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La Juventus fra presente e futuro, Allegri a a termine ?

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La frattura in casa Juventus fra Andrea Agnelli e John Elkann, Paratici agnello sacrificale, verso il cambio della guida tecnica

Il mondo bianconero è rimasto soprattutto sorpreso dall’addio di Cristiano Ronaldo avvenuto a fine mercato e che ha costretto Allegri a ridisegnare nuovi meccanismi tattici ed emotivi. Ma non solo, l’ambiente juventino ha assistito alle frizioni in famiglia fra Andrea Agnelli e John Elkann, che di fatto hanno portato al siluramento del direttore sportivo Fabio Paratici, accasatosi a Londra e da poco autore del colpo Antonio Conte al Tottenham.

Abdicato allo scudetto dopo nove anni consecutivi, sono venuti a galla i tanti nodi al pettine in seno alla conduzione societaria. Al presidente della Exor, non sono piaciute alcune scelte, di pura conduzione societaria e di natura comportamentale.

Ma facciamo ordine: le frizioni cominciano con l’allontanamento di Massimiliano Allegri in favore di Maurizio Sarri e con l’acquisto di Cristiano Ronaldo ad opera di Fabio Paratici, che a sua volta aveva avuto l’ok dal duo Andrea Agnelli-Pavel Nedved.

L’esonero di Allegri e le esperienze con Maurizio Sarri e Andrea Pirlo hanno messo le casse societarie nella condizione di dover pagare tre allenatori. Già gravate dagli esorbitanti esborsi legati all’operazione Ronaldo, fra ingaggio, commissioni al super procuratore Mendes e bonus vari.

Il rosso di bilancio ha indispettito la casa madre che aveva dato altri input: attenzione ai giovani del vivaio, guida tecnica innovativa e attenta alla crescita dei ragazzi, sostenibilità economica sul mercato. Ordini completamente disattesi dal management, forte dei 9 scudetti, delle finali Champions e delle Coppe Italia e Supercoppe Italia in bacheca. In primavera durante un vertice a Montecarlo, John Elkann ha presentato il conto al trio Agnelli-Nedved-Paratici.

In quella sede è stato deciso il defenestramento del direttore sportivo, ideatore dell’arrivo di Cristiano Ronaldo. Non solo, il nipote di Gianni Agnelli chiese ad Andrea Agnelli di rimettere il mandato di presidente, avendo individuato in altre figure il nuovo. Nei giorni successivi, le riflessioni del presidente bianconero esposte direttamente e in una riunione privata, all’illustre cugino portarono alla conferma sulla poltrona presidenziale.

A patto che accettasse di essere affiancato da Maurizio Arrivabene come amministratore delegato e da Federico Cherubini come direttore sportivo, conferiti con ampi poteri decisionali. Ridimensionando il ruolo attivo del vicepresidente Nedved in sede di operazioni di mercato. Ma i quattro, non sono riusciti a convergere in idee comuni e si è creata una guerra sotterranea fra Agnelli-Nedved e i due nominati.

Che hanno osteggiato fino alla firma sul contratto, il ritorno di Massimiliano Allegri alla guida della squadra. Questo perché il tecnico livornese ha trattato in una posizione di forza, spuntando un contratto monstre di 9 milioni di euro annui per 4 anni. Non è un mistero che Arrivabene e Cherubini avessero valutato positivamente il lavoro di Andrea Pirlo e spingessero per una riconferma.

I nuovi scenari verso il futuro e il nome nuovo per la panchina

juventus

In questo contesto che Allegri ben conosce, l’ambiente non è dei migliori e la squadra lo percepisce. Non è un caso il rendimento sotto tono di molti, che sentono la sfiducia dei vertici societari e sanno di essere “a tempo”. Ad Allegri non viene perdonato da parte di Federico Cherubini e di Maurizio Arrivabene la richiesta di trattenere in rosa elementi quali De Sciglio, Rugani, Bernardeschi, Morata, Ramsey, Arthur, Luca Pellegrini, Bentancur, Rabiot, Szeczesny, Dybala.

