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La Roma risponde a Totti
Dopo gli 85 minuti di monologo da parte di Francesco Totti nella conferenza stampa di ieri, è arrivata la dura replica della società tramite social network. Una vera e propria stoccata da parte di Pallotta che ha definito le parole dell’ ormai ex-dirigente giallorosso “fantasiose e lontane dalla realtà”. La dura replica della società capitolina è arrivata nel tardo pomeriggio della giornata di ieri, sottolineando la propria amarezza nell’apprendere che Francesco Totti ha annunciato di lasciare la società e rinunciato alla carica di Direttore Tecnico.
Altre parole dell’ex-dieci giallorosso, riguardante un suo possibile ritorno nella società giallorossa solamente con la presenza di una nuova proprietà, hanno scatenato un’ulteriore presa di posizione da parte dell’attuale dirigenza, ribadendo che “la proprietà non ha alcuna intenzione di mettere la Roma in vendita adesso o in futuro”.
Di seguito il comunicato della società giallorossa:
“Il Club è estremamente amareggiato nell’apprendere che Francesco Totti ha annunciato di lasciare la Società e di non assumere la posizione di Direttore Tecnico dell’AS Roma. Gli avevamo proposto questo ruolo dopo la partenza di Monchi ed eravamo ancora in attesa di una risposta. Riteniamo che il ruolo offerto a Francesco sia uno dei più alti nei nostri quadri dirigenziali: una posizione che ovviamente richiede dedizione e impegno totali, come ci si aspetta da tutti i dirigenti all’interno del Club. Eravamo pronti a essere pazienti con Francesco e ad aiutarlo a mettere in pratica questa trasformazione da grande calciatore a grande dirigente. Il ruolo di Direttore Tecnico è la carica in cui credevamo potesse crescere e in cui ci siamo proposti di supportarlo durante la fase di adattamento. Nonostante comprendiamo quanto sia stato difficile per lui decidere di lasciare l’AS Roma dopo trent’anni, non possiamo che rilevare come la sua percezione dei fatti e delle scelte adottate dal Club sia fantasiosa e lontana dalla realtà. Riguardo ai ripetuti riferimenti al suo possibile ritorno con l’insediamento di una nuova proprietà, in aggiunta alle informazioni raccolte da lui stesso in tutto il mondo circa soggetti interessati al Club, ci auguriamo che questa non sia un’anticipazione inopportuna di un tentativo di acquisizione: scenario che potrebbe essere molto delicato in considerazione del fatto che l’AS Roma è una società quotata in borsa. La proprietà non ha alcuna intenzione di mettere la Roma in vendita adesso o in futuro. Auguriamo a Francesco buona fortuna per quello che deciderà di fare”.
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Inter, la quarta maglia in anteprima: ecco l’ispirazione
Inter, annunciato il design della quarta maglia da gioco. Con un’ispirazione sportiva che proviene dalle parti di Milano.
L’Inter si tinge di bianco per le Olimpiadi. Nike e Inter hanno svelato la nuova quarta maglia, ispirata ai Giochi Invernali di Milano-Cortina 2026. Dominata dal bianco, la divisa presenta un pattern blu e azzurro che evoca i fiocchi di neve. Un omaggio allo sport e alla città, in attesa delle prossime Olimpiadi invernali.
L’ha svelata in anteprima il sito Footy Headlines.
Inter, la quarta maglia
La notizia della nuova maglia era stata anticipata nelle scorse settimane dall’Inter 1908, e ora il design è stato svelato.
L’ultima volta che l’Inter ha messo in vendita una quarta maglia risale a 3 anni fa, nella stagione 2020/21, anno dello Scudetto con Antonio Conte in panchina.
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Milan, un cammino da provinciale: i numeri che spaventano la dirigenza
Milan, andremo qui di seguito ad analizzare alcuni numeri della gestione Fonseca il quale, giusto dirlo, non deve essere visto come capro espiatorio, bensì una concausa di evidenti problemi ed errori di programmazione in estate.
Il Milan non gira. Il meccanismo pare non essere per nulla oliato e gli scricchiolii stanno diventando troppi. Da una parte i tifosi che vorrebbero di più (a fronte di un biglietto per entrare allo stadio salito vertiginosamente di prezzo), dall’altra l’allenatore che non deve essere visto come l’unico colpevole, il capro espiatorio per far sì che la dirigenza ne esca pulita. Le colpe vanno divise tra tutti, ma come ben sappiamo, in questi casi paga l’allenatore e così sarà anche per Fonseca.
Nonostante le parole di circostanza, Paulo Fonseca è ad un passo dall’esonero se non saprà vincere (e convincere) durante le gare contro Slovan Bratislava ed Empoli. Il nome del probabile sostituto è quello di EdinTerzic (questo il link della nostra esclusiva).
I numeri del Milan sono impietosi, un cammino da squadra provinciale che sogna l’Europa, uno scudetto sfuggito già a novembre e la reale possibilità di non qualificarsi alla Champions League della prossima stagione.
Cinque partite vinte su dodici e l’idea di aver buttato via 70 milioni di euro in estate con un mercato errato, in primis la scelta dell’allenatore.
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FIGC, un candidato eccellente per la presidenza
Chi sarà il successore di Gabriele Gravina alla presidenza della FIGC? Ancora non ci sono elezioni, ma c’è già l’idea di candidare qualcuno.
La partita non è ancora iniziata, ma sul campo della presidenza FIGC si staglia già un’ombra significativa: quella dell’ex attaccante della Juventus Alessandro Del Piero.
Secondo quanto riportato da La Repubblica, l’ex campione potrebbe inserirsi nella corsa per il ruolo di presidente della Federcalcio: le elezioni sono indette per il prossimo 3 febbraio. La decisione di Gabriele Gravina, attuale presidente, di fissare la data delle elezioni ha sorpreso molti, riducendo i tempi di preparazione: le candidature devono essere depositate entro il 25 dicembre.
Gravina, in cerca del suo terzo mandato, non ha ancora ufficializzato la sua candidatura, sperando di ottenere il sostegno della Serie A. Tuttavia, proprio all’interno dei club della massima serie italiana, sta prendendo forma l’idea di candidare Del Piero. Questa possibilità è più di una semplice suggestione: Alex è stato contattato per valutare la sua disponibilità e, secondo indiscrezioni, non avrebbe escluso l’ipotesi.
Per trasformare questa idea in realtà, sarà necessaria una candidatura ufficiale da parte di una componente della FIGC. In pratica, Del Piero dovrebbe essere indicato come rappresentante dalla maggioranza di una delle seguenti categorie: Assocalciatori, Associazione Allenatori o una delle leghe. Tra queste, la Lega Serie A potrebbe essere la più interessata a promuoverlo, vedendo in lui una figura capace di unire le società e rappresentare una visione comune.
Gravina può comunque contare su una solida base di consensi, stimata intorno al 75%, grazie al sostegno dei Dilettanti guidati da Giancarlo Abete, della Serie C, di una parte della Serie A, degli allenatori e dell’Associazione Calciatori. Proprio quest’ultima ha ricevuto significativi aiuti da Gravina, come il contributo economico per il ripristino del fondo di solidarietà destinato ai calciatori a fine carriera.
La sfida resta aperta e presto sapremo se Del Piero deciderà di scendere in campo. La sua condizione principale? Non essere percepito come una figura divisiva, ma come un simbolo di unità e rinnovamento per il calcio italiano.
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