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Junior Messias: “Guai a te se vieni al Milan”

Junior Messias, giocatore brasiliano oggi in forza al Genoa, ricorda l’esperienza al Milan e l’abbraccio di Ibrahimovic

Junior Messias, Foto Tano Pecoraro/LaPresse 01 Dicembre 2021 – Genova, Italia Sport, CalcioGenoa vs Milan – Campionato italiano di calcio Serie A TIM 2021/2022 – Stadio Luigi FerrarisNella foto: esultanza messiasPhoto Tano Pecoraro/LaPresse 01 December, 2021 – Genoa, Italy Sport, Soccer Genoa vs Milan – Italian Serie A Football Championship 2021/2022 – Luigi Ferraris StadiumIn the photo: messias exultation

Quella di Junior Messias è la più classifica delle favole, dai lavori più umili ai campi della Serie A fino al Milan e al goal in Champions League.

Oggi il brasiliano gioca nel Genoa e ricorda i trascorsi in rossonero: a dire il vero non sempre così felici.

Messias, infatti, racconta di aver ricevuto minacce prima di firmare per il Milan, dove alcuni tifosi non volevano il suo acquisto.

In un intervista rilasciata a ‘La Repubblica‘, Messias si racconta partendo proprio da…

Le minacce

“Due o tre anni alla grande e poi smetto. Il calcio stanca, i 2 anni al Milan non sono stati facili. Anzi, all’inizio molto complicati.

C’erano anche stati dei tifosi che mi avevano minacciato: “Guai a te se vieni al Milan”. Sono abituati a giocatori con un pedigrée importante, venivo dal Crotone e sino a pochi anni prima giocavo in Eccellenza e in D.

Posso però dire con soddisfazione che alla fine hanno apprezzato il mio lavoro”.

Ibrahimovic emozionato

Per Messias, resta indimenticabile il goal realizzato al ‘Metropolitano‘ in Champions League contro l’Atletico Madrid:

“Se non vincevamo, eravamo fuori: entrai al 78’, segnai di testa a 3′ dalla fine. Saltai due avversari e allargai verso Teo Hernandez che la diede in profondità per l’inserimento di Kessié e sul cross mi feci trovare al posto giusto.

Ricorderò quel goal per tutta la vita e non lo dimenticheranno anche i milanisti. A fine gara piangevo: dall’Uisp al goal decisivo in Champions League, un sogno!

Mi è venuto ad abbracciare Ibrahimovic: “Non fare così, altrimenti piango anch’io“.

Ma non diciamo che Ibra era commosso altrimenti mi uccide…Chi non lo conosce non può immaginare che personaggio straordinario sia. Grande umanità e incredibile simpatia”.

Nessun limite

Messias non si è mai posto limiti:

“Ogni volta che salivo una categoria mi domandavo se fossi stato all’altezza. È stato così nel primo anno di Eccellenza come in Serie A. Sono partito dai campionati Amatori e sono arrivato a fare goal in Champions”.

Aggiornato al 21/03/2024 17:47

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Pubblicato da
Davide Giordana

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