Che nei piani dei nuovi dirigenti della Juventus dovevano essere messi sul mercato per fare cassa e dare il via alla sostenibilità economica societaria sul mercato, con un allenatore emergente. E sul taccuino c’erano i nomi di allenatori come Italiano, Dionisi, De Zerbi, Arteta, Unai Emery.

La loro idea era una Juventus giovane e sostenibile, accettando il rischio di non vincere titoli più qualche anno. Stoppata da Allegri con il sostegno di Agnelli e Nedved. Così come Cherubini premeva per il lancio di Fagioli e la fiducia a Dragusin ritenuti prospetti già pronti. I risultati di questa prima parte di stagione stanno dando ragione al nuovo management, a livello anche di gioco. Ma per il presidente e il fidato amico intimo e vice Nedved è stata più forte la voglia di primeggiare da subito, senza programmare.

Dopo la sconfitta interna con il Sassuolo, una telefonata di Alessandro Nasi, numero due della Exor e braccio destro di Elkann, ha depotenziato i poteri operativi di Agnelli e Nedved, trasferendoli a Cherubini e Arrivabene. Che sono già attivi sul mercato e lavorano per arrivare a un nuovo allenatore: Roberto Mancini.

I contatti portano a un programma dopo il mondiale del 2022: transare il quadriennale di Allegri desideroso di una esperienza all’estero, affidare la guida al tecnico jesino con una rosa di giovani, con qualche veterano a fare da guida. Non è un caso che le ultime quattro gare di campionato disputate dai bianconeri, hanno visto la presenza in tribuna di Salsano, Lombardo e Oriali. Tutti uomini dello staff di Mancini: solo un caso? L’attuale ct e il suo staff hanno tempo fino al giugno 2023 per programmare la partenza di un nuovo ciclo.

Secondo indiscrezioni, Mancini avrebbe consegnato personalmente a Cherubini una lista di atleti graditi: Zaniolo, Jorginho, Donnarumma, Rovella (già di proprietà), Damsgaard, Fagioli (piace moltissimo), Rudiger, Verratti, Maehle, Gosens, Karsdorp, Cancellieri, Barak, Neuhel Molina, Scamacca, Zurkowski.

La proprietà della Juventus ha comunicato ad Allegri che per il mercato di gennaio non saranno fatti grossi investimenti, che potrebbe uscire Ramsey e di non aspettarsi operazioni in entrata, salvo qualche occasione dell’ultima ora. Un chiaro segnale spedito al tecnico livornese, che annusata l’aria sta cercando le sue rivincite sul campo. Sperando nella prossima sessione estiva dove qualche colpo sarà fatto con l’ingaggio di un centravanti di valore e il nome più gettonato è quello di Harry Kane, voglioso di una esperienza italiana e disposto a percepire un ingaggio non da top player.

 

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DAZN, chiesto un risarcimento ai pirati della rete

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Serie A, DAZN

DAZN vorrebbe ottenere un risarcimento da tutti coloro che guardano illegalmente le partite. Interpellata la Guardia di Finanza, si rischiano grosse multe.

I clienti saranno quindi sanzionati oltre a poter diventare oggetto di azioni da parte dei titolari dei diritti. Siamo contenti che il supporto che ci è stato richiesto e che abbiamo dato, abbia contribuito al buon esito della collaborazione” recita il comunicato di DAZN contro lo streaming illegale.

DAZN prende di mira i pirati della rete: si rischiano multe

I legali di DAZN, piattaforma che detiene i diritti di Serie A fino al 2029, vorrebbero ottenere un risarcimento da tutti i pirati della rete a seguito della maxi operazione anti pirateria della procura di Catania, e anche dai singoli sportivi che hanno visto illegalmente le partite. Lo riporta La Repubblica, secondo cui DAZN si costituirà parte civile al processo penale che nascerà dall’inchiesta catanese.

Verrà preso di mira il singolo abbonato illegale che guarda le partite di Serie A, campionati esteri o coppe europee con il pezzotto, con app illecite o sul web. L’intenzione sarebbe di chiedere ai magistrati catanesi i nomi di chiunque abbia guardato le partite aggirando l’abbonamento sulla piattaforma.

