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Juventus, Miretti è il nuovo Marchisio
Fabio Miretti si starà rammaricando per aver dovuto bloccare proprio nel momento più bello della stagione che lo ha consacrato tra i migliori centrocampisti del panorama nazionale.
La pandemia del coronavirus, infatti, difficilmente consentirà di portare regolarmente a termine i vari campionati giovanili. Il classe 2003 di Pinerolo era tra i favoriti per la conquista del tricolore Under 17 con la sua Juventus, e allora sarà probabilmente costretto ad “accontentarsi” di aver vissuto un 2019/20 super, senza avere la possibilità di renderlo leggendario.
Annata da protagonista
Per emettere la sentenza, però, non servono ulteriori prove, almeno per il momento: il ragazzo nativo di Pinerolo, in provincia di Torino, dispone di un talento di quelli che si trovano raramente in circolazione. Per una volta i freddi numeri vengono in soccorso.
Le statistiche, si sa, non dicono tutto; ma in questo caso possono quasi bastare per fotografare l’annata da aspirante top player vissuta dal centrocampista bianconero. Sedici gol in diciassette gare sono un bottino che si confà più a uno spietato rapace d’area di rigore che a un architetto della mediana, eppure Fabio è riuscito a prendersi lo scettro di miglior marcatore stagionale dell’Under 17 di mister Pedone, leader del Girone A con una pista di vantaggio sulle dirette inseguitrici.
Con uno score così, normale che Miretti sia diventato, anzi si sia confermato, come una colonna anche in Nazionale.
E altrettanto inevitabile è il suo predominio nella classifica del Ranking LGI di categoria, primato ottenuto con un distacco tale che, se la stagione fosse regolarmente continuata e Fabio non avesse più giocato nemmeno un minuto, sarebbe stato complicato per chiunque provare a colmare il gap.
Il nuovo principino
Dopo gli inizi al Saluzzo e sei stagioni con la maglia del Cuneo, Fabio ha ricevuto due chiamate da Torino: una dalla campana granata, l’altra da quella bianconera.
Ma con una famiglia juventina, il finale era già scritto. E allora eccolo imporsi fin da subito come uno dei gioiellini di Vinovo, lungo un percorso che lo ha portato a diventare il deus ex machina dell’Under 17 e a bussare alle porte della Primavera, con la quale ha debuttato sia in Youth League (nella trasferta di Leverkusen) che in Coppa Italia. Interno di centrocampo che combina una spiccata attitudine alla regia con capacità realizzative da attaccante aggiunto, Miretti è in grado di ricoprire anche i ruoli di playmaker e di trequartista, sfruttando una eccellente comprensione del gioco e una buona attitudine alla rifinitura.
Vi viene in mente qualche grande ex del recente passato bianconero con queste caratteristiche? Se avete detto Claudio Marchisio la risposta è giusta perché, proprio come il “Principino”, Fabio possiede la capacità di sdoppiarsi tra le vesti eleganti del padrone della mediana e il look aggressivo dell’assaltatore, in grado di inserirsi negli spazi e di farsi sentire in zona-gol.
La grande confidenza nelle proprie doti è accompagnata da una invidiabile cultura del lavoro, e da una disponibilità che lo sta rendendo sempre più protagonista anche nel lavoro sporco in fase di non possesso. In spogliatoio, poi, è spesso e volentieri lui a far ballare i compagni: grande amante dell’hip-hop, tiene alto il morale del gruppo con la sua playlist preferita. E pazienza se il 2019/20 è rimasto sospeso nel limbo: Fabio ha lanciato un messaggio forte e chiaro, e non vede l’ora di tornare a mostrare di poter aspirare al bianconero dei grandi.
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Benfica, Di Maria: “Voglio ancora vincere”
Il calciatore argentino ex Juve, Angel Fabiàn Di Maria, all’età di 36 anni non ha intenzione di ritirarsi e con il suo Benfica vuole vincere ancora molto.
Di Maria insaziabile: “Non mi sono ancora ritirato. A 36 anni voglio vincere di più”
Con l’Argentina è diventato campione del mondo in Qatar 2022, la scorsa estate in Copa Sudamericana, mentre l’ultimo trofeo da lui sollevato è stata la Supercoppa portoghese vinta con il Benfica. Questi sono solo alcuni dei numerosi premi vinti da Angel Di Maria, ma l’ex Juventus ancora non ha intenzione di ritirarsi e sta vivendo una seconda primavera nella squadra portoghese.
L’argentino, in occasione del secondo anniversario del Mondiale vinto in Qatar, ha rilasciato alcune dichiarazioni: «Mi riempie di orgoglio che tra qualche anno il mio nome apparirà in queste enciclopedie dei migliori giocatori della storia. Ma non mi sono ancora ritirato. Voglio vincere di più. A 36 anni, sento ancora che ogni allenamento mi insegna qualcosa. O, almeno, questo è l’obiettivo. Sono felice di essere arrivato a questo punto».
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Milan, Cardinale sulla cessione di Tonali:”Non lo abbiamo venduto perché ne avevamo bisogno”
Milan, intervenuto alla Business School di Harvard, il patron di Redbird Gerry Cardinale ha voluto dire la sua in merito a diversi argomenti, tra i quali la cessione di Sandro Tonali.
La cessione di Sandro Tonali ha creato diverso malcontento tra la tifoseria rossonera la quale da tempo spera in un clamoroso ritorno. Una speranza, poco di più, sebbene qualche contatto ci sia stato con l’agente Beppe Riso.
Per la prima volta ha parlato dell’argomento Gerry Cardinale. Le sue parole:” Non lo abbiamo venduto al Newcastle perché ne avevamo bisogno, ma perché abbiamo ricevuto un’ottima offerta e abbiamo fatto una valutazione rischio-rendimento. Abbiamo incassato 70 milioni di euro più un earn-out di 10 milioni. Grazie a questa vendita abbiamo acquistato sei nuovi giocatori. Non vendiamo per necessità, ma per opportunismo”.
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Milan, le richieste di Allegri: pronto a tornare ad allenare | I dettagli
Milan, nonostante le smentite di rito, anche da parte di molti giornalisti, sappiamo che la situazione è un’altra e i contatti col tecnico sono pressoché costanti.
Proseguono i contatti tra il Milan e Massimiliano Allegri. Noi di Calcio Style raccontiamo di dialoghi aperti dall’estate, tuttavia, per dovere di informazione, la dirigenza rossonera vuole proseguire con Fonseca, salvo clamorosi scivoloni, fino al termine della stagione.
Il futuro del portoghese ovviamente è legato ai risultati, se andrà a inanellare un filotto di vittorie, il fantasma Allegri verrà un attimo allontanato, se perderà le prossime due o tre partite sarà esonero.
Massimiliano Allegri ha chiesto di partire con la nuova stagione, pur tenendosi a disposizione anche a campionato in corso, salvo acquistare due rinforzi giusti a gennaio. Il livornese è infatti convinto che il Milan attuale sia già competitivo e serva poco per poterlo migliorare.
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