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Juventus: parla l’ex tecnico di Cambiaso
Porsi nuove sfide e vincerle. Si può riassumere così la giovane carriera di Andrea Cambiaso, terzino approdato alla Juventus
Dalla Serie D fino al primo gol con la Juventus, cambiando ruolo e mentalità fino all’approdo in bianconero.
Fabio Fossati, allenatore di Cambiaso ai tempi dell’Albissola, è intervenuto in esclusiva a Juventusnews24 per parlare del terzino bianconero.
Queste le sue parole:
“Cambiaso non ha nemmeno giocato con la Primavera del Genoa. È passato dagli Allievi Nazionali alla Serie D, questo perché l’Under18 non c’era ancora e il salto immediato con l’Under19 era molto difficile.
Nel mentre io ho iniziato ad allenare l’Albissola, una neopromossa in Serie D. In quell’anno la leva del 2000, come Cambiaso, non erano nemmeno presa in considerazione ma io conoscevo quella fascia molto bene.
Siccome non riuscimmo a prendere nessun ’98, perché avevamo meno appeal rispetto alle grandi società con cui ci confrontavamo, ci vennero proposti dei 2000 del Genoa, una leva molto forte.
Me ne diedero 3 tra cui Andrea: tutti giovani che avevano bisogno di un percorso di adattamento e del passaggio da un calcio giovanile.
Quì prevaleva l’estetica e il modo di giocare, a un calcio in cui è molto più importante il risultato rispetto a come lo ottieni. Questo processo lo iniziò con me per terminarlo al Savona“.
Prosegue il Mister:
“Ad Albissola, Andrea è stato un continuo crescendo seppur tra i tre ragazzi che mi erano arrivati, lui era quello che ha avuto meno minutaggio.
Sicuramente la sua qualità più importante è la mentalità. Quello che maggiormente mi colpii era il modo in cui approcciava gli allenamenti dopo aver giocato magari pochi minuti la domenica.
Entrava con fame, senza sbagliare un colpo e non si faceva spostare da niente. Era un professionista esemplare, sempre sul pezzo.
Dopo la Promozione gli dissi che sarebbe stato più formativo un altro anno in Serie D e andò al Savona. Ero certo che avrebbe avuto un percorso tra i professionisti”.
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Inchiesta curve, quali implicazioni per Milan e Inter?
Inchiesta curve, abbiamo letto della maxi operazione di ieri mattina che ha portato in manette diversi influenti esponenti del tifo organizzato. Vediamo quali ripercussioni potrebbero esserci.
I capi di imputazione sono di ogni genere, si va infatti dall’estorsione all’associazione a delinquere. Contatti con la ‘ndrangheta da parte dei principali esponenti della Curva Sud e della Nord.
Ma quali ripercussioni potrebbero esserci per i due club? Milan ed Inter possono davvero dormire sonni tranquilli? La risposta in questo momento non è certa. La logica imporrebbe estraneità dai fatti, tuttavia la Procura indagherà su eventuali collegamenti.
I due club si sono fin da subito resi disponibili a collaborare con la giustizia. Il rischio che potrebbero correre, nel caso estremo, è il commissariamento. Riteniamo comunque piuttosto difficile, se non del tutto improbabile, questa ipotesi.
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Inter, importanti novità sul futuro di Darmian
Tra i calciatori dell’Inter con il contratto in scadenza a giugno figura anche Darmian. Ma filtrano importanti indizi circa il futuro dell’esterno nerazzurro
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Inter, Darmian in scadenza
Sicuramente non sarà un top player ma in questi anni ha dimostrato di essere una pedina fondamentale per l’Inter e per il suo allenatore, Simone Inzaghi, che difficilmente se ne priva. Tuttavia, inutile fare programmi troppo a lungo termine quando l’età di un giocatore non è più giovanissima e quando la scadenza del contratto si avvicina. Matteo Darmian, braccetto ed esterno di centrocampo è sicuramente ancora utile alla causa, ma la sua situazione contrattuale non è ancora definita.
Una risorsa mai sottovalutata
Quando si pensa ai fenomeni dell’Inter si parla di Lautaro, Thuram, Bastoni, mai di Darmian. Eppure le sue presenze e le sue prestazioni parlano per lui. Esperto esterno di difesa, all’occorrenza impiegabile anche a centrocampo, si è sempre ritagliato un posto di rilievo nello scacchiere sia di Conte che di Inzaghi.
Rinnovo o addio all’Inter?
Oggi forse non si pensa tanto ai rinnovi, ma al campionato in corso e a una condizione non ancora ottimale per i nerazzurri. Ciò nonostante, le società sono sempre al lavoro per gestire al meglio la questione relativa ai rinnovi e agli eventuali acquisti. Qual è quindi, attualmente, la situazione che riguarda Darmian? Come rivela Inter Live, la dirigenza sta pensando di esercitare l’opzione per il rinnovo per un altro anno, già presente nell’attuale contratto del giocatore. Qualora l’ipotesi dovesse concretizzarsi, Darmian potrebbe anche pensare di chiudere la carriera in nerazzurro.
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Inter, parla Stramaccioni: “Vi svelo la causa dei troppi gol subiti”
L’allenatore e opinionista Andrea Stramaccioni ha commentato l’attuale situazione dell’Inter. In particolare, si è soffermato sui troppi gol subiti
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Inter, troppi gol subiti
Intervenuto a Dazn, Andrea Stramaccioni ha parlato del motivo per cui l’Inter, in questa particolare fase della stagione, stia faticando a trovare una stabilità. Si è parlato soprattutto dei troppi gol subiti dalla squadra di Inzaghi, aspetto da non sottovalutare, perché una difesa rocciosa ed efficace ha contribuito sensibilmente alla vittoria dello scudetto, la scorsa stagione.
Parola a Strama
Come anticipato, Stramaccioni ha dichiarato quanto segue: “Secondo me lo schiaffo del derby, ammesso che servisse, c’è stato. L’Inter, dopo i primi 15 minuti di sbandamento, anche al derby reagisce e gioca una buona mezz’ora importante. Questa fame che si è vista a Udine, togliendo gli errori individuali, è la strada giusta”.
Il problema dell’Inter
Secondo l’allenatore le principali difficoltà del club nerazzurro quest’anno vengono dalla difesa. Le sue parole: “Per me l’Inter è tra le 5 o 6 più complete ed esperte d’Europa. Solo un reparto è un po’ scoperto: la difesa. Quando ruota, qualcosa manca. Acerbi è molto esperto, Bastoni è il giocatore più importante. Al derby Inzaghi ha finito con Darmian e Carlos Augusto, che sono importanti ma non sono difensori veri, strutturati”.
Sul primo gol dell’Udinese
Quello di Kabasele è il quarto gol subito da palla “aerea”, dopo quelli contro Genoa, Monza e nel derby. Sono cose su cui l’allenatore può martellare ma sono situazioni individuali di fame, di duello io contro di te e tu non segni. Se mi fai una partita perfetta a Manchester e prima col Monza e poi col Milan fai degli errori individuali è una questione di fare uno step. Anche perché rischi di rovinare una prestazione positiva come quella a Udine”.
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