DAZN

ALESSANDRO BASTONI IN AZIONE ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

Se dovesse ottenere queste informazioni, DAZN potrebbe inizialmente lasciare alla Guardia di Finanza il compito di comminare le multe adeguate agli abbonati illeciti, come stabilito dalla legge. Si partirebbe dunque con un colpo dal forte impatto contro un campione di persone: cadrebbe la presunzione d’impunità per l’utente del pezzotto, che pensa di godersi le partite illegalmente senza alcun rischio.

Si legge che anche Sky, la Lega Serie A e il commissario dell’Agcom Massimiliano Capitanio sarebbero favorevoli alle multe. Se ciascuna delle persone accusate venisse multata anche solo di 150 euro (ammenda minima), lo Stato incasserebbe 330 milioni. In caso di ammenda massima di 5000 euro, si volerebbe invece a 11 miliardi.

 

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Venice Youth League Karate, 921 club da tutto il mondo: è record

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Dal 4 all’8 dicembre il più grande raduno del karate giovanile mai
realizzato, avrà un’anima green. L’indotto turistico è da milioni
di euro, soggiornano oltre diecimila sportivi da un centinaio di nazioni
diverse: Jesolo si conferma la capitale del tatami giovanile. In arrivo
atleti persino da Jamaica e Polinesia Francese, lo storico esordio di
Papua Nuova Guinea. Organizza Multisport Veneto, molta attesa per il
risultato degli azzurri.

Jesolo torna al centro del mondo del karate con la Venice Youth League,
ospitata dal 4 all’8 dicembre in piazza Brescia, presso le strutture
del Palazzo del Turismo. Una competizione di calibro internazionale in
cui oltre quattromila giovani atleti, suddivisi nelle varie categorie,
combattono e si esibiscono nelle forme dei kata. Quest’anno si è
battuto il record di sempre di club iscritti: sono 921, da 81 nazioni.
In tutto, gli atleti iscritti sono 4.108 (raggiunto praticamente il
limite di capienza per quasi tutte le competizioni), guidati da 908
allenatori.

A controllare l’andamento delle gare ben 122 arbitri.
Un evento che a suo modo rappresenta uno spaccato del mondo intero,
considerato che ci sono giovani che arrivano anche da Ucraina, Siria,
Iran e Turkmenistan, senza contare le nazioni che hanno la forza di
inviare anche un solo rappresentante a giocarsi le gare, ce ne sono da
tutto il mondo: Trinidad e Tobago, Senegal, Nuova Caledonia, Jamaica,
Giappone, India, Islanda, Polinesia Francese e persino Aruba. Tra tutte
le nazioni, da evidenziare lo storico esordio sui tatami della Youth
League di Papua Nuova Guinea.

C’è molta attesa per gli azzurri (saranno in 869 a vestire la maglia
italiana, anche questo un record): le medaglie portate a casa durante i
recenti campionati mondiali giovanili fanno ben sperare, c’è molta
attesa anche per i loro risultati. Ricordiamo che ai campionati in scena
sempre a Jesolo ad inizio ottobre si registrò uno stupendo record
sportivo a livello nazionale: 15 medaglie, di cui 5 d’oro.

Ad accompagnare questa variopinta schiera di amanti del karate anche
parenti e amici, si stima che nel corso della manifestazione, per oltre
una settimana, Jesolo sarà invasa almeno da diecimila persone. Jesolo,
cittadina marittima, così vivrà una seconda stagione turistica nel
week end dell’Immacolata. Va detto che i numeri sono enormi: ad
ottobre, durante i mondiali giovanili, il settore alberghiero ha
fatturato 2,2 milioni di euro per merito dell’evento, cifre a cui si
somma l’indotto per il territorio, i negozi e la ristorazione.
L’organizzazione ha stimato almeno quattro milioni di fatturato
indotto grazie alla manifestazione.

L’evento sportivo però non si limita a consegnare medaglie, è anche
utile per promuovere atteggiamenti e stili di vita ecosostenibili.
Infatti, nel corso di questa Youth League saranno attivate strategie
green, a partire dal riutilizzo dei materiali della precedente
competizione, creando un circolo virtuoso. Per perseguire l’obiettivo
di ridurre l’impatto dell’utilizzo della plastica durante l’evento
saranno distribuite borracce e installate colonnine per la distribuzione
dell’acqua. Saranno inoltre create delle isole per la raccolta e il
riciclaggio dei rifiuti e allestiti banner informativi e cartellonistica
multilingue in linea con le politiche SDGs (Obiettivi per lo sviluppo
sostenibile, ndr). La logistica dell’entourage verrà gestita
attraverso veicoli 100% elettrici.

