Juventus ancora sconfitta. Un pianto. Si, niente gioco e stavolta nemmeno grinta
Una squadra senza spina dorsale. Certo, con Paredes centrale davanti alla difesa, cosa ci si poteva aspettare?
Ma non si può ridurre tutto ad un solo elemento. Perché è tutta la squadra ad aver fatto cilecca. Esattamente come a Roma contro la Lazio.
Il primo responsabile è e resta Massimiliano Allegri. È lui che deve dare e tirar fuori le motivazioni dai calciatori.
Il gioco? Beh, quello è un discorso più ampio e delicato. Chiedere ad Allegri di superare le difficoltà tramite il gioco, sarebbe come chiedere ad un gatto di nuotare come un cane.
Intanto dopo l’errore Fagioli ha pianto amaramente in panchina. Questo è il segnale dal quale ripartire. Uni sfogo simile, significa avere a cuore la Juve.
Una scena da campetti di periferia, quelli dove si gioca veramente a calcio. Senza soldi e porcherie varie.
Da questo tipo di calcio e di sentimenti bisognerebbe ripartire. Allegri ha l’obbligo di tirar fuori il meglio dai suoi. Il gioco non lo può inventare in pochi giorni. Questo è assodato. Ciò che serve per concludere la stagione al meglio, invece è vitale.
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