La Juventus conferma 9/11 della squadra che ha battuto il Milan, sei giorni fa, dopo i calci di rigore.
Al posto di Gatti, torna titolare Alex Sandro, facendo traslocare il capitano Danilo sul terzetto di destra. L’altro cambio è Kostic al posto di Cambiaso sull’out mancino.
Per il resto tutto confermato con Szczesny in porta, tridente difensivo interamente brasiliano.
Il quintetto di centrocampo è composto da Weah, largo a destra e appunto l’esterno serbo sul lato opposto. In mezzo Locatelli sarà aiutato ancora una volta da McKennie e Miretti. Tandem d’attacco Chiesa-Kean.
Il Real Madrid schiera un 4-4-2 a rombo, con Courtois tra i pali. Linea difensiva composta da Lucas Vaszquez, Rudiger, Nacho e Fran Garcia.
In mezzo al campo Modric, Kroos, Camavinga e Bellingham. Davanti Joselu e Vinicius Junior.
Pronti via, la Juventus passa subito in vantaggio.
Recupero palla di Alex Sandro, che serve Locatelli di prima verso Kean, che con una finezza smarca Chiesa, facendo l’assist a McKennie, che colpisce il palo e nella ribattuta l’attaccante italiano classe 2000 sblocca il risultato dopo appena 50 secondi.
Minuto 19, Chiesa parte da sinistra, punta Lucas Vazquez e serve di esterno il centrocampista americano che si inserisce con i tempi giusti, creando superiorità numerica e con un passaggio preciso trova Weah, tutto solo che appoggia in rete il gol del raddoppio bianconero.
Dopo un inizio perfetto, sale in cattedra il Real Madrid con la classe del suo centrocampo. Szczesny tiene a galla i suoi per il resto del primo tempo con due ottimi interventi, ma non può nulla al minuto 38.
Errore di comprensione tra Weah e Kean, il pallone è recuperato da Kroos, che lancia con un passaggio molto preciso Vinicius Junior, che brucia letteralmente Bremer nell’uno contro uno e con un tocco sotto supera il portiere polacco accorciando le distanze.
Dopo tanta sofferenza, il primo tempo si chiude con la Juventus avanti di un gol.
La ripresa si apre con la Juventus che effettua cinque cambi:
Il Real ricomincia come aveva finito il primo tempo, con il piede sull’acceleratore, creando diverse palle gol, ma con molta imprecisione negli ultimi 20 metri.
Difatti solo una parata per Pinsoglio nel primo quarto d’ora di sofferenza della seconda frazione di gara.
Nella parte centrale del secondo tempo non succede quasi più nulla sennò qualche ammonizione e una girandola di cambi da entrambe le parti, dove la Juventus sostituisce i restanti sei giocatori in campo dall’inizio:
Per il Real da sottolineare gli inserimenti dell’ex Milan, Brahim Diaz e dell’ex Fiorentina, Odriozola.
Oltre i vari Valverde, Militao, Carvajal, Alaba, Tchouameni, Rodrygo e il giovane Nico Paz. Gli unici a giocare tutti e novanta minuti sono stati Courtois e Bellingham.
Vicini al novantesimo, episodio dubbio a ridosso dell’area di rigore, con Barrenechea che rifila un pestone a Rodrygo, ma l’arbitro concede solo punizione dal limite e ammonizione al centrocampista argentino.
A tempo scaduto, mentre il Real assalta l’aria di rigore bianconera, contropiede perfetto cominciato da Iling Junior, schierato da mezzala, verso Soulè, che crossa in mezzo e trova il tap in vincente di Vlahovic, che chiude definitivamente il match sul 3-1, esultando in maniera polemica.
Aggiornato al 03/08/2023 12:41
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