Merito di una organizzazione sempre impeccabile. Dice Davide Benetello,
presidente Fijlkam Settore Karate
WKF Executive Board member: “Colgo l’occasione, come presidente del
Karate Italiano e candidato per le prossime elezioni del 21 dicembre, di
ringraziare tutto lo staff della Federazione Italiana FIJLKAM e la
MultiSport Veneto e tutti i volontari coinvolti per l’immenso impegno
profuso per l’organizzazione del Campionato del Mondo di
Venezia/Jesolo 2024 e le WKF youth League degli ultimi sei anni dal 2018
ad oggi. Organizzazioni che hanno ricevuto gli elogi di tutto il
mondo”.
Jesolo infatti è diventata capitale del tatami giovanile a livello
mondiale grazie a Multisport Veneto, società nata nel 2016 come braccio
operativo di Asi Karate Veneto Centro Karate Noale, associazione fondata
nel 1974 e affiliata alla Fijlkam, per far fronte a tutti gli aspetti
organizzativi di eventi sportivi in generale e della Youth League in
particolare. Asi Karate Veneto, fondata dal compianto professor Lino
Vardiero ed ora presieduta dal figlio, il Maestro Vladi Vardiero, è una
delle associazioni più titolate a livello nazionale per i numerosi
risultati agonistici ottenuti dai propri atleti in quasi mezzo secolo di
attività. Multisport Veneto ha curato le edizioni della Venice Cup
Karate dal 2016 ad oggi. Ha al suo attivo una dozzina di eventi con un
totale di presenze di oltre ventimila atleti in cinque anni.

SCHEDE DI APPROFONDIMENTO

LA FIJLKAM

La FIJLKAM (Federazione Italiana Judo Lotta Karate Arti Marziali) fu
fondata a Milano oltre un secolo fa dal marchese Luigi Monticelli
Obizzi, con lo scopo di disciplinare gli sport della lotta greco-romana
e del sollevamento pesi ed è costituita dalle Società, dalle
Associazioni e dagli Organismi affiliati, che svolgono – senza scopo di
lucro – le attività sportive e promozionali del Judo, della Lotta, del
Karate, del Ju Jitsu, dell’Aikido e del Sumo; sono anche riconosciute
le lotte tradizionali S’Istrumpa e Capoeira. Si tratta di sport
praticati a livello dilettantistico, in armonia con le direttive e gli
indirizzi delle rispettive Federazioni Internazionali, del CIO (Comitato
Internazionale Olimpico) e del CONI (Comitato Olimpico Nazionale
Italiano).

La FIJLKAM ha, quindi, il compito istituzionale di
promuovere, organizzare, disciplinare e diffondere gli sport controllati
dalla International Judo Federation (IJF), dalla Fédération
Internationale des Luttes Associèes (FILA), dalla World Karate
Federation (WKF) e dalla International Sumo Federation (ISF), alle quali
è affiliata e dalle quali è riconosciuta come unica rappresentante in
Italia. La FIJLKAM è la sola federazione riconosciuta ed autorizzata
dal CONI a disciplinare e gestire in Italia l’attività sportiva e
promozionale (nelle discipline che abbiamo prima indicate) ed a
rappresentarla all’estero.

LA WKF La Federazione Mondiale di Karate, sigla WKF (dall’inglese World
Karate Federation), è una federazione sportiva fondata nel 1990 dai
membri della WUKO (World Union of Karate-do Organizations, cioè Unione
mondiale delle organizzazioni di karate). È l’unica organizzazione
riconosciuta dal Comitato Olimpico Internazionale.

