Dal fischio finale di Juve Crotone di lunedì scorso, in casa Juve si parla sempre più di Nicolò Fagioli, il centrocampista classe 2001 che in soli 20 minuti ha stregato il popolo bianconero.
Eppure, il nome non è nuovo ai tifosi, già perché Max Allegri lo aveva fatto esordire a 17 anni, seppure non ufficialmente, nell’amichevole estiva contro il Bayern Monaco, a Philadelphia, quando Emre Can chiede il cambio e il tecnico punta dritto su di lui: “Il mister si è voltato verso di me, io ho incrociato il suo sguardo ma non avrei mai pensato che mi facesse giocare”.
Fagioli sfrutta bene l’occasione, guadagnandosi un altro paio di apparizioni nel tour USA e le parole di Allegri a fine tour “Abbiamo un ragazzo che si chiama Fagioli, che è un 2001. Vederlo giocare a calcio è un piacere. È un ragazzo che conosce il calcio e i tempi di gioco, sa come e quando smarcarsi, come e quando passare la palla. È bello vederlo giocare. Ragazzi così non vengono fuori tutti gli anni”.
Nato e cresciuto a Piacenza, nonno e papà juventini, nel 2015 approda alla Juventus, domina negli Under 17 e viene promosso in Primavera anzitempo, segnando 13 gol in 25 partite nella stagione 2017/18: numeri impressionanti per un centrocampista, tanto che il Guardian nel 2018 lo inserisce tra i 60 talenti migliori del mondo.
Tuttavia, ad eccezione di una convocazione il 27 gennaio 2019, contro la Lazio all’Olimpico, Fagioli non riesce però a trovare posto in prima squadra, anche a causa di un’aritmia cardiaca benigna diagnosticatagli nell’aprile del 2019 che lo aveva costretto a stare fermo un mese.
Ora però sembra arrivato finalmente il suo momento.
A partire da gennaio Pirlo ha sempre portato Fagioli in panchina, con la prima squadra. Anche se non è mai entrato, si è goduto il momento: la scorsa settimana ha vinto la Supercoppa Italiana e si è regalato il secondo trofeo della sua carriera con i ‘grandi’, dopo lo scudetto 2019. Oltre naturalmente ad una foto con Cristiano Ronaldo, pubblicata sui suoi profili social.
Fagioli sino ad ora si è imposto come trequartista, principalmente impiegato come fantasista anche con la Nazionale Under 17, ma spesso si è anche spostato qualche metro più indietro, da mediano; ama stare nella zona centrale del campo, dove può sprigionare al meglio tutta la sua creatività.
Alcuni prospettano per lui percorso molto simile a quello fatto da Andrea Pirlo: il suo stesso agente lo ha definito un alter ego dell’attuale allenatore bianconero. E anche lui stesso ha dichiarato di vedersi in quella posizione.
“Ho giocato da esterno, seconda punta, trequartista, mezzala, play. In futuro mi vedo davanti alla difesa, dove mi trovo bene e riesco a esprimermi meglio toccando tanti palloni. Ma so far bene anche da mezzala”.
È presto per dire se sarà il nuovo Pirlo, ma dopo la partita di Crotone i social sono letteralmente esplosi, perché la voglia di rivederlo subito in campo è tanta, soprattutto in questo momento in cui l’assenza di Arthur continua a preoccupare i tifosi: difficile vederlo titolare sabato a Verona, ma è probabile che Pirlo gli concederà una nuova chance a partita in corso e Fagioli dovrà continuare a farsi trovare pronto, anche con la consapevolezza di essere “l’osservato speciale” in casa Juve.
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