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Juve: troppi goal da palla inattiva

La Juventus vista a Madrid contro l’Atletico è piaciuta,soprattutto per qualità di gioco e mentalità e atteggiamento.In molti ,giocatori compresi,avrebbero firmato prima della partita per uscire indenni dal Wanda Mentropolitano. Eppure per come si era messa la gara, il pareggio sa di beffa,soprattutto per i goal subiti su palla inattiva.

La fase difensiva ,rispetto alle precedenti uscite,sembra però migliorata. Fase difensiva che Maurizio Sarri,al contrario di quanto si possa pensare,cura in maniera maniacale. Linea,lettura delle intenzioni degli avversari e elastico difensivo sono i suoi “mantra”.Addirittura ai tempi di Napoli girava voce che durante gli allenamenti correggesse la postura e l’appoggio dei piedi di Albiol (ex Real Madrid).

Sta di fatto che sui 5 goal subiti dalla Juve ,4 sono arrivati da calcio piazzato.

Il passaggio dalla marcatura a “uomo” alla marcatura a “zona” si sta rivelando più difficile del previsto ,specialmente per l’assenza di un leader carismatico come Chiellini.

Infatti una delle novità che ha apportato il tecnico toscano ,è proprio la marcatura a “zona” nei calci piazzati.Dove il riferimento è la posizione della palla poi la posizione del compagno e infine quella dell’avversario.

Se i 2 goal subiti nella partita contro il Napoli sono avvenuti praticamente in fotocopia ,dove la difesa posizionata male è partita in ritardo sulla palla occupando gli spazi non in maniera adeguata ,quelli di Madrid invece sono scaturiti in maniera differente.

Il primo,su punizione centrale,che per stessa ammissione di Sarri è quello che ha dato più fastidio,perché di facile lettura (palla lenta e sponda di Gimenez per Savic prevedibile). Il secondo, su calcio d’angolo dove la difesa era troppo passiva e l’area di rigore occupata male,infatti sono addirittura 2 i giocatori dell’Atletico che saltano indisturbati.

Parlare di dati preoccupanti dopo solo 4 partite ufficiali è assurdo,ma di sicuro è un campanello d’allarme su cui Maurizio Sarri dovrà lavorare,anche perché il tempo c’è, e gli errori commessi in questa fase della stagione ,sia in campionato che in Champions League sono rimediabili.

In conclusione bisogna però sottolineare che i goal sono avvenuti tutti in situazioni dove vedevano la squadra bianconera in vantaggio,addirittura di due reti. Che sia un problema di “testa” e di cali di tensione piuttosto che tattico? il tempo ci dirà la verità.

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Pubblicato da
Vincenzo Gerelli
Tag: Juventus

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