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L’abitro Volpi mette il fischietto al chiodo: 20 direzioni in A e dimissioni via social

Dopo ben 20 anni l’arbitro Manuel Volpi appende il fischietto al chiodo e conclude la sua carriera. Anche 20 direzioni in Serie A per lui.
Il fischietto Manuel Volpi dice basta. L’arbitro di Città della Pieve ha deciso di terminare all’improvviso la sua carriera dopo aver diretto (e le massicce critiche ricevute) la gara di Serie B tra Cremonese e Pisa, terminata 2-1 per i grigiorossi.
Volpi in carriera ha diretto un totale di 218 match, di cui 20 in Serie A. L’oramai ex arbitro ha annunciato l’addio all’associazione tramite il proprio account Instagram.
Volpi, le parole d’addio
“La chiudo qui insieme al più forte di tutti ad uomo che mi è stato accanto nel momento più difficile della mia vita… Lascio l’arbitraggio e qualsiasi altro ruolo all’interno della mia amata associazione. Finisce dopo 20 anni un percorso che mi ha reso l’uomo e il babbo che sono adesso. Ringrazio tutti i miei colleghi dal Presidente ai ragazzi che sognano di arrivare in serie A. Ringrazio tutti i Presidenti, i direttori sportivi i dirigenti e gli allenatori da Spalletti fino ai primi 2 della mia prima gara di esordienti. Ringrazio i calciatori dai fuoriclasse che ho avuto l’onore di conoscere ai bambini che sperano di diventarci… Ricordatevi TUTTI che NOI siamo sempre più dispiaciuti di voi quando sbagliamo perché il nostro unico scopo è quello di dare il miglior sevizio al CALCIO…
Ringrazio tutti i giocatori di oggi che hanno avuto i soliti comportamenti esemplari nei miei confronti e a fine gara hanno accettato tutto quello che gli ho spiegato sul mio operato… è stato meraviglioso far parte di questo mondo che mi ha portato dai bambini a SAN SIRO. Un ringraziamento a: ROCCHI, RIZZOLI, MORGANTI, GIANNOCCARO, TREFOLONI, STEFANI, GAVA, PACIFICI, BRIGHI, DAMATO E GERVASONI che mi hanno accompagnato nel mio percorso dai dilettanti alla serie A. GRAZIE DI CUORE a tutti VOI.
Manu”.
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Rigori contro: nei top 5 campionati sorridono Milan e Inter

Nella stagione che volge al termine Milan e Inter, sono le squadre del nostro campionato -ed in generale- nei to5 campionati europei ad aver subito meno rigori.
L’analisi dei penalty fischiati a sfavore di un club è un dato di certo da tener conto. Questo perchè, va ad analizzare la concentrazione e l’assenza di impudenza del gioco difensivo all’interno dell’area di rigore. Arrivati a questo punto della stagione, emergono dati significativi per delineare al meglio questa statistica, che tiene conto di tutte le competizioni giocate.

Conceiçao,Milan
Penalty o non penalty
Secondo i dati aggiornati, a comandare questa classifica annuale c’è il Saint Etienne, con 15 rigori contro (13 gol subiti). Si dividono il podio il Brest (12 con 10 subiti), e tre squadre di Liga: Real Madrid, Sociedad ed Alaves (11 penalty).
Le italiane più penalizzate invece sono state, ad oggi, l’Udinese, il Venezia ed il Lecce, con 9 rigori a sfavore. Tra le prime 10 posizioni, poi si annovera solamente un team di Premier League (il Southampton con 9 rigori), ed altre 3 squadre di Liga: Atletico Madrid, Las Palmas e Girona, con la prima a 10 penalty e le altre due a 9.
Rigori: Serie A?
In Serie A ovviamente regnano le 3 squadre della classifica precedente (Venezia, Udinese e Lecce). Uno in più della Juventus e del Genoa.
A sorridere in questo dato sono Atalanta, Milan, Verona, Empoli ed Inter. I bergamaschi sono il club con meno rigori a sfavore (2 in tutte le competizioni). Verona, Empoli e Milan ne hanno collezionati 3, mentre i nerazzurri 4.
Nel mezzo i 5 della Lazio, del Napoli e del Bologna, i 6 della Roma e i 7 della Viola.
Il dato rigori nell’ultimo lustro
Prendendo in considerazione gli ultimi 5 anni dei top 5 campionati europei, al comando di questa speciale classifica c’è il Nantes con ben 49 penalty a sfavore e con il 14% di gol evitati. Per trovare la prima rappresentante del nostro campionato non bisogna scendere di molto. Infatti, al secondo posto, troviamo l’Udinese (46 e 11% di reti evitate).
Chiude il podio la Fiorentina, con 45% e 20% di evitabilità. Nella top 10 troviamo altri 3 team del nostro campionato: Juventus (44 e 23%), Bologna (42 e 31%) e il Torino (40 e 20%). Nella top ten di questa classifica quella dei felsinei è la percentuale più alta di reti evitate.
Tra le altre italiane si segnala il Milan, 20esima, a pari con l’Atalanta, Lazio 28esima, Roma 38esima, Inter 66esima ed il Napoli 72esimo. Quest’ultime due sono divise da un solo rigore, ma con una percentuale di gol evitati maggiore per i partenopei (42% vs 20%).
Volendo dare a “Cesare quel che è di Cesare” però, la maggior percentuale di evitabilità spetta all’Empoli (45%).
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Scarpa d’Oro, Salah resta al comando, Gyokeres scavalca Lewandowski

Ultime gare decisive per l’assegnazione dei campionati e della Scarpa d’Oro. Momo Salah guida la classifica cannonieri, Gyokeres scavalca Lewandoski al secondo posto.
Con il mese di aprile agli sgoccioli, resta un solo mese di partite per arrivare ai verdetti definitivi nei campionati europei. Oltre all’assegnazione dei vari titoli, c’è la Scarpa d’Oro che fa gola ai bomber di tutta Europa. Il premio che, al termine di ogni stagione, viene assegnato al miglior marcatore di tutti i campionati europei. La classifica viene stilata moltiplicando il numero di gol segnati per un coefficiente di difficoltà che varia da campionato a campionato: coefficiente x2 nei top 5 campionati (Liga, Serie A, Bundesliga, Ligue 1 e Premier League), x1.5 in quelli meno blasonati (Eredivisie, Pro League ecc.).
Il leader della classifica è attualmente Mohamed Salah del Liverpool con 54 punti, frutto dei 27 gol realizzati in Premier League. L’attaccante egiziano spera di vincere il premio per la prima volta in carriera. Il numero 11 dei Reds è seguito dal centravanti dello Sporting Lisbona, Viktor Gyokeres. Lo svedese, autore di 34 gol nella Primeira Liga è a tre punti di distacco da Salah, per via del minor coefficiente del campionato portoghese. Il detentore del titolo, Harry Kane, è attualmente al 4° posto della classifica con 48 punti.
Due attaccanti italiani in “corsa”: Moise Kean e Mateo Retegui. L’attaccante della Fiorentina, autore di 17 gol in Serie A, è al 18° posto; mentre il capocannoniere del campionato italiano è 5° nella classifica generale, e può sperare nel podio.

Viktor Gyokeres celebrates after scoring goal during Liga Portugal 23/24 game between Sporting CP and FC Porto, Estadio Jose Alvalade, Lisbon, Portugal. (Maciej Rogowski)
Scarpa d’Oro, la classifica
Di seguito la top 10 alla Scarpa d’Oro.
10) Alexander Isak (Newcastle): 21 gol, 42 punti (coefficiente x 2).
10) Omar Marmoush(Eintracht Francoforte e Manchester City): 21 gol, 42 punti (coefficiente x 2).
10) Erling Haaland (Manchester City): 21 gol, 42 punti (coefficiente x 2).
10) Ousmane Dembele (Paris Saint Germain): 21 gol, 42 punti (coefficiente x 2).
6) Kylian Mbappe (Real Madrid): 22 gol, 44 punti (coefficiente x 2).
5) Mateo Retegui (Atalanta): 23 gol, 46 punti (coefficiente x 2).
4) Harry Kane (Bayern Monaco): 24 gol, 48 punti (coefficiente x 2).
3) Robert Lewandowski (Barcellona): 25 gol, 50 punti (coefficiente x 2).
2) Viktor Gyokeres (Sporting Lisbona): 34 gol, 51 punti (coefficiente x 1.5).
1) Mohamed Salah (Liverpool): 27 gol, 54 punti (coefficiente x 2).
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Roma: vincere a San Siro per la Champions. Ma i precedenti…

Finale di stagione complicato per la Roma di Claudio Ranieri che, di scena a Milano con l’Inter, proverà a restare attaccata al treno Champions.
Cinque giornate alla chiusura del campionato di Serie A. La squadra di Claudio Ranieri chiuderà la stagione contro: Inter, Fiorentina, Atalanta e Milan, prima della chiusura col Torino. Quattro scontri diretti che decideranno il futuro europeo dei giallorossi. Emerge però un problema da tutto questo: nei match contro le prime nove della classifica, la Roma ha vinto solo una volta su dodici.

CLAUDIO RANIERI E LEANDRO PAREDES ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Roma: grana scontri diretti
La classifica che tiene conto degli scontri diretti tra le big, vede la Roma al penultimo posto con 9 punti. I giallorossi sono davanti solo al Milan (8). In testa troviamo il Napoli con 30, poi l’Atalanta (24) e la Fiorentina (23). Segnali non proprio incoraggianti per Ranieri & co, ma anche un’opportunità per invertire questa tendenza nel momento più importante. Da quando l’allenatore romano è tornato sulla panchina giallorossa, la squadra ha cambiato passo: terza in una classifica parziale da metà novembre ad oggi (dietro solo a Inter e Napoli), con 44 punti. E se si escludono le due sconfitte iniziali contro Napoli e Atalanta, la sua Roma sarebbe addirittura davanti a tutte.
Ranieri, però, non vince a San Siro da 17 anni. Contro l’Inter ha ottenuto solo 3 pareggi nelle ultime 9 trasferte al Meazza, e la Roma ha perso 8 degli ultimi 9 scontri diretti contro i nerazzurri. Da difendere però c’è un traguardo importante: i giallorossi sono imbattuti da 17 partite in campionato. E se il mister ex Leicester è riuscito a rimettere in corsa una squadra che sembrava destinata a fare la comparsa, nulla è impossibile. Ora quello che serve è la lucidità con cui far bene nelle partite di cartello.
Riusciranno Ranieri e la Roma, proprio a San Siro, a vincere per continuare la cavalcata verso l’Europa?.
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