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Juve: Vlahovic, dilemma e scudetto a portata di mano?
Sembra che la lotta per lo scudetto in Serie A sia effettivamente una competizione a due tra Inter e Juventus, almeno finora. Dopo le prime dieci giornate, l’Inter si posiziona in vetta alla classifica con 25 punti, seguita dalla Juve con 22 punti.
Questi numeri confermano che entrambe le squadre sono ben posizionate per competere per il titolo.
L’Inter, sotto la guida di Simone Inzaghi, sta mantenendo il passo rispetto alla stagione precedente, guadagnando un punto in meno rispetto al Napoli di Luciano Spalletti nello stesso periodo. Tuttavia, rispetto al cammino dell’Inter un anno fa, la squadra vanta un vantaggio di +7 punti, dimostrando una maggiore coerenza e forza in questa stagione.
D’altra parte, la Juventus ha attraversato una serie di sfide all’inizio di questa stagione. Dall’episodio quasi ammutinamento post Sassuolo alla gestione di notizie legate a squalifiche per doping, calcio scommesse e infortuni, la squadra ha dovuto affrontare molte difficoltà. Tuttavia, la Juventus ha guadagnato 7 punti in più rispetto alla scorsa stagione nelle prime dieci giornate, dimostrando una notevole capacità di rimonta.
Confronto Inter Juve
Il confronto tra le due squadre è interessante. Entrambe godono di una posizione di forza nella lotta per lo scudetto, ma hanno affrontato sfide diverse. Mentre l’Inter sembra essere più solida e costante, la Juventus ha dimostrato una notevole capacità di reazione di fronte alle avversità. Questo rende la corsa al titolo ancora più avvincente e imprevedibile.
I numeri e le quote calcio illustrano le prestazioni delle prime dieci giornate confermano che la lotta per lo scudetto in Serie A è davvero una competizione a due tra Inter e Juventus. Entrambe le squadre stanno dimostrando di essere pronte a competere al massimo livello, e il destino del titolo rimane incerto. Gli appassionati di calcio possono aspettarsi una stagione avvincente e ricca di colpi di scena mentre queste due squadre si contendono il trofeo.
Un Costoso Investimento
I bianconeri hanno effettuato un considerevole investimento per acquisire Dusan Vlahovic, con un trasferimento dalla Fiorentina nel gennaio 2022 per circa 70 milioni di euro, oltre a 10 milioni di bonus. Tuttavia, quasi due anni dopo, le prestazioni del centravanti serbo sembrano non essere all’altezza delle aspettative, mettendo in discussione il valore di questa spesa. La Juventus è stata pronta a fare un grande investimento per il giovane attaccante, sperando che avrebbe portato un notevole contributo sotto forma di gol e abilità in attacco.
Il peso dei soldi
Vlahovic è uno dei calciatori meglio pagati in squadra, con uno stipendio che passerà da 7 a 12 milioni di euro netti a partire da luglio. Questo aumento stipendiale avrà un notevole impatto sul bilancio della Juventus, con un costo totale di circa 43 milioni di euro, considerando anche l’ammortamento annuale legato al trasferimento. Questo solleva domande sull’effettiva sostenibilità economica di questo contratto, specialmente considerando il costo complessivo per il club.
Una Performance al di sotto delle aspettative
Nonostante le aspettative fossero alte, Vlahovic ha segnato 27 gol in 22 mesi in bianconero, quattro dei quali su rigore. Questi numeri sono notevolmente inferiori rispetto alle sue prestazioni in maglia viola, dove aveva dimostrato un grande fiuto del gol. Questa differenza ha sollevato dubbi sulla sua adattabilità al contesto della Juventus e sulle ragioni dietro questa flessione nella sua produzione. La squadra bianconera sperava che Vlahovic sarebbe stato in grado di fornire un costante apporto di gol, ma finora non è stato all’altezza di queste aspettative.
Problemi di Tenuta e Incertezze
Un altro motivo di preoccupazione per la Juventus è la tenuta fisica di Vlahovic nel medio-lungo termine. Mentre il calciatore ha dimostrato di essere in grado di segnare e brillare in alcune occasioni, le incertezze sulla sua forma fisica pongono domande sull’effettivo contributo che può dare alla squadra nel corso della stagione. Questi problemi fisici hanno limitato la sua presenza in campo in alcune partite importanti, lasciando la Juventus senza una delle sue opzioni di attacco più costanti.
Il Futuro Ancora Incerto
I bianconeri si trovano ora a un bivio riguardo a Vlahovic. La spesa è stata notevole, ma le prestazioni e le questioni contrattuali alzano dubbi sulla sostenibilità dell’investimento. Tuttavia, il futuro rimane incerto, e molto dipenderà dalle prossime prestazioni del calciatore e dalle decisioni della società. La dirigenza bianconera deve decidere se continuare a scommettere su Vlahovic e cercare di massimizzare il suo potenziale, o se prendere in considerazione alternative nel mercato dei trasferimenti. Questa decisione avrà un impatto significativo sulla dinamica della squadra e sulle ambizioni della Juventus per la stagione in corso.
