Juventus-Milan, una gara di certo senza alcun bisogno di presentazioni. Una partita che si prepara da sola, le motivazioni da parte di ambedue compagini sono alle stelle. I bianconeri per uscire dal pantano che, quantomeno inizialmente, li sta inghiottendo, i rossoneri per consolidare il primato in classifica, seppure in comproprietà con il Napoli di Spalletti. Ad aggiungere pepe, ed anche veleno, ci pensa Mino Raiola che, per i motivi che leggerete, ne ha veramente per tutti. Dente avvelenato? Assolutamente sì.
Juventus-Milan, se dalla parte del campo la partita viene preparata dai due tecnici in maniera sommessa, professionale, soprattutto senza proclami, a movimentare il pre gara ci pensa una figura iconica, spesso criticata dai tifosi rossoneri, sicuramente scomoda e spigolosa se la devi affrontare come nemica, ci riferiamo a Mino Raiola, uno dei più potenti procuratori nel panorama mondiale.
L’agente italo-olandese ne ha veramente per tutti, un fiume in piena che non intende risparmiare, durante il suo corso, nessuno degli addetti ai lavori dei due club. Un dente avvelenato la cui frustrazione si è acuita in esponenziale maniera nella giornata di oggi durante la quale l’attuale portiere del Milan Mike Maignan è stato inserito dalla UEFA nella lista della top 11 della prima giornata.
Perché, chiederete voi, Raiola dovrebbe avere mal digerito la cosa? Molto semplice, in primis perché il suo assistito Gianluigi Donnarumma sta facendo più panchina che campo, in secondo luogo perché i tifosi rossoneri ed il Milan stesso paiono aver dimenticato troppo in fretta il classe 1999 che aveva tutti i crismi per diventarne bandiera. Ma c’è di più, le critiche alla Juventus scaturiscono dal fatto che Gigio fino alla fine sembrava in procinto di accasarsi con i piemontesi, trasferimento che gli avrebbe consentito di intascare maggiori commissioni rispetto a quanto percepito con il Paris Saint Germain
.Diciamola tutta, Raiola si è trovato con le spalle al muro, da una parte il Milan che aveva già assoldato Maignan, dall’altra la Juventus che, sebbene non morisse dalla voglia di confermare Szczesny, ed i fatti al momento le danno ragione, per motivi puramente economici alla fine ha deciso di non spingere il piede sull’acceleratore. Raiola si è quindi trovato con il classico cerino in mano. Ed è andato a bussare alla porta di Leonardo che probabilmente aveva bisogno di qualsiasi cosa fuorché di un portiere avendone più di uno a libro paga. Cosa è successo lo sappiamo.
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Nella giornata odierna, come detto, Raiola non si è certo risparmiato sentendosi in dovere di elevare al cielo il suo assistito senza risparmiare nessuno. “Mi spiace per come Gigio è stato trattato. Lui ha fatto una scelta di vita, non c’è stato alcun tradimento. Poteva andare via quattro anni fa, ma non l’ha fatto”.
Ora tocca al club bianconero:”Se è stato vicino alla Juventus? Penso che la Juventus abbia ancora un grande rammarico per non averlo preso”.
Insomma, Mino Raiola ne ha per tutti, la sua posizione in queste settimane è divenuta di certo meno solida, il suo assistito non è sicuramente felice di non trovare continuità in campo, il rammarico di non avere ceduto Donnarumma alla Juventus riteniamo possa essere solamente suo ed il Milan si starebbe coccolando il suo nuovo portiere francese. Un quadretto che al procuratore non va di certo bene, che lo disturba probabilmente molto e che, in qualche modo, deve giustificare. Un film la cui regia, questa volta, è stata del tutto un’adeguata.
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