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La triste parabola dell’incompreso Andreazzoli
Secondo le ultime indiscrezioni, Aurelio Andreazzoli sarebbe a un passo dall’essere sollevato dall’incarico di allenatore dell’Empoli.
Assunto. Esonerato. Richiamato. Repetita iuvant. Il triste destino di Aurelio Andreazzoli, eternamente incompreso e ancora una volta a un passo dal licenziamento.
Andreazzoli sarà esonerato?
Fatal Verona, ancora una volta, ma non solo. Andreazzoli paga (soprattutto) il recente rendimento della sua squadra, che non vince in campionato dal 13 Novembre. Era la sfida del Maradona che segnò la fine dell’era Garcia.
Un incrocio di destini infausti che, però, non sembra fungere né da monito né da spauracchio per l’Empoli. Deciso a perorare la sua ossessione di individuare nell’esonero dell’allenatore vigente la panacea a tutti i mali della squadra.
Eppure l’Empoli è recidivo, dato che quest’anno già una volta aveva cambiato allenatore. Era il 19 Settembre e Paolo Zanetti veniva sollevato dall’incarico dopo il sette a zero rimediato in casa della Roma. Zanetti che era stato chiamato, ironia della sorte, proprio a sostituire Andreazzoli.
Nicola, “l’uomo dei miracoli“
Nel calcio c’è sempre questa tendenza ad affidarsi a “l’uomo dei miracoli“. Il condottiero risoluto, oltreché risolutore, in grado, da solo, di raddrizzare una barca che affonda e promessa in sposa alla deriva in alto mare.
E quindi Davide Nicola ci riprova. Dopo due ottime salvezze, con il Genoa ma soprattutto con la Salernitana due anni fa, ha un’altra chance. A lui il compito ingrato di rendere pratica una squadra che è parsa troppo leggera addirittura per giocare l’unico calcio che sembra essere nelle sue corde.
Una squadra puerile e leggera, sia in termini di peso specifico che di struttura carente e non allineata a un calcio moderno sempre più incentrato su fisicità e atletismo. Curiosità a margine: Andreazzoli è stato esonerato sette volte e in una occasione si è dimesso. Nel novero non vengono conteggiate le volte in cui il suo contratto (una volta scaduto) non è stato rinnovato.
E per tre volte è stato richiamato dopo essere stato esonerato, nella stagione in corso o in quella precedente. La triste parabola di un allenatore che sa di eternamente incompiuto, oltreché incompreso. Forse figlio di un calcio che non esiste più, la cui visione del calcio risulta oggi vetusta e quasi anacronistica.
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Piqué: “Oggi ci sono troppe competizioni con tante partite”
L’ex centrale del Barcellona Gerard Piqué ha parlato del problema delle troppe partite che portano poi a troppi infortuni, proponendo una sua soluzione.
Il tema delle troppe partite è ormai al centro della critica sportiva: sono tanti gli allenatori, i presidenti e gli addetti ai lavori in generale che si lamentano dei troppi incontri ravvicinati. Questi sono la principale causa dei tanti infortuni, poiché il fisico dei calciatori è sottoposto ad un forte stress circa una volta ogni 3 giorni e sono più esposti a problemi fisici.
Di questo delicato argomento ha parlato anche l’ex difensore del Barcellona Gerard Piqué, il quale ha delle idee molto chiare in merito. Lo spagnolo è sempre stato un personaggio di spicco sia dentro che fuori dal campo, dicendo sempre la sua opinione e mettendoci la faccia anche nei momenti o su argomenti più delicati.
Le parole di Piqué
La principale soluzione al problema delle tante partite secondo Piqué, è quella di ridurre i campionati a 16 squadre, in modo tale da avere meno giornate da disputare.
Le sue parole: “Credo che ridurre il numero delle partite aiuterebbe i giocatori a riposarsi di più, quindi a meno infortuni, e non arriverebbero così stanchi alle partite importanti. Dobbiamo fare in modo che questi incontri siano unici, speciali.