La Federazione si
occupa di organizzare i campionati mondiali seniores (atleti dai 21 anni
in su) ogni due anni sin dalla sua fondazione, mentre organizza i
campionati mondiali Under 21 (dai 18 ai 21 anni) e junior (dai 16 ai 18
anni) dal 1999. Dal 2009 infine anche quelli Cadetti (dai 14 ai 16
anni). Ha sede a Madrid. Nel 2020 a Tokyo il Karate, sotto l’egida della
WKF, ha partecipato per la prima volta nella storia ai giochi olimpici
anche se ormai sono tanti anni che è già definito Sport Olimpico
grazie all’inclusione nel programma dei Giochi Del Mediterraneo, dei
Giochi Europei, dei Giochi Olimpici Giovanili e dei Beach Games.

L’ASI L’ente di promozione sportiva Asi, Associazioni Sportive
Sociali Italiane, riconosciuto dal CONI, è una delle più
rappresentative realtà multisportive del panorama nazionale, ed è il
principale partner di questo progetto. Guidata a livello nazionale dal
senatore Claudio Barbaro, Asi è sempre stata al fianco di Asi Karate
Veneto la quale, adottandone anche la denominazione, si è posta da
oltre 20 anni come società di riferimento della disciplina
all’interno di questa organizzazione. In Asi, con il supporto del
Comitato Provinciale di Venezia e del settore Karate Nazionale, si sono
sviluppati numerosi progetti e come in un laboratorio sportivo molti di
questi hanno trovato la loro realizzazione.

Per molti anni si sono
sperimentati programmi tecnici innovativi per il settore preagonistico,
facendoli diventare ora patrimonio anche della Federazione, nello
spirito di una fattiva collaborazione che vede legate queste due
importanti organizzazioni sportive nell’intento di promuovere tra i
giovani le discipline di combattimento della Lotta, del Judo e del
Karate.

MULTISPORT VENETO SRL Multisport Veneto Srl SD è una società nata nel
2016 come braccio operativo di Asi Karate Veneto Centro Karate Noale,
associazione fondata nel 1974, tutt’ora affiliata alla Fijlkam, per
far fronte a tutti gli aspetti organizzativi di eventi sportivi in
generale e della Youth League in particolare. Asi Karate Veneto, fondata
dal compianto Prof. Lino Vardiero ed ora presieduta dal figlio, il
Maestro Vladi Vardiero, è una delle associazioni più titolate a
livello nazionale per i numerosi risultati agonistici ottenuti dai
propri atleti in quasi mezzo secolo di attività. Il Comitato Olimpico
gli ha riconosciuto prima la medaglia di bronzo e successivamente
quell’argento per i Meriti Sportivi conseguiti.

La Federazione l’ha
insignita della Medaglia d’Onore federale, massima onorificenza
riconosciuta dalla Fijlkam. Multisport Veneto Srl SD quale Generl
Contractor ha in capo la progettazione, pianificazione e organizzazione
degli Eventi Internazionali della World Karate Federation che si
svolgono in Italia dal 2018. Inoltre ha curato le edizioni della
VeniceCup Karate dal 2016 ad oggi. Ha al suo attivo una decina di Eventi
con un totale di presenze di oltre 12.000 Atleti in 4 anni.

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Milan, ci sono stati contatti anche con Roberto Mancini: i dettagli del rifiuto

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Milan

Milan, lo avevamo già scritto tempo fa, tuttavia abbiamo avuto altre importanti informazioni in merito che andremo a dettagliare qui di seguito.

Il Milan in tempi non sospetti ha contattato Roberto Mancini. La notizia era stata scritta da noi di Calcio Style nel mese di ottobre (questo il link) ed ora ne abbiamo avuto ulteriore conferma.

Tuttavia, se un mese fa eravamo possibilisti su un eventuale arrivo del tecnico di Jesi, ora le speranze rossonere sono ridotte al lumicino in quanto il tecnico, che piaceva molto a Ibrahimovic, non ha “scaldato i cuori” dell’altra parte della dirigenza. In primis per le alte richieste economiche ed in secondo luogo per generali incompatibilità.

Il nome cercato e voluto dal Milan per la prossima stagione, o anche per quella in corso se le cose dovessero andare male, è quello di Edin Terzic. Difficili Sarri Allegri i quali, come Mancini, non convincono parte dell’attuale dirigenza.

Ma la domanda è un’altra: a fine stagione cosa rimarrà dell’attuale dirigenza? Risposta non facile, ma che abbiamo cercato di chiarire in questo articolo, questo il link.

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