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Juve, Ronaldo meglio di Higuain
È diventata ormai un’abitudine per CR7 abbattere record su record. Così risulta quasi normale che il campione di Madeira possa segnare 7 gol nelle prime 10 partite giocate in Serie A. Ma la storia ci racconta che non è poi così semplice raggiungere un tale traguardo. Con la doppietta di Empoli, Il fenomeno portoghese ha potuto eguagliare un mostro sacro, quale John Charles, nella speciale classifica relativa ai gol segnati nelle prime 10 partite di campionato giocate in maglia bianconera.
I suoi predecessori
L’inizio stagione di Cristiano Ronaldo è spaventoso. Il n. 7 per eccellenza ha già superato i suoi predecessori nel numero di reti segnate nei primi 10 match giocati in bianconero, sebbene non sia stato l’avvio di campionato migliore della sua carriera. Infatti, nell’annata 2014/2015, CR7 segnò 17 reti nelle prime dieci giornate della Liga, chiudendo la stagione a quota 48 gol. Si tratta di una competizione completamente diversa dalla nostra serie A, per cui risulta inutile scervellarsi per trovare un paragone. Torniamo dunque in Italia, sotto la Mole.

Nessun attaccante bianconero del recente passato ha mai avuto un impatto così devastante con il nostro campionato. Carlos Tevez, nel 2013/2014, segnò 6 gol nelle prime 10 partite, giocando però, non tutti i 900 minuti avuti a disposizione da CR7. Lo stesso bottino dell’argentino è stato raggiunto da altri centravanti storici, nelle loro prime apparizioni in bianconero: Filippo Inzaghi nella stagione 1997/98 e Gonzalo Higuain nel 2016/2017. Si fermarono invece a 5 reti nelle prime 10 partite due pezzi pregiati dell’attacco juventino quali David Trezeguet (2000/2001) e Zlatan Ibrahimovic (2004/2005).
CR7 come il Gigante Buono
Per trovare un giocatore con le stesse cifre di CR7 bisogna tornare indietro di sessant’anni. Solo John Charles, soprannominato il Gigante Buono per la sua straordinaria correttezza, ha segnato quanto il campione di Madeira nelle prime 10 giornate di campionato della sua carriera. Il gallese, nella stagione 1957/58 segnò, nelle prime apparizioni, 7 gol, fra cui le reti nel derby, contro la Lazio e la doppietta contro l’Inter, chiudendo poi la stagione con 28 realizzazioni in 34 partite.
Sebbene CR7 e Charles siano due giocatori completamente diversi, una cosa però li accomuna. Il talento e la nazionalità del compagno d’attacco, con il 10 sulle spalle. Charles poteva contare sulle giocate imprevedibili del Cabezon, Omar Sivori.

Il 7 bianconero può invece duettare con Paulo Dybala, che ha molte somiglianze con il Cabezon, non solo per il modo di giocare con i calzettoni abbassati.
Una macchina da gol
Per farci capire la grandezza di Cristiano Ronaldo, basta leggere qualche suo numero. Sono spaventose le sue cifre con la maglia dei Blancos, risultando essere l’attaccante più prolifico della storia del club, con 450 reti in tutte le competizioni.