Oggi ci sono troppe competizioni con tante partite. Questa è una delle proposte che, dopo il dibattito, è stata adottata da dirigenti e giocatori. È complicato da organizzare perché le organizzazioni vogliono che ci siano molte partite. UEFA, FIFA… nel mondo del calcio ci sono diverse organizzazioni e ognuna guarda ai propri interessi. È complicato trovare un accordo comune“.
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Milan, esclusione di Leao: scelta tecnica o reale infortunio?
Milan, la gara di questa sera rappresenta uno snodo importante, si cercano obbligatoriamente i tre punti contro una squadra non irresistibile.
Il Milan questa sera cerca la vittoria a Bratislava contro lo Slovan. Non sono più permessi passi falsi, Paulo Fonseca per mangiare il panettone a Natale dovrà vincere e convincere durante le prossime due gare.
In queste ultime ore si è parlato di un Rafael Leao il quale partirà dalla panchina. In effetti il portoghese è uscito malconcio dalla gara contro la Juventus in evidenti difficoltà ad appoggiare a terra il piede destro.
Tuttavia, voci che ci arrivano direttamente dal campo, Leao sembra essere recuperato, ma Fonseca, forse in via precauzionale, opterà per Noah Okafor dal primo minuto inserendo magari il portoghese in un secondo momento qualora le cose non dovessero prendere la giusta piega.
Pare piuttosto curioso che Fonseca in conferenza stampa non abbia fatto menzione dell’infortunio, quindi l’esclusione di Leao può essere catalogata alla voce scelta tecnica.
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Scarpa d’Oro, salgono Retegui, Thuram e Kean: la classifica
La classifica della Scarpa d’Oro 2024-2025, vede tre giocatori della nostra Serie A entrare nella top 10: ecco gli aggiornamenti dopo il weekend calcistico.
C’è un uomo solo al comando nella classifica della Scarpa d’Oro: è Robert Lewandowski, in testa con 30 punti e tornato al gol nel 2-2 del Barcellona a Vigo. Dietro il polacco ora c’è Harry Kane, autore di una tripletta contro l’Augusta, mentre terzi sono Erling Haaland (a secco nella batosta contro il Tottenham), Mateo Retegui e Victor Gyokeres. Per lo svedese, autore di 16 reti, il coefficiente è più basso rispetto a quello garantito ai cinque maggiori campionati europei. L’italo-argentino dell’Atalanta, capocannoniere della Serie A con 12 centri, precede giocatori del calibro di Kylian Mbappé, Cole Palmer, Jonathan David, Mohamed Salah e Vinicius. In forte ascesa anche Marcus Thuram e Moise Kean, protagonisti nell’ultimo weekend in Serie A.
Scarpa d’Oro, la classifica completa
Robert Lewandowski (Barcellona) 30 punti
Harry Kane (Bayern Monaco) 28
Victor Gyokeres (Sporting) 24
Erling Haaland (Manchester City) 24
Mateo Retegui (Atalanta) 24
Omar Marmoush (Eintracht Francoforte) 22
Mohamed Salah (Liverpool) 20
Bradley Barcola (Paris Saint-Germain) 20
Marcus Thuram (Inter) 18
Moise Kean (Fiorentina) 18
Bryan Mbeumo (Brentford) 16
Raphinha (Barcellona) 16
Ante Budimir (Osasuna) 16
Mason Greenwood (Marsiglia) 16
Chris Wood (Nottingham Forest) 16
Vinicius Junior (Real Madrid) 16
Kylian Mbappé (Real Madrid) 14
Tim Kliendienst (Bor. M’Gladbach) 14
Albert Gronbaek (Bodo/Glimt, Rennes) 14
Henrik Meister (Sarpsborg, Rennes) 14
Ayoze Perez (Villarreal) 14
Cole Palmer (Chelsea) 14
Jonathan David (Lilla) 14
Joane Wissa (Brentford) 14
Ademola Lookman (Atalanta) 14
Jonathan Burkardt (Magonza) 14
Matheus Cunha (Wolverhampton) 14
Nicolas Jackson (Chelsea) 14
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