Italia: per la seconda volta consecutiva, la Nazionale azzurra ha mancato la qualificazione ai Mondiali. Adesso c’è bisogno di ripartire anche e soprattutto dai giovani talenti del nostro calcio.
Interessante l’analisi fatta dai colleghi di Tuttomercatoweb.com, che mette in luce in modo concreto i nomi di chi potrebbe ancora far parte della Nazionale nei prossimi impegni e chi, invece, con la sconfitta di Palermo, potrebbe lasciare definitivamente la maglia azzurra.
Un nome su tutti: Insigne. Il capitano del Napoli ha già un accordo con il Toronto, club canadese, che raggiungerà a Luglio, sparendo così dai radar del calcio europeo. Stesso percorso che fece qualche anno indietro Sebastian Giovinco, che però, all’epoca, era panchinaro alla Juventus. C’è da aspettarsi, quindi, che con il viaggio transatlantico il numero 24 partenopeo saluterà anche la selezione nazionale.
Per portare avanti il rinnovamento, anche Sirigu (portiere molto valido, ma ormai di età avanzata) ed Acerbi (anche lui grandi doti, ma non più un giovanotto) potrebbero non vedere più il loro nome nei convocati. Discorso a parte per il capitano, Giorgio Chiellini. La testata da cui nasce questo pezzo lo ha inserito nei giocatori “out”, ma, forse, qui, la situazione è diversa e rimandiamo il discorso.
In questo elenco, rientrano giocatori la cui chiamata dipenderà molto dalle prestazioni in campionato. Parliamo di calciatori come Cragno, Gollini, De Sciglio, Cristante, Biraghi, Emerson, Toloi, Luiz Felipe, Sensi, Bernardeschi, Florenzi e Zaccagni. Discorso legato, invece, all’età per un quartetto campione d’Europa la scorsa estate: Belotti, Immobile, Chiellini e Bonucci. I due attaccanti hanno dato un enorme contributo negli ultimi anni, ma iniziano a viaggiare spediti verso il tramontare della loro carriera (e spero vivamente di sbagliarmi, visto il valore elevato di entrambi, ma che in azzurro hanno faticato nelle ultime uscite). I centrali della Juventus, invece, hanno superato di gran lunga i 30 anni, ma il loro carisma ed le loro doti da leader sono sempre utili alla causa, soprattutto nel caso in cui arrivassero diversi giovani tra i prossimi convocati. Ad ogni modo, la scelta dovrebbe spettare a loro per quanto riguarda il proseguimento della loro carriera nazionale.
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In totale accordo con quanto scritto da Tuttomercatoweb.com (il link al loro pezzo si trova qui), la lista dei possibili nuovi candidati è lunga e ricca di calciatori interessanti. Partiamo da un nome un po’ avanti con l’età ma che sta vivendo un momento di forma da top player: Gianluca Caprari. L’attaccante sembra aver trovato la sua dimensione a Verona e, se dovesse continuare così, sarebbe un’ottima arma per l’Italia.
Di giovani interessanti e da lanciare ce ne sono: Carnesecchi, Lovato, Parisi, Luca Pellegrini, Calafiori, Fagioli, Bellanova, Rovella, Frattesi, Pobega, Cambiaso, Moro e Lucca. Alcuni hanno già esperienza in Serie A, altri non ancora, ma una volta raggiunto il massimo campionato e trovata la giusta continuità, potrebbero mostrare tutto il loro talento e meritarsi la chiamata.
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Eccoci al piatto forte: chi merita la conferma. A partire da Donnarrumma, passando per la difesa del futuro, composta da Mancini e Bastoni, con Di Lorenzo e Spinazzola sulle corsie, arrivando al centrocampo titolare con Barella, Jorginho e Verratti, con Pessina, Tonali, Lorenzo Pellegrini e Locatelli, concludendo con il reparto offensivo con Berardi, Scamacca, Raspadori, Chiesa e Zaniolo.
Parliamoci chiaramente: le alternative non mancano. Forse siamo arrivati a fine ciclo a livello mentale, poiché in molti avevano scarse motivazioni, ma questo pezzo non nasce per puntare il dito contro nessuno, men che mai contro Mancini, che ha lavorato alla grande e che meriterebbe di essere confermato (ammesso che abbia la mentalità e la voglia di ripartire).
C’è tanto da fare, soprattutto a livello di campionato e di settori giovanili, non possiamo negarlo e nemmeno possiamo nascondere la polvere sotto il tappeto. Ma ci sono giocatori pronti a dare tutto per la Nazionale, sogno di ogni piccolo giocatore. Serve solo aggiustare la mira e capire i veri problemi alla base di questo innegabile fallimento. Perché, in fin dei conti, tutti noi vogliamo vedere solo immagini come questa:
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