Il portoghese detiene anche il record relativo alle reti segnate in Liga, ben 311. Nessun madridista ha segnato quanto lui. Ma è soprattutto in Europa che CR7 si esalta. È lui il marcatore più prolifico della storia della Champions con ben 121 reti.
Quest’anno è ancora a secco, complice l’espulsione ingiusta rimediata a Valencia, ma tutti i tifosi bianconeri sperano che torni presto a gonfiare le reti avversarie per far aumentare quella cifra e poter portare finalmente a Torino quel sogno con le grandi orecchie.
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Djokovic al World Sports Summit di Dubai: “I miei idoli erano Sampras, Kobe Bryant e Alberto Tomba. Da bambino amavo giocare a calcio”
Novak Djokovic, campione del Tennis e grande appassionato di calcio, rivela i suoi idoli di infanzia al World Sports Summit di Dubai, tra cui Pete Sampras, Kobe Bryant e Alberto Tomba.
Djokovic: Un Viaggio tra Tennis e Altri Sport
Durante il prestigioso World Sports Summit di Dubai, Novak Djokovic ha condiviso con il pubblico i nomi dei suoi idoli sportivi. Tra questi, spiccano leggende come Pete Sampras nel tennis, Kobe Bryant nel basket e Alberto Tomba nello sci. Djokovic ha sottolineato come queste figure abbiano influenzato la sua carriera e ispirato il suo percorso nel mondo del tennis. “Ero un grande fan di Sampras, Bryant e Tomba, i più grandi nei loro sport”, ha affermato il campione serbo.
Un Amore per il Calcio
Oltre a parlare dei suoi idoli, Djokovic ha rivelato un dettaglio inaspettato circa la sua infanzia: la passione per il calcio. “Se non fossi diventato un tennista, cosa avrei fatto? Da bambino, amavo anche giocare a calcio”, ha confessato. Questa dichiarazione ha suscitato interesse tra gli appassionati di sport, evidenziando la versatilità e i molteplici interessi di Djokovic al di là dei campi da tennis.
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Fonte: l’account X di Schira
Novak #Djokovic to #WorldSportsSummit in Dubai: “My idols were Pete #Sampras, Kobe #Bryant and Alberto #Tomba: they were the greatest in their sports and I supported them as a fan. If I hadn’t been a tennis player, what would I have done? When I was a child, I also loved to play football…”
— Nicolò Schira (@NicoSchira) Dec 29, 2025
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Baggio e il Pallone d’Oro: il “Divin Codino” celebrato al World Sports Summit di Dubai
Roberto Baggio, leggenda del calcio, partecipa al World Sports Summit a Dubai, celebrando i 32 anni dalla vittoria del Pallone d’Oro.
Un’icona del calcio al World Sports Summit
Roberto Baggio, uno dei più grandi simboli del calcio mondiale, ha fatto il suo trionfale ingresso al World Sports Summit di Dubai. Questo evento prestigioso riunisce personalità di spicco dello sport globale per discutere delle sfide e delle opportunità future nel mondo sportivo. La presenza di Baggio non solo arricchisce ulteriormente il summit, ma rappresenta anche un omaggio alla sua straordinaria carriera. Esattamente 32 anni fa, nel dicembre del 1993, Baggio otteneva il massimo riconoscimento individuale per un calciatore, il Pallone d’Oro, consacrandosi tra i migliori di sempre.
Ricordi indelebili e un futuro nello sport
Durante il suo intervento, Baggio ha condiviso momenti salienti della sua carriera e ha discusso delle potenzialità del calcio moderno. L’evento ha offerto l’opportunità di riflettere su come il calcio abbia evoluto nel corso degli anni e sulle sfide che i futuri talenti dovranno affrontare. La partecipazione di Baggio al summit non è solo un tributo al passato glorioso, ma anche un invito a guardare avanti, esplorando nuovi orizzonti per lo sport e i suoi protagonisti.
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Fonte: l’account X di Schira
One of the greatest football legend Roberto #Baggio is just arrived at #WorldSportsSummit in Dubai. Exactly 32 years ago he won the Ballon d’Or. 💎
— Nicolò Schira (@NicoSchira) Dec 29, 2025
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FIFA, Infantino: “Non c’è mai troppo calcio, anzi ne servirebbe di più”
Gianni Infantino durante un intervento al World Sports Summit, ha delineato la visione della FIFA per un calcio sempre più globale, inclusivo e sostenibile.
Il presidente della FIFA, Gianni Infantino, in un discorso pronunciato al World Sports Summit di Dubai, ha espresso la visione dell’organo di governo mondiale del calcio: un calcio sempre più globale, inclusivo e sostenibile. Infantino ha affrontato uno dei temi più dibattuti degli ultimi anni, il numero di partite e la presunta “saturazione” del calendario. Ha sottolineato la necessità di trovare un equilibrio tra calcio di club e calcio delle nazionali, tra partite significative e insignificanti.
Ha inoltre parlato degli investimenti della FIFA nello sviluppo del calcio in tutto il mondo e ha affermato: “Stiamo investendo miliardi di dollari nello sviluppo del calcio in tutto il mondo. Nei 211 Paesi tutti ricevono sovvenzioni per costruire campi e formare giocatori. Entro il prossimo anno avremo 100 accademie FIFA in 100 Paesi diversi”.
Infantino sul Mondiale per club e il Mondiale 2026
Infantino ha riservato spazio anche per parlare del Mondiale per club, uno dei progetti più ambiziosi della FIFA. Ha definito l’ultima edizione disputata negli Stati Uniti un successo commerciale e ha sottolineato l’importanza di dare spazio al calcio dei club.
Ha poi parlato delle impressionanti cifre previste per il Mondiale 2026, che si giocherà tra Stati Uniti, Canada e Messico: “48 squadre, 104 partite: 104 Super Bowl in un mese. Avremo sei o sette milioni di persone negli stadi e sei miliardi davanti alla televisione. In appena due settimane abbiamo ricevuto 150 milioni di richieste di biglietti. In 100 anni di storia della Coppa del Mondo la FIFA ne ha venduti 44 milioni in totale. È qualcosa di assolutamente incredibile”.
Il ruolo della FIFA nel calcio mondiale
Infantino ha infine ribadito il ruolo fondamentale della FIFA nel finanziamento del calcio mondiale: “Siamo l’unica organizzazione che finanzia il calcio in tutto il mondo. Senza la FIFA non ci sarebbe calcio in 150 Paesi”.
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Fonte: Gianluca Di Marzio
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