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La Roma svela l’impianto del nuovo stadio

Oggi si terrà un incontro cruciale tra la dirigenza della Roma e il sindaco della capitale, Roberto Gualtieri, per discutere l’avanzamento del progetto dello stadio a Pietralata.
Durante la riunione, sarà presentato un video che mostrerà il design del progetto, offrendo un’anteprima di quello che sarà il progetto finale, previsto per essere completato e svelato in futuro.
A mezzogiorno, il vicepresidente della Roma, Ryan Friedkin, e la CEO, Lina Souloukou, si incontreranno con il sindaco e i rappresentanti del Comune per valutare insieme lo stato dei lavori.
Secondo quanto riportato da Il Tempo, l’ordine del giorno prevede l’analisi dell’avanzamento dei lavori (attualmente si stanno completando i sondaggi), il supporto richiesto dall’amministrazione per l’accesso alle aree necessarie e la definizione del calendario degli eventi imminenti. Il sindaco Gualtieri ha espresso grande fiducia nella realizzazione del progetto, evidenziando il fermento positivo proveniente da Trigoria.
L’obiettivo è completare lo stadio entro il 2027, l’anno del centenario del club, nonostante alcuni ostacoli burocratici e l’opposizione dei residenti che continuano a rallentare il progetto, ufficialmente annunciato dal Comune nell’estate del 2022.
Il 7 febbraio 2023, la giunta capitolina aveva dichiarato il pubblico interesse dell’opera, fissando come data di inizio dei lavori il 2024. Ora, a un anno e mezzo di distanza, le parti si aggiorneranno nuovamente, ma con la presenza di Ryan Friedkin, un segnale forte dell’impegno della famiglia statunitense verso il progetto di Pietralata e il club stesso.
Friedkin, che finora si era visto poco in prima linea su temi di così grande rilevanza, sarà presente insieme a Lina Souloukou.
Il progetto è descritto dalla Roma non solo come un investimento, ma come un atto di amore verso i tifosi e i cittadini, sottolineando l’importanza e l’impegno della società nel realizzarlo.
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Juventus, Tether all’8,2%, ma rimane sotto Lindsell Train. Tutte le quote

La semestrale della Juventus al 31 dicembre 2024, pubblicata il 7 marzo 2025, conferma una struttura azionaria fortemente concentrata, con EXOR N.V. che mantiene il controllo con il 65,4% delle azioni.

L’ESULTANZA DI KOLO MUANI E KHEPHREN THURAM ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
La holding della famiglia Agnelli continua a essere il punto di riferimento principale nella gestione strategica del club, consolidando il legame storico tra la Juventus e la dinastia imprenditoriale torinese.
Oltre a EXOR, gli altri azionisti rilevanti sono Lindsell Train Ltd., che possiede l’8,7%, e Tether Investments, con una quota dell’8,2%. Questi investitori rappresentano una componente significativa ma minoritaria rispetto al principale azionista.
Il 17,7% del capitale è flottante in Borsa, consentendo agli investitori di partecipare alla crescita economica del club. Tuttavia, il controllo di EXOR resta dominante, garantendo stabilità gestionale e strategica.
Questa composizione azionaria dimostra una struttura solida e bilanciata, con una proprietà familiare forte, ma anche con una presenza di investitori istituzionali e privati che contribuiscono al supporto finanziario della società.
Juventus, le quote
- Exor: 65,4%
- Lindsell Train: 8,7%
- Tether: 8,2%
- Flottante: 17,7%
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Real Madrid, Ancelotti: “Valverde è pronto a giocare”

Real Madrid, Carlo Ancelotti conferma: Fede Valverde è pronto a scendere in campo contro l’Atletico Madrid in vista della gara di ritorno, in ottime condizioni fisiche.
Carlo Ancelotti ha recentemente confermato in conferenza stampa che Fede Valverde è nuovamente disponibile per la prossima partita di Champions League del Real Madrid contro l’Atletico Madrid. Dopo essere arrivato in extremis per il confronto con i rivali cittadini, il centrocampista uruguaiano ha recuperato completamente e si trova in ottime condizioni. Il mister italiano ha dichiarato: “Fede Valverde è disponibile. Ha migliorato molto e può giocare. Vedremo”.
L’importanza di Valverde nel centrocampo del Real Madrid è indiscutibile, e il suo ritorno rappresenta una carta in più per Ancelotti nella sfida contro i colchoneros. Il talento e la versatilità del giovane centrocampista offrono diverse opzioni tattiche, rendendolo un elemento cruciale per il successo del club madrileno.
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Fonte: l’account X di Fabrizio Romano
🚨⚪️ Ancelotti: “Fede Valverde is available. He arrived just in front of Atleti, but he has improved and is in good condition”.
“He can play. We will see”. pic.twitter.com/cCw1nTmTXa
— Fabrizio Romano (@FabrizioRomano) March 8, 2025
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Juventus-Atalanta, allievo vs maestro

L’influenza di Gian Piero Gasperini nel calcio italiano non si limita ai risultati ottenuti con l’Atalanta, ma si estende alla sua capacità di trasmettere idee e principi tattici.
Il suo approccio offensivo, il pressing alto e l’intensità del gioco hanno lasciato un’impronta indelebile su molti giocatori che, dopo essere stati allenati da lui, hanno intrapreso la carriera da allenatore.
Uno degli esempi più interessanti è Thiago Motta, che pur avendo sviluppato una sua visione del gioco, riconosce l’influenza di Gasperini nel suo percorso. Nella sua tesi del 2020 a Coverciano, intitolata “Il valore del pallone. Lo strumento del mestiere nel cuore del gioco”, Motta cita Gasperini quattro volte, evidenziandone l’importanza nella sua formazione.

THIAGO MOTTA PENSIEROSO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Nel suo scritto, Motta confronta Gasperini con José Mourinho, mettendo in evidenza le differenze nell’approccio alla manovra d’attacco. Gasperini puntava su una verticalizzazione più elaborata, sfruttando la struttura dei passaggi e il coinvolgimento dei giocatori tra le linee, mentre Mourinho era più orientato alla verticalizzazione diretta.
Un passaggio significativo della tesi spiega come Gasperini invitasse Motta a non limitarsi al lancio diretto verso l’attaccante (Milito), ma a sfruttare il coinvolgimento dei trequartisti per creare più opzioni offensive. Questo principio si riflette nel calcio moderno di Motta, che punta su un possesso palla più ragionato e sul coinvolgimento di più uomini nella costruzione dell’azione.
L’eredità di Gasperini, dunque, non si misura solo nei trofei o nei piazzamenti europei, ma anche nell’influenza che ha avuto sulle nuove generazioni di allenatori italiani, tra cui Thiago Motta.
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