La corsa allo scudetto
Nonostante le incertezze legate a Vlahovic, la Juventus è ancora in lizza per lo scudetto. I bianconeri hanno dimostrato solidità difensiva e ha un parco attaccanti di grande valore. La corsa allo scudetto rimane aperta, e il destino della squadra dipenderà dalle prestazioni future e dalle decisioni strategiche prese dalla dirigenza. La Juventus ha dimostrato di essere una squadra solida sotto il profilo difensivo, ed è ancora in grado di competere con le squadre di vertice in Serie A. Tuttavia, per vincere il campionato, la squadra dovrà migliorare ulteriormente le sue prestazioni offensive e massimizzare il potenziale di giocatori chiave come Vlahovic.
Conclusioni
La situazione attuale di Dusan Vlahovic alla Juventus solleva interrogativi significativi riguardo al valore dell’investimento effettuato dal club. La spesa economica e le prestazioni al di sotto delle aspettative sollevano dubbi sulla sostenibilità di questo contratto a lungo termine. Ora la Juventus è chiamata a prendere decisioni importanti sul futuro del calciatore e sulla squadra nel suo insieme. La corsa allo scudetto rimane aperta, ma molto dipenderà dalla capacità della squadra di migliorare le prestazioni offensive e gestire efficacemente le questioni legate a Vlahovic. La Juventus e i suoi tifosi guardano con attenzione a come questa situazione si svilupperà nei mesi a venire, consapevoli che il destino del campionato è ancora tutto da scrivere.
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Milan, Fonseca su Rafael Leao:” Lui sa perché non ha giocato e ha capito”
Milan, il dubbio che avevamo espresso questa mattina era del tutto legittimo, Fonseca infatti spiega nell’immediato post partita la situazione Leao.
Nel post partita di questa sera contro lo Slovan Bratislava è intervenuto ai microfoni di Sky Paulo Fonseca il quale ha legittimato tutti i nostri dubbi di questa mattina.
Rafael Leao non è stato lasciato in panchina per la botta rimediata contro la Juventus di sabato scorso, bensì per scelta tecnica.
Le sue parole:” Io parlo sempre con Rafa, lui sa perché non ha giocato e ha capito. Quando è entrato è stato decisivo e io sono soddisfatto di vedere questo atteggiamento anche quando sta in panchina”.
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Juventus, il sogno in difesa è classe 2003
Alla Juventus si sta intavolando una trattativa per colmare il vuoto lasciato in difesa da Gleison Bremer: ecco chi è il giocatore che potrebbe sostituirlo.
La trattativa è già avviata: questo pomeriggio a riportare la notizia sono svariate fonti, Tuttosport compreso. L’oggetto è l’avvio della trattativa per un giovane prospetto classe 2003, cresciuto professionalmente al Benfica, dalle giovanili alla Prima Squadra.
Alludiamo al giovane difensore centrale portoghese Antonio Silva, che sarebbe un ottimo sostituto per Gleison Bremer, colpito da un infortunio al crociato.
Il lusitano è valutato dal Benfica 40 milioni di euro.
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Amarcord Juventus: 28 anni fa la conquista di una Coppa illustre
Ventotto anni fa la Juventus vinceva il suo ultimo trofeo internazionale di primo piano: la Coppa Intercontinentale. Autore della vittoria un immenso Del Piero.
Il 26 novembre 1996 un gol di Alessandro Del Piero all’81’ regalò alla Juventus la Coppa Intercontinentale, l’ultimo trofeo internazionale conquistato dai bianconeri.
A Tokyo, nella gara secca contro il River Plate, fu proprio il numero 10 della Juventus a decidere una sfida che, secondo lui stesso, “avremmo dovuto vincere 5-0, non 1-0“. Quel gol, come ricordato da Del Piero nel suo libro Manualex, è uno dei momenti più belli della sua carriera: “Quando segnai il gol-vittoria non capii più niente”.
Juventus, la partita
La Juventus di Marcello Lippi scese in campo con un 4-3-1-2: Peruzzi; Torricelli, Ferrara, Montero, Porrini; Di Livio, Deschamps, Jugovic; Zidane; Del Piero, Boksic.
In panchina, tra gli altri, c’erano Tacchinardi, subentrato all’89′ per Zidane, Vieri e Padovano.
Dall’altra parte, il River Plate, guidato da Ramón Díaz, si affidava a una formazione piena di futuri campioni: Bonano; Hernán Díaz, Celso Ayala, Berizzo, Sorin; Monserrat, Astrada, Sergio Berti; Francescoli; Ortega, Cruz.
Particolarmente interessante era la sfida tra i due numeri 10: Del Piero per la Juventus e Ortega per il River.
“Due giorni prima mi avevano comunicato che la regia giapponese avrebbe dedicato telecamere speciali a noi due”, ha raccontato Del Piero, aggiungendo che la notizia lo aveva riempito di responsabilità.
A distanza di 28 anni, quella Coppa Intercontinentale rimane l’ultimo trionfo internazionale importante della Juventus. All’epoca, la Coppa si assegnava in una gara secca tra la vincitrice della Champions League e quella della Copa Libertadores, mentre oggi si disputa il Mondiale per Club, un torneo con un format completamente diverso.
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