonisti in passato, i due ex calciatori hanno dimostrato che il rispetto e la lealtà fuori dal campo possono prevalere sulle rivalità del passato. Questo incontro è stato un momento simbolico di come lo sport possa unire le persone, indipendentemente dalle loro differenze.
Un Nuovo Capitolo di Collaborazione
Al summit, Figo ed Evrà non erano avversari, ma compagni che condividono una passione comune per il calcio e il desiderio di usare la loro influenza per il bene comune. La loro presenza ha attirato l’attenzione dei media e dei fan, sottolineando l’importanza delle relazioni positive tra gli ex avversari. Questo evento ha messo in luce come le leggende dello sport possano essere un esempio di unità e collaborazione in un mondo spesso caratterizzato dalla competizione.
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Fonte: l’account X di Schira
Quanti duelli sulla fascia, ma amicizia e lealtà fuori dal campo. Luis #Figo e Patrice #Evrà stavolta compagni e non avversari al #WorldSportsSummit
Video
— Nicolò Schira (@NicoSchira) Dec 30, 2025
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Guarin racconta la sua lotta all’alcolismo: “Dall’inferno alla luce, un percorso di consapevolezza”
La testimonianza di Fredy Guarin, ex calciatore dell’Inter, rivela la sua lotta contro l’alcolismo e la depressione, culminata con pensieri di suicidio.
La discesa all’inferno
Fredy Guarin, ex centrocampista dell’Inter, ha attraversato un periodo di estrema solitudine e sofferenza, al culmine di una carriera calcistica segnata da successi e sfide. Guarin racconta di come le difficoltà personali e professionali lo abbiano spinto verso l’alcolismo, un rifugio temporaneo dal dolore che alla fine lo ha condotto in una spirale di autolesionismo. “Ho conosciuto le ombre della solitudine, della depressione e dell’alcolismo. Ho toccato lo spettro del suicidio. Un malessere durato anni”, confessa l’ex calciatore.
Il cammino verso la rinascita
Dopo aver toccato il fondo, Guarin ha iniziato il suo percorso di recupero, un viaggio lungo e difficile, ma che alla fine lo ha portato a riscoprire la bellezza della vita. Guarin attribuisce la sua rinascita al sostegno dei professionisti della salute mentale, al suo impegno personale e alla fede in un potere superiore. Oggi, Guarin lavora in una fondazione per aiutare coloro che, come lui, stanno lottando contro la dipendenza. “Ho vissuto quelle esperienze per poterle mettere a disposizione delle persone, per aiutare l’essere umano”, afferma Guarin.
Guarin sottolinea l’importanza di affrontare i propri problemi e accettarsi per quello che si è, compresi i propri difetti. “Siamo anche i nostri problemi”, dice. Ora, Guarin è un uomo cambiato, un uomo che ha imparato ad apprezzare le piccole cose della vita e ad amare se stesso. “Oggi Fredy Guarin sta meglio. È un uomo diverso. Sono grato per questa seconda opportunità che la vita mi ha dato”, conclude Guarin.
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Fonte: [Gianluca Di Marzio](http://gianlucadimarzio.